36 | VITA & ARTI
Eco di Biella | GIOVEDÌ 8 MARZO 2018
EVENTO Sabato, al Circolo Sociale
Il Comitato “Platinetti”
si presenta ai biellesi
Il neonato “Comitato Platinetti - percorsi cultu-
rali” organizza per sabato, 10 marzo, al Circolo
Sociale di Biella, un incontro conviviale per pre-
sentare e finanziare le attività in corso e quelle
future. Il Comitato si propone di valorizzare in
ambito nazionale e internazionale l’opera, l’a t t i-
vità e il pensiero del pittore biellese Fulvio Pla-
tinetti (in foto, la figlia Susanna), non solo con even-
ti specifici nell’ambito delle arti figurativa, ma an-
che con il sostegno a situazioni sociali disagiate
sempre nell’ambito artistico.
Proprio per seguire questo intento sono stati svi-
luppati due progetti. Il primo è in collaborazione
con il liceo Artistico “Giuseppe e Quintino Sella”
di Biella e prevede da un lato l’erogazione di tre
piccole borse di studio e dall’altro un progetto di-
dattico che ha come fine l’illustrazione della fa-
vola “Con Doremilla nel magico mondo delle no-
te” di Giuseppe Croce: vedrà il coinvolgimento
delle quinte classi nel corso dell’anno scolastico
2018/19. Il secondo progetto coinvolge la scuola
elementare di Tollegno e prevede la realizzazione
di una serie di “interviste impossibili” a figure di
spicco del paese. Il Comitato finanzierà l’acquisto
di materiale didattico. Info: 338-3820371.
ITINERARIO Con ‘I’m agricolo’
Storie, luoghi
profumi: i vini
gioie d’autunno
S
i chiama “Vino, il pro-
fumo del territorio” ed
è un viaggio alla sco-
perta dei vini locali e dei ter-
ritori in cui nascono: un per-
corso, degustativo ma anche
teorico, articolato in quattro
domeniche pomeriggio, per
visitare altrettante piccole
aziende vitivinicole del Biel-
lese e dintorni. Ad ogni tappa,
degustazioni, momenti didat-
tici, scambio di esperienze,
per avvicinare a tutti il mondo
un po’ esclusivo dei ‘g randi
vini’ locali. Ma anche rac-
conti, storie, vite vissute, per-
ché dietro ad ognuna di que-
ste micro-imprese c’è una sfi-
da, una scommessa vinta, un
sogno che si realizza.
«Con le visite alle aziende -
anticipa Gianni Moggio, uno
dei promotori dell’iniziativa -
andremo alla ricerca di aromi
e profumi dei migliori vini
locali, accompagnati diretta-
mente dai produttori, che ce
ne presenteranno le caratte-
Quattro domeniche
alla scoperta
dei vini artigianali
per una sommellerie
‘a cce s s i b i l e’
ristiche e l’origine: dalle la-
vorazioni in vigna alle tec-
niche di cantina. Il mondo
della sommellerie è conside-
rato élitario, con i suoi rituali,
il suo lessico, le sue regole, ma
in questi incontri cercheremo
di offrire, in modo semplice e
chiaro, le basi di una corretta
degustazione, di spiegare cosa
c’è dietro le descrizioni dei
vini che a volte possono sem-
brare fantasiose o perfino ri-
dicole. Cercheremo insomma
di rendere questo mondo più
fruibile da parte di tutti».
