30 | VITA & ARTI
Eco di Biella | GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE 2017
GLI EVENTI
Dai monti afghani
ai canti di montagna
Tre ragazze di Kabul, appassionate di monta-
gna, riescono ad iscriversi ad un corso per di-
ventare guide di trekking e rangers di parchi
nazionali montani. Il lungo viaggio verso le
montagne dell’alto Hindu Kush, dove si svol-
gerà il corso, permette alle tre ragazze di venire
in contatto con le contraddittorie realtà del lo-
ro paese. Giunte finalmente in alta montagna,
ai piedi di vette coperte da spettacolari ghiac-
ciai, Siddiqa, Habiba e Zuhra, guidate da al-
cuni istruttori europei, debbono confrontarsi
con le sfide, le fatiche, le gioie e i pericoli propri
dell’alpinismo himalayano. Autore del docu-
mentario che apre la kermesse biellese è il “re-
gista alpinista ambientalista” – come lui stesso
si definisce - Carlo Alberto Pinelli: istruttore di
alpinismo, autore di numerosi libri, è soprat-
tutto un documentarista che ha realizzato, pre-
valentemente per la Rai, oltre centoventi do-
cumentari, filmati ovunque nel mondo. “Sid-
diqua e le altre - Un sogno Afgano”: appun-
tamento ve n e r d ì alle 21.15 nell’Au d i t o r i u m
Città Studi, corso Pella 2.
Protagonista invece della serata di sabato
(Duomo, alle 21) sarà il coro S. Ilario, una delle
più prestigiose formazioni corali di montagna,
che proporrà un repertorio ispirato all’encicli-
ca “Laudato sì”, che papa Francesco ha de-
dicato all’ambiente nel 2015. I brani saranno
intervallati da letture a tema di Simonetta Ga-
brielli, mentre sullo sfondo verranno proiettate
immagini selezionate dai ricchi archivi della
Fondazione Sella e fotografie di Alberto Bre-
gani. Il ricavato della serata sarà devoluto ai
progetti umanitari di Mountain Wilderness.
M O N TAG N A
IL PROGRAMMA
Proiezioni,
convegni
e mercato
Trent’anni
di Wilderness
in un giorno
R
ipensare alla mon-
tagna: una giornata -
organizzata dal Cai
di Biella insieme alla Fondazione
Sella, che ospita l’evento negli
spazi suggestivi del vecchio opi-
ficio sulle rive del Cervo – con cui
Biella ritroverà quella vocazione
di ‘capitale della montagna’ che
ha caratterizzato tanti momenti
della sua storia. Come il 31 ottobre
del 1987, quando, al teatro Sociale
di Biella, prendeva il via un con-
vegno di tre giorni dal titolo
“Mountain Wilderness: alpinisti
di tutto il mondo a difesa dell’alta
montagna”, organizzato dal Club
Alpino Accademico Italiano e
dalla Fondazione Sella. Durante il
convegno venne elaborato un ma-
nifesto programmatico – le “Te s i
di Biella” - e furono eletti ventun
Garanti, scelti tra i più rappresen-
Giornata- evento
in omaggio
all’asso ciazione
nata a Biella
nel 1987
tativi esponenti dell’alpinismo
mondiale, per vigilare sulla appli-
cazione di tali principi: nasceva
così Mountain Wilderness, asso-
ciazione internazionale che da al-
lora si batte per la difesa dell’am -
biente d’alta quota e per un al-
pinismo sostenibile.
Esattamente trent’anni dopo,
Biella ritorna al centro della scena,
per festeggiare il compleanno del-
l’associazione con una giornata
tutta dedicata alla montagna. Sarà
innanzitutto un omaggio all’asso -
ciazione e ai suoi fondatori: a quel-
li presenti, come il regista-alpini-
sta Carlo Alberto Pinelli, e a chi
non c’è più, come Lodovico Sella,
grande protagonista della “cultura
alpina” biellese, che fu tra i pro-
motori dell’evento del 1987.
Ma sarà anche l’occasione per ri-
flettere sul presente della monta-
gna – a lungo divisa tra uno sfrut-
tamento turistico dissennato da un
lato e l’abbandono e lo spopola-
mento dall’altro - e soprattutto sul
suo futuro: oggi infatti le terre alte,
proprio perché marginalizzate
dallo sviluppo economico, hanno
l’occasione di diventare un “luogo
del futuro”, un laboratorio dove
una generazione di “nuovi mon-
tanari” può sperimentare, grazie
anche alle nuove tecnologie, for-
me di economia sostenibile.
