32 | ECONOMIA
Eco di Biella | GIOVEDÌ 6 DICEMBRE 2018
COS’È Un colosso quotato al Nasdaq
Etsy, l’Amazon del ‘fatto a mano’
È un marketplace, ossia una piattaforma di
commercio digitale come Amazon o Ebay, ma
riservato ai ‘pezzi unici’: all’inizio erano infatti
ammessi solo i prodotti fatti a mano e proposti
direttamente dall’artigiano; poi si sono aggiun-
ti i prodotti vintage, cioè articoli d’epoca, or-
mai fuori produzione. In pratica, un immenso
mercatino on line, con migliaia di negozi vir-
tuali che vendono prodotti decisamente origi-
nali - dai porta cellulare in legno perso-
nalizzabili ai mattarelli per la pasta in-
tagliati, dai semi di rosa nera ai plettri per
chitarra fatti con skateboards riciclati… -
e prodotti vintage, come gioielli, abiti,
scarpe, libri, dischi e film d’annata. Ogni
espositore paga 20 centesimi di dollaro per ogni
annuncio e una percentuale su ogni vendita.
Creata a Brooklyn nel 2005, Etsy nasce come
azienda socialmente responsabile, con la mission
di creare una community per imprenditori
creativi, “un ecosistema in cui i consuma-
tori attenti possono stabilire rapporti con le
persone che creano i prodotti”. La piatta-
forma cresce rapidamente e oggi è un co-
losso, dal 2015 quotato al Nasdaq, con due
milioni di venditori che propongono oltre 50 mi-
lioni di articoli, e oltre 37 milioni di acquirenti.
Ma lo spirito originario forse si è un po’ perso: il
rischio di trovarvi anche prodotti industriali, ma-
gari fabbricati in modo non del tutto ‘etico’, è
infatti sempre in agguato. Tantopiù che, per evi-
tare che i venditori di maggiore successo lascino
il sito, Etsy ha allentato le regole, deviando così
dalla politica iniziale dell'“esclusivamente fatto a
mano”. E forse non è un caso che il nuovo Ceo,
Josh Silverman, sia un ex manager di eBay.
l S.P.
MADE IN BIELLA Artigiani creativi
Etsy, il souk
virtuale
diventa realtà
Non è stato solo un mer-
catino, affollato di curiosi alla
ricerca di regali natalizi ori-
ginali. È stata anche un’oc-
casione per far conoscere ai
biellesi il mondo dell’ar tigia-
nato creativo locale, come è
nello spirito di Etsy, la piat-
taforma digitale che ha pro-
mosso l’evento. Per il secondo
anno infatti Etsy Made in
Italy ha organizzato, per con-
sentire un contatto ‘reale’ tra
venditori e compratori, una
serie di eventi in 14 città
italiane, tra cui Biella: qui la
piazza virtuale si è trasfor-
mata, il fine settimana scorso,
in una realtà molto concreta,
con 23 espositori locali a pre-
sentare ‘dal vivo’ i loro pro-
dotti: orologi in legno, cavalli
a dondolo in cartone, bonsai,
skateboards decorati, coperte
giganti, borse di sughero, bab-
bucce per neonati, pirografie
In 5mila al mercatino
dell’ar tigianato
ar tistico
E i ‘barattoli solidali’
vanno a ruba
d’autore, mandala…. Due
giorni di mercatino, con la-
boratori gratuiti, cibo ‘di stra-
da’, vin brulé e musica, con il
dj
set
dell’associazione
Hydro. Una iniziativa che ha
avuto un successo superiore
alle previsioni, anche grazie
alla location: il grande spazio
di Novacivitas a Cittadellar-
t e.
La sinergia ha funzionato
bene, portando sulla riva del
Cervo qualche migliaio di
persone, e ha dato anche altri
frutti, come racconta Armo-
na Pistoletto, coordinatrice di
Let Eat Bi, la rete di realtà
biellesi impegnate nell’ag ri-
coltura sostenibile: «Abbiamo
colto l’occasione per presen-
tare i prodotti di Let Eat
Grow, un progetto sostenuto
dalla Fondazione Crb e Ban-
ca Simetica, che mette a si-
stema associazioni biellesi at-
tive in ambito sociale per
creare prodotti buoni e sani, a
km zero. Dopo un anno di
lavoro, i ‘barattoli solidali’ di
Let Eat Grow erano pronti e
così abbiamo pensato di in-
serirli nel mercatino Etsy, e
sono andati a ruba: in due
giorni ne abbiamo venduti
350! Il pubblico era attratto
dalle confezioni colorate, ma
anche dal progetto che c’è
dietro, dalle storie che i ba-
rattoli contengono. Ora di-
stribuiremo l’incasso tra tutti
coloro che vi hanno lavorato:
disabili, migranti, persone in
situazioni di fragilità, tutti se-
guiti e formati dalle asso-
ciazioni coinvolte. E poi spe-
ro che il progetto vada avanti:
per ora servirà un altro fi-
nanziamento, ma spero che
presto la filiera possa reggersi
sulle proprie gambe».