La serie di incontri è or-
ganizzata da un movimento
dal nome curioso, ‘I’m agri-
colo’: si tratta di un gruppo di
appassionati nato nel 2014
per condividere esperienze e
conoscenze sulla vitivinicol-
tura e per promuovere la va-
lorizzazione dei vini dell’Alto
Piemonte, con attività che
spaziano dalle visite in azien-
da alla partecipazione a fiere
ed eventi, dai corsi alle de-
gustazioni e alle serate con-
viviali, fino al “wine sharing”,
l’acquisto in condivisione di
bottiglie da degustare. Il per-
corso tra i piccoli produttori è
già stato proposto lo scorso
anno, con successo: «Abbia-
mo avuto ad ogni incontro
20-25 persone, il massimo che
riusciamo a gestire - racconta
ancora Gianni Moggio - e si
tratta di persone che poi han-
no continuato a frequentare il
nostro gruppo. “I’m agrico-
lo”, infatti, non è un’asso-
ciazione strutturata ma un
movimento libero e fluido,
senza tessere né obblighi di
sorta. Ed è un gruppo ‘oriz-
zontale’, dove chiunque - pro-
duttore, esperto, sommelier o
semplice appassionato - si
confronta liberamente, su un
piano paritario. La nostra fi-
losofia è che il vino di qualità
deve essere assolutamente
‘accessibile’».
Rispetto alla passata edizio-
ne, c’è una novità: gli incontri
si inseriscono infatti nel pro-
gramma dell'Accademia Ver-
de di Let Eat Bi/ Cittadel-
larte, un programma di in-
contri formativi volti allo
scambio dei saperi legati ai
frutti della terra. «Una im-
postazione - conclude Gianni
Moggio - perfettamente in li-
nea con il nostro movimento,
che vuole conciliare tradizio-
ne, convivialità e amore per il
nostro territorio»
La prima visita, domenica
11 marzo, sarà all’azienda di
Fabio Zambolin, giovane vi-
ticoltore che produce, nella
sua cantina di Cossato, un
Nebbiolo Coste della Sesia.
La sua avventura inizia nel
2010, quando decide di re-
cuperare un vecchio vigneto
di proprieta dei nonni Feldo e
Lida: un piccolo terreno, a cui
presto si aggiungono altri vec-
chi vigneti affittati e recupe-
rati, fino a raggiungere una
superficie di poco più di un
ettaro, tra Lessona, Cossato e
Valdengo. Una sfida difficile,
vinta l’anno successivo, quan-
do la sua piccola produzione
da alla luce la prima bottiglia,
col brand ‘Gioia d'Autunno’:
autunno, quando finalmente i
frutti del proprio lavoro di-
ventano visibili e regalano, se
non sempre la quantita, di
certo la qualita. E la gioia che,
dice il giovane produttore, «è
il sinonimo dell'entusiasmo
che voglio condividere con
chi assaporerà il frutto della
mia passione per il vino. Una
piccola realtà produttiva per
una grande gioia». E nel 2013
arriverà la prima bottiglia di
Uvaggio: ‘Fe l d o ’, in onore al
n o n n o.
l Simona Perolo
IL PROGRAMMA “Vino, il profumo del territorio” parte domenica con l’Azienda agricola Fabio Zambolin tra Cossato e Lessona (nelle foto sopra).
Domenica 25 marzo si va al Castello di Montecavallo; domenica 15 aprile all’Azienda agricola Massimo Pastoris e domenica 29 aprile alle Cantine
del Castello Conti. Ritrovo ore 15.45 direttamente sul posto, costo: 15 euro singolo incontro, 50 euro per 4 incontri. Info: [email protected]
L’ESORDIO Al via la Delegazione del Club Papillon di Biella: 50 i soci e un intenso programma
Si apre la stagione di “Sapori&Saperi”
Nei giorni scorsi a Cittadellar-
te-Fondazione Pistoletto si è te-
nuta la serata di battesimo della
nuova Delegazione di Biella del
Club di Papillon, l’associazione
creata 25 anni fa dal giornalista
alessandrino Paolo Massobrio
con l’obiettivo di formare gruppi
di sensibilizzazione nei confron-
ti del gusto e delle tradizioni lo-
cali. Alla presenza di quasi tutti i
soci biellesi - una cinquantina -
nella prima parte della serata si
sono succeduti gli interventi di
Arnaldo Cartotto, responsabile
della Delegazione biellese, di