Una sorta di “stati generali della
montagna”, dunque, che vedran-
no la partecipazione di alpinisti,
appassionati e studiosi, giornali-
Il programma dell’evento pren-
derà il via venerdì 10 novembre,
ore 21.15: all’Auditorium Città
Studi, corso Pella 2 a Biella:
“Siddiqua e le altre - Un sogno
Afghano”.
sti, scrittori, fotografi e soprattutto
di chi la montagna la vive quo-
tidianamente, con la presenza di
un mercatino di piccoli produttori
montani.
La giornata rappresenta il mo-
mento finale di un percorso ini-
ziato oltre un mese fa, con un se-
minario - che ha richiamato nella
conca di Oropa, durante i Mu-
crone Days, esperti e stampa spe-
cializzata – e con due mostre sulla
“montagna scomparsa” – le foto
di Gianfranco Bini a Città Studi e
quelle di Gianni Valz Blin alla Bi-
blioteca Civica – che chiuderanno
appunto sabato. Ma non si tratta,
per il Cai di Biella che ha pro-
mosso l’evento, di un evento iso-
lato e fine a se stesso: al contrario,
potrebbe essere l’inizio di un per-
corso per riportare la città a quel
ruolo di leadership che trent’anni
fa aveva saputo incarnare.
La data cruciale di questo pro-
gramma è il 2022, quando la se-
zione biellese del Club Alpino Ita-
liano compirà 150 anni e vorrebbe,
per quell’occasione, portare in cit-
tà l’assemblea nazionale dei de-
legati dell’associazione. Ma non
solo: l’idea è quella di candidare
Biella, in quell’anno, al prestigio-
so riconoscimento internazionale
di “Città Alpina” (vedi servizio a
lato).
«Vorremmo – dice Andrea For-
magnana, portavoce del Cai locale
– essere da stimolo perché Biella
ripensasse a sé stessa come città
montana. Biella è una città delle
Alpi, che storicamente deve mol-
tissimo al suo rapporto con la
montagna: basti pensare che è di-
ventata capitale della lana proprio
grazie all’energia dei torrenti e alle
materie prime della montagna.
Poi, con la pianurizzazione delle
fabbriche, ha girato le spalle alle
sue valli. Oggi, con la crisi del
modello industriale del secolo
scorso, è il momento di guardare al
territorio con occhi diversi: la
montagna può tornare ad essere
una risorsa, anche economica, per
le nuove generazioni».
Riscrivere un nuovo patto tra cit-
tà e montagna, che trovi un punto
di equilibrio tra natura e sviluppo
sostenibile, recuperare un’etica
per la fruizione turistica, sportiva
e agonistica della montagna: que-
sto il tema della giornata di sa-
bato, che sarà anche l’occasione
per una rilettura delle Tesi di Biel-
la alla luce delle sfide del terzo
millennio. Che non sono sfide da
poco: e la locandina dell’evento -
con la foto, scattata oltre un se-
colo fa, di una cascata di ghiaccio
sul ghiacciaio del Rodano, oggi
praticamente scomparso – parla
da sola.
l Simona Perolo
SCOMPARSO L’immagine simbolo dell’evento “Ripensare alla montagna”: scattata
oltre un secolo fa, presenta una cascata di ghiaccio sul ghiacciaio del Rodano, og-
gi praticamente scomparso. Una foto che parla da sola (A. G. Wehrli, 1900 ca.)
LA PROPOSTA L’idea lanciata per celebrare i 150 del locale Club alpino
«Biella “città alpina” nel 2022»
C’è una lunga storia, dietro
l’idea di “Biella Città Al-
pina”. Tutto parte da Quin-
tino Sella: politico e scien-
ziato, ma anche appassionato
e provetto alpinista che pro-
muove, nel 1863, la nascita
del Club Alpino Italiano.
Qualche anno dopo, alla fine
del 1872, vede la luce la
sezione biellese dell’associa-
zione - una delle più antiche
sezioni locali - che tra poco,
nel 2022, compirà dunque
150 anni.
Una ricorrenza importante,
che il Cai biellese intende
festeggiare degnamente, por-
tando in città l’assemblea an-
nuale dell’associazione. Ma
anche pensando in grande,
con l’ambizione di recupe-
rare la vocazione alpina della
città, attraverso la candida-
tura di Biella al titolo di Città
Alpina 2022.
Il riconoscimento – asse-
gnato da una giuria inter-
nazionale - premia ogni anno
una città alpina per il suo
particolare impegno nell'ap-
plicazione della Convenzione
delle Alpi (il trattato inter-
nazionale sottoscritto nel
1991 per proteggere e va-
lorizzare l'arco alpino), dopo
aver verificato la sostenibilità
ecologica, sociale ed econo-
mica dei progetti presentati
dai comuni candidati. Du-
rante l’anno, la città rico-
nosciuta come Città Alpina –
che si impegna ad organiz-
zare eventi e progetti so-
stenibili – ottiene una forte
attenzione
internazionale,
una potente leva per il mar-
keting territoriale e turistico,
oltre al rafforzamento del
senso di appartenenza al suo
inter no.
