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Eco di Biella | GIOVEDÌ 1 MARZO 2018
ELVO
MONGRANDO Centro Orientamento Educativo
Presentato al sindaco il progetto Coe
Mong rando. Sabato scorso, Marinella Bacchio e Marco D’Herin,
coordinatori di Alma de Colores e volontari in Guatemala, sono
stati ricevuti dal sindaco di Mongrando, Antonio Filoni, per pre-
sentargli l’attivazione di una Sezione Coe (Centro Orientamento
Educativo) nel comune biellese. Ad accompagnarli, la loro pre-
sidente, Rossella Scandella, Dario Invernizzi e Clara Carluzzo del
Coe, oltre al parroco del paese, don Stefano Vaudano (nella foto).
GRAGLIA Alla ventottesima edizione del Premio ai “Sentimenti San Valentino”
Vince l’amore “targato” Caserta
L’autrice, Clotilde Marmo, è però originaria di Torino. Secondo posto per la Sardegna
I PRIMI TRE CLASSIFICATI
GRAGLIA Arriva direttamente
da Caserta la lettera che si è ag-
giudicata il primo premio nazio-
nale al concorso letterario de-
dicato ai Sentimenti di San Va-
lentino, la cui premiazione si è
svolta domenica pomeriggio, a
Ca’ di Celeste e di Rosa, a Gra-
glia. S’intitola “Al mio primo amo-
re ” e in essa l’autrice, Clotilde
Marmo, nata a Torino ma oggi
residente nella città campana, ri-
corda, ancora con trasporto ed
emozione, la prima volta in cui si
sentì sussurrare “ti amo” dal -
l’uomo di cui era innamorata.
Al secondo posto la lettera in-
titolata “Torino, 8 febbraio 1992”,
scritta da Agnese Murtinu (di
origini sarde) e indirizzata a un
giovane che la morte si è portata
via troppo presto, nel cuore degli
anni. Primo premio assoluto per
il Piemonte per il testo di Ornella
Maffiotti, “L’erba voglio”, viag-
gio disincantato tra i condizio-
namenti a cui la vita ci obbliga,
anche per amore dei nostri cari
(qui accanto le lettere integrali delle
vincitrici).
Alla ventottesima edizione del
concorso hanno partecipato
complessivamente 284 opere.
LA PREMIAZIONE di
domenica scorsa a Graglia
Torino, 8 febbraio 1992
Caro Amore,
Mi manchi tanto, oggi più di ieri nelle notti bianche penso a
te. Quando ti vidi per l’ultima volta eri giovane, avevi solo
trentatré anni, eri pieno di vita.
Eri forte il 7 ottobre del 1947. La morte ti rapì.
O mio caro sposo, oggi saresti un anziano come me, avrei
accarezzato i tuoi capelli bianchi, avrei avuto compagnia,
avrei avuto qualcuno con cui parlare, qualcuno da poter
a m a r e.
Sei stato il mio primo amore, non ti ho mai dimenticato.
Un giorno non so quando ci incontreremo. All’Aldilà
Nessuno ci separerà.
Questa mia lettera te la spedisco con il pensiero, la
imbucherò nella stella che brilla di più. Un Angelo te la
consegnerà.
l L.B.
l Agnese Murtinu
Al mio 1° amore L’erba voglio
Io vivevo in una casa sulla collina di un pic-
colo paese, tu in città ma amavi la campagna.
A legarci era una simpatia reciproca. Venivi
da noi con la scusa della vendemmia; che tuffo
al cuore quando ti vedevo. Stare insieme era
una gran gioia.
Ripenso alle corse pazze giù dal pendio ri-
dendo, alle gite in bicicletta con le gote ar-
rossate e i capelli scomposti dal vento fino a
che stanchi, ci sedevamo sui prati e guar-
davamo le nuvole in cielo che assumevano
forme diverse. Per noi era un modo di essere
felici.
La cosa che mi pare ancora un sogno fu un
capodanno passato insieme. Prima il cenone,
poi il ballo. Io ero emozionata (era la prima
volta che uscivo con un cavaliere).