Paolo Massobrio, presidente na-
zionale del Club, e di Michelan-
gelo Pistoletto, direttore artistico
di Cittadellarte. Cartotto, che ha
fatto anche da moderatore del-
l’incontro, ha esordito ricordan-
do che «gli obiettivi dell’a t t iv i t à
della delegazione locale saranno
orientati a dare valore al terri-
torio biellese attraverso la filiera
del gusto», mediante iniziative
dove i prodotti locali saranno al
centro di un programma di co-
noscenza, valorizzazione e pro-
mozione che avrà anche lo scopo
di rendere più appetibile il Biel-
lese come meta di un turismo
sempre più attento agli aspetti
enogastronomici. Per perseguire
questi obiettivi si sta definendo
con i soci - ha proseguito Car-
totto - «un piano di attività plu-
riennale dove il gusto sarà il fo-
cus di eventi che avranno però un
contorno anche culturale e che
proprio per questo saranno ac-
comunati in un progetto dal ti-
tolo Sapori&Saperi: potranno
essere cene, corsi di cucina, se-
rate di degustazioni con abbina-
menti con vini o birre artigianali
LA SERATA I soci della delegazione del Club Papillon di
Biella. In basso da sinistra: Massobrio, Cartotto e Pistoletto
locali, visite ai produttori, ma
sempre con la presenza di un
ospite che di volta in volta trat-
terà problemi diversi che potran-
no andare dallo sport alla salute,
dalla musica ai
libri, dalla scuo-
la all’arte e così
via. «Una sfida
che anche Biella
deve raccogliere
per inserirsi a
pieno titolo fra
le mete dei nuovi
itinerari del gu-
sto» ha concluso
Car totto.
Paolo Massobrio, nel compli-
mentarsi per la nascita della nuo-
va Delegazione e per il ricco pro-
gramma di iniziative, ha riper-
corso in breve gli anni di vita del
Club ricordando come le finalità
di 25 anni fa siano ancora oggi
attuali. Ha ricordato l’amicizia
con Giacomo Bologna e come il
gusto e il piacere di stare insieme
siano state le ve-
re molle dell’av -
vio di quello che
è poi diventato il
Club e le “Cene
in Compagnia”
come iniziative
a scopo solidale.
L’inter vento di
M i c h e l a n ge l o
Pistoletto - arti-
sta di fama internazionale che
Biella ha l’onore di avere tra i
propri concittadini e che è stato
nominato socio onorario del
Club - si è sviluppato partendo da
ciò che ha voluto sin dall’inizio
rappresentare Cittadellarte, cioè
un attore del cambiamento re-
sponsabile nella società attraver-
so idee e progetti creativi. In que-
sta direzione - ha detto Pistoletto
- «l’artista è chiamato a svolgere
un nuovo ruolo, mettendosi in
collegamento diretto con tutti gli
ambiti dell’attività umana e por-
tando l’intervento artistico in
ogni ambito della società civile,
compreso il gusto».
«I piatti su un tavolo imbandito
sono lo specchio della conviven-
za». ha ricordato il Maestro che
ha infine aggiunto che «il cibo nel
piatto è un inno alla convivialità
e quindi, di riflesso, il gusto è un
fattore sociale».
L’evento ha avuto come partner
Banca Generali Private, con i
consulenti finanziari della sede
di Biella che hanno voluto offrire
il proprio contributo all’inizia -
tiva. Emanuela Zanotti, execu-
tive manager di Banca Generali
Private a Biella ed Ivrea ha spie-
gato che «il gusto e l’eccellenza
gastronomica sono parte inte-
grante del nostro territorio e van-
no quindi tutelate e valorizzate
con progetti dal grande valore
aggiunto come Sapori&Saperi».
I soci presenti hanno poi stabilito
di considerare la serata inaugu-
rale del Club Papillon a Biella
quale “Cena in Compagnia” per
la raccolta dei fondi destinati a
contribuire al finanziamento del
progetto Transumanza della Pa-
ce, che dovrebbe così comple-
tarsi (dopo la donazione di circa
150 mucche da latte, l’acquisto di
un trattore e di attrezzature va-
rie) con la realizzazione di un
c a s e i f i c i o.
l R.E.B.