I prodotti Let Eat Grow -
composte, sughi, aromi - sono
in vendita presso la Bottega
dei Mestieri, in via Milano 73
a Chiavazza, e al mercatino
Let Eat Bi, ogni mercoledì
dalle 10.30 alle 13.30, nella
casetta di paglia del parcheg-
gio Cittadellarte. Qui, mer-
coledì prossimo, 12 dicembre,
festa con degustazione dei
prodotti, vin brulé, e una
pianta di una antica varietà di
melo in omaggio ai clienti più
affezionati.
l Simona Perolo
LE STORIE In alto, Tetano, skate decorati; sopra, Muguet
ovvero Kirsty Ross: australiana di Trivero; a destra, gli ani-
mali a dondolo in cartone di Davide Paganotti
LE STORIE EL MERCATINO DI ETSY Dietro ogni bancarella, una sfida: borse in sughero, lampade “eco”, skate decorati e stoviglie in legno
Micro imprese che inseguono il sogno globale
Nome d’arte Maco, iniziali
di Maria Concetta, e poi
LeMonde, “perché amo il
mondo”. Un lavoro part time
in un negozio, una grande
passione per il design di borse
e accessori con materiali ri-
ciclati come il sughero, è lei
l’artefice del primo mercatino
Etsy a Biella e della felice
combinazione tra gli artigiani
creativi e Cittadellarte.
«Da tempo ho il mio la-
boratorio nello spazio di co-
working di Cittadellarte, e
sono una grande fan del
progetto del Terzo Paradiso.
E da circa un anno presento
le mie creazioni sul portale
Etsy. Così, quando Etsy Ma-
de in Italy ha aperto le se-
lezioni per organizzare un
evento locale, mi sono pro-
posta e sono stata selezio-
nata. E ho subito pensato che
questo di Cittadellarte fosse il
luogo ideale per un mer-
catino dedicato alla creati-
vità. Così ho raccolto le ri-
chieste di adesione da parte
degli artigiani biellesi pre-
senti sul portale, e ne sono
arrivate tantissime: più di 80,
tra cui ho dovuto fare una
selezione, cercando di rap-
presentare prodotti diversi e
di evitare sovrapposizioni. E
poi, insieme a Francesca Ac-
quadro e con l’aiuto di Cit-
tadellarte e della Pro Loco di
LE STORIE Le stoviglie in legno di Mem tornitura, realizzate a Candelo da Martina e Mat-
teo, a destra Maco-Le Monde che fa borse anche in sughero
Biella, abbiamo organizzato
il tutto. Non avevo mai fatto
nulla del genere, e devo dire
che ero molto in ansia. In-
vece tutto è andato benis-
simo, sono passate di qui
oltre 5mila persone, e tutti
sono stati soddisfatti. Tanto
che stiamo pensando, oltre
all’edizione natalizia 2019,
che diamo per scontata, an-
che ad una edizione pri-
maverile, in modo da poter
sfruttare gli spazi all’aper to
per una vera e propria fe-
sta».
Così il grande salone di No-
vacivitas, che si affaccia sul
Cervo, si è popolato di stand
con i prodotti più disparati e
imprevedibili. Ci sono ad
esempio i teneri animali a
dondolo in cartone di Da-
vide Paganotti, designer mi-
nimalista che lavora con ma-
teriali ecosostenibili, con cui
realizza anche lampade ed
altri elementi di arredo.
Le borse e gli abiti di Mu-
guet, marchio creato da Kir-
sty Ross: australiana, una
carriera da modella a Milano
e poi una seconda vita da
mamma a Trivero, dove ha
iniziato a disegnare e vendere
le sue creazioni fashion.
I preziosi skateboard di Te -
tano, realizzati in legno e
decorati con effetto ruggine:
frutto della collaborazione
tra Woodman Longboards,
che producono tavole in le-
gno a Vigliano, e i muralisti
di Howler Monkey Cru.
Le stoviglie in legno di Mem
tor nitura, realizzate a Can-
delo da Martina e Matteo,
che ridanno vita al legno
degli sfalci dell’azienda di
giardinaggio familiare, lavo-
randolo al tornio e trattan-
dolo con oli naturali, per
renderlo utilizzabile in cu-
cina.
Le lampade in stile nordico
di Illumino, di Silvia Fer-
rando: laureata in storia del-
l’arte, dopo molti anni nel-
l’azienda di famiglia ha de-
ciso di dedicarsi a tempo
pieno alla creazione di ele-
menti di arredo, caratteriz-
zati dal design essenziale e
pulito “che emana tranquil-
lità”.
E tanti altri. Dietro ad ogni
bancarella, una storia, una
piccola grande sfida per tro-
vare uno spazio di mercato
per le proprie creazioni. Per-
ché se da un lato Etsy offre
anche ai piccoli artigiani l’op-
portunità di proporsi ad un
mercato mondiale, dall’altra
richiede un forte impegno per
presentare e promuovere al
meglio i propri prodotti, per
farsi largo in un marketplace
globale sempre più affollato:
«Vendere su Etsy è un vero e
proprio lavoro, che richiede
tempo e pazienza - raccon-
tano gli espositori - ma che
alla fine premia, con la sod-
disfazione di vendere i propri
lavori all’estero, a volte in
luoghi lontanissimi…».
l S.P.