All’entrata, mi avevi comprato un mazzetto di
violette. Mi sembrava tutto talmente irreale.
Abbiamo ballato sempre, dolcemente stretti.
Al ritorno, ovattati dalla nebbia, tu hai preso
la mia mano, e avvicinandoti mi hai dato un
bacio lieve, lieve, sussurrandomi “ti amo”.
Quei giorni erano la mia primavera. Ora che è
l’autunno e ho i capelli spruzzati d’a r ge n t o,
ricordo quei tempi beati, mai dimenticati.
Con tanto affetto, Non posso fare come voglio, / devo ubbidire a
mamma e papà,/ devo ascoltare la maestra e poi i
professori, / devo andare d’accordo con gli amici, /
devo rispettare mio marito, / sono nati i figli, devo
pensare a loro, / sono arrivati generi e nuore / devo
mantenere l’armonia in famiglia, / sono nati i
nipotini / devo cercare di dare ancora una mano, /
i genitori sono diventati anziani, / devo onorarli.
l Clotilde
IL CASO Il Presidente dell’Ente rassicura. E Barazzotto annuncia altri 50mila euro in arrivo
Oggi che potrei fare come voglio
mamma e papà non ci sono più,
la maestra ed i professori sono un ricordo lon-
t a n o,
gli amici si sono dileguati,
il marito è quieto,
i figli si sono accasati,
i nipoti sono cresciuti
ed io mi ritrovo sola con i miei pensieri, / con gli
anni addosso, / gli acciacchi in arrivo, / col tempo
sfuggito tra le mani / che non ritornerà più.
“L’erba voglio” non c’è neanche
nel giardino del re
dicevano i saggi
ed io aggiungo che c’è
ma è sempre infestata
da chi amiamo di più al mondo.
l Ornella Maffiotti
OCCHIEPPO INFERIORE Servizio gratuito sperimentale
«Il futuro della Burcina? Va programmato» All’Asl col Comune
A
partire da martedì scorso
l’amministrazione comunale
di Occhieppo Inferiore ha
predisposto in via sperimen-
tale un servizio di trasporto
gratuito per effettuare esami
di laboratorio nella sede del-
l’Asl di Mongrando tutti i
mar tedì.
Il servizio, reso possibile gra-
zie all’ausilio e alla dispo-
nibilità di alcuni volontari, è
rivolto ai residenti del co-
mune che si trovino nelle con-
dizioni oggettive di impos-
sibilità alla guida di veicoli.
OCCHIEPPO INFERIORE
POLLONE «La Burcina non sta preci-
pitando nuovamente nell’abbandono».
Così il consigliere regionale Vittorio Ba-
razzotto risponde ai timori, espressi da
alcuni amministratori locali, per il futuro
del parco: con il pensionamento di uno
dei tre attuali dipendenti, infatti, la Bur-
cina resterà con un unico addetto alla
manutenzione, mettendo a rischio il
grosso lavoro di risistemazione appena
r e a l i z z a t o.
«Capisco le legittime preoccupazioni di
un territorio che fa del parco un fiore
all’occhiello – aggiunge Barazzotto – ma
il problema è noto da tempo e da mesi
sono in contatto con il consigliere del
parco Ramella per monitorare la que-
stione e trovare una soluzione. Ho più
volte scritto e parlato personalmente con
l’assessore Valmaggia e ora siamo in
attesa che il personale venga assegnato.
Siamo tutti consapevoli, compresi gli
uffici dell’assessorato, che restare privi
delle professionalità necessarie, proprio
alle porte della primavera, sia assolu-
tamente da evitare».