Delle 19 Città Alpine finora
riconosciute, sei sono italiane
- Tolmezzo, Bolzano, Trento,
Belluno, Sondrio e Lecco –
ma nessuna di esse si trova
nelle Alpi Occidentali. E
Biella – per la sua collo-
cazione, la sua storia, il suo
contesto ambientale, avrebbe
tutte le carte in regola per
essere la prima Città Alpina
del nord-ovest.
La proposta è venuta, in oc-
casione dei Mucrone Days,
dal Cai biellese e sarà ri-
proposta sabato durante il
convegno “Ripensare alla
montagna”. Dovrà però es-
sere raccolta e portata avanti
dall’amministrazione cittadi-
na che, dal canto suo, seb-
bene colta un po’ di sorpresa,
non sembra disdegnare la
proposta: «L’idea lanciata dal
Cai è suggestiva – dice il
sindaco Marco Cavicchioli –
e può senz’altro rappresen-
tare una opportunità per la
montagna biellese, su cui
l’amministrazione in questi
anni ha puntato molto: con
l’impegno per la cestovia del
Camino, ad esempio, o con la
manutenzione e la valoriz-
zazione dei sentieri e delle vie
di arrampicata. In attesa di
conoscere i dettagli operativi
della proposta, siamo cer-
tamente interessati a ogni
iniziativa che possa valoriz-
zare le terre alte e la Conca di
Oropa».
l S.P.
Sabato 11 novembre: Univer -
sità Aziendale Banca Sella, via
Corradino Sella 10 – Biella
Ore 8.30 registrazione
Ore 9 saluti istituzionali
Ore 9.30 introduzione di Jordi
Quera, presidente di Mountain
Wilderness International
Ore 10 “Relazioni tra montagna
e civilizzazione e possibile com-
promesso tra natura e sviluppo
sostenibile delle Terre Alte”.
Mirta da Pra (Abele) coordinerà
le relazioni di Francesco Pasto-
relli (Cipra), Enrico Camanni
(Dislivelli), Dino Genovese (Co-
mitato Scientifico Centrale del
Cai - Gruppo Terre Alte), Fe-
derico Chierico (Paysage à Man-
ger), Annibale Salsa (antropo-
logo) e di Mattia Sella (U.i.a.a.).
Ore 13 pranzo
Ore 14.15 “Etica dell’alpinismo
e fruizione escursionistica, spor-
tiva ed agonistica della monta-
gna”. Alessandro Gogna coor-
dinerà gli interventi di François
Cazzanelli ed Emrick Favre
(guide alpine), Ruggero Bissetta
(Soccorso Alpino e Speleologi-
co), Alessandra Nicoletti (Tor de
Geants) e Lorenzo Franco San-
tin (Sentiero Italia).
Ore 16.30 tavola rotonda pub-
blica, coordinata da Carlo Al-
berto Pinelli, sulla presenza di
Mountain Wilderness nel pano-
rama italiano e internazionale.
Eventi. La giornata prevede
inoltre altri eventi.
Gli scrittori: interverrà lo scrittore
Paolo Cognetti, vincitore del
Premio Strega con “Le Otto
Montagne” e membro del Co-
mitato Etico e Scientifico di
Mountain Wilderness. In dialo-
go con lui ci sarà Matteo Ri-
ghetto scrittore e opinionista de
Il Foglio. Accademico del Grup-
po Scrittori di Montagna, dal
suo romanzo “La pelle dell'Or-
so” è stato tratto l’omonimo film
con Marco Paolini.
Il mercato: nel suggestivo conte-
sto del cortile dell’antico opifi-
cio, vi sarà un mercato con pro-
duttori di montagna che presen-
teranno le loro produzioni.
Le delegazioni straniere: ogni de-
legazione nazionale di Moun-
tain Wilderness avrà un suo
stand in cui presenterà la propria
attività e le iniziative intraprese
negli anni
Le mostre: negli spazi della Fon-
dazione Sella verrà inaugurata
una mostra curata dallo storico
Pietro Crivellaro e da Andrea
Pivotto, che farà rivivere ai pre-
senti la giornata fondativa di
Mountain Wilderness del 31 ot-
tobre del 1987. Alle 21, nel Duo-
mo di Biella, chiusura con “Lau -
dato si” e il Coro S. Ilario di
Rove r e t o (vedi box in alto).