Portfolio 2017 | Page 15

34 | VITA & ARTI Eco di Biella | LUNEDÌ 22 MAGGIO 2017 PALAZZO FERRERO Domani sera, alle 21.30 Un Biella Jazz afro-cubano coi ritmi dell’Iguazù Trio Un gradito ritorno, quello che farà domani al Biel- la Jazz Club, il batterista Alex Battini de Barreiro. È lui l’ospite dell’appuntamento del martedì a Pa- lazzo Ferrero, ore 21.30, dove Battini presenterà il nuovo album di Iguazù Trio (in foto), creato con Marco Mistrangelo, al basso, e Fabio Gianni, al pianofor te. «Iguazù Trio nasce dalla passione per le sonorità del Sud America e, in particolare, dei Paesi con una forte tradizione musicale, come Brasile, Cu- ba, l’Argentina, Perù e Puerto Rico», raccontano dal Biella Jazz Club. «Il gruppo comincia a pren- dere forma nel 2007, dopo una decennale frequen- tazione nell’ambito della musica latina più com- merciale, la cosiddetta “salsa”. Da questa espe- rienza è nata una solida amicizia, cresciuta nella condivisione del piacere di vivere la musica in- sieme e consolidata dal percorrere migliaia di chi- lometri in lungo e in largo per l’Italia e non solo». Ognuno dei musicisti porta nel progetto le proprie esperienze e passioni musicali, fatte di jazz, pop, soul, funk, musica d’autore. Le sonorità afro-cu- bane si contaminano con il jazz, e arrangiamenti di cover che omaggiano grandi personalità del la- tin jazz internazionale. LE ESPERIENZE Incontro Acli Rigenerazione? C’è il distretto del benessere O ccorre ripensare i nostri luoghi di vita - città, pe- riferie, province, campagne - ormai inadeguati di fronte alla radicale tra- sformazione economica e so- ciale che stiamo vivendo, e per questo servono nuovi mo- delli di governance, nuove po- litiche, ma anche nuovi stili di consumo critico e consape- vole, capaci