E annuncia una buona notizia: «Nel-
l’ultimo biennio ho cercato, sugli ultimi
bilanci, emendando in Commissione ed
in aula, i fondi che potessero fornire al
parco l’ossigeno per ripartire. E poco fa,
durante l’analisi del bilancio di pre-
visione, ho richiesto ed ottenuto ulteriori
50mila euro di risorse supplementari, che
l’Ente Parco dovrà destinare in modo
esclusivo per le attività della Burcina. So
che i programmi sono molti e tutti in
chiave di sviluppo: eventi e progetti che
testimoniano di una gestione del parco
viva e con una marcia in più rispetto al
passato. In questo contesto nessuno,
tanto meno la Regione, ha interesse che il
parco rimanga senza personale».
E sdrammatizza anche Adriano Fon-
taneto, presidente dell’Ente di gestione
delle aree protette del Ticino e del Lago
Maggiore: «L’Ente è consapevole della
situazione e posso assicurare che non
intende abbandonare la Burcina. Il tema
però va visto nel contesto di tutte le 14
Il consigliere regionale:
”Non si rischia l’a b b a n d o n o”
aree protette che gestiamo: in tutte, la
riduzione di risorse e il blocco delle
assunzioni stanno creando forti criticità,
perché possiamo assumere solo perso-
nale a tempo determinato e quindi ri-
schiamo, tra due anni, di trovarci con lo
stesso problema. Tanto più che, nel caso
della Burcina, servono professionalità
specifiche, perché una potatura o un
taglio fatto male possono arrecare danni
ir re parabili.
Per questo ritengo che, al di là di questa
emergenza, sia necessario sedersi at-
torno ad un tavolo, insieme ai Comuni
interessati, per pensare al futuro della
Burcina in un’ottica di strategia. Da parte
nostra, assicuriamo tutta l’attenzione do-
vuta, ma tutti i soggetti devono fare la
loro parte: l’interesse del territorio si
misura anche attraverso l’impegno che
gli enti locali ci mettono, in termini di
risorse finanziarie e umane, ma soprat-
tutto di progettualità. Dobbiamo, in-
sieme, guardare avanti, trovare risorse
stabili e costruire scenari positivi, che ci
consentano una gestione sostenibile del
parco, per mantenere nel tempo l’ottimo
livello raggiunto».
l Simona Perolo
Come funziona. E’ richiesta
da parte degli utenti la pre-
ventiva prenotazione degli
esami all’Asl, specificando e
richiedendo l’ambulatorio di
Mongrando quale sede della
prestazione. Successivamente
a tale adempimento, si potrà
prenotare il servizio di tra-
sporto, rivolgendosi all’Uffi-
cio anagrafe del Comune di
Occhieppo Inferiore (telefo-
no: 015-590291, interno 1)
entro il venerdì della setti-
mana precedente a quella del-
l’e s a m e.
Il nuovo servizio è stato at-
tivato dal Comune dopo la
chiusura, a fine 2017, del-
l’Opera Assistenza Infermi,
l’ambulatorio del paese.
l L.B.
FLASH
OCCHIEPPO INFERIORE
Al via la ventesima
”Mostra del libro”
Occhieppo Inferiore. Si svolge-
rà dal 5 al 24 marzo la ventesi-
ma edizione della “Mostra del li-
b ro”, che sarà ospitata al poliva-
lente di Occhieppo Inferiore. L’i-
naugurazione si terrà alle 19.30
di lunedì e vedrà la partecipa-
zione dello scrittore Guido
Quarzo. Seguirà l’aperitivo “S t u z-
z i ca m i ”, a cura di Sinergia. La
“Mostra del libro” è organizzata
dalla Biblioteca comunale, in
collaborazione con il Comune.
MUZZANO
Transito limitato
fino al 30 marzo
Muzzano. Per consentire i lavo-
ri di sostituzione delle valvole
interrate del gasdotto, è in vigo-
re fino al 30 marzo, nella fascia
oraria compresa tra le 8 e le 18,
una limitazione temporanea del
transito, mediante restringi-
mento della carreggiata, al Km.
1,880 della SP 404 Muzzano-Oc-
chieppo Inferiore, nel Comune
di Muzzano. In prossimità del
cantiere è prevista una limita-
zione di velocità di 30 chilome-
tri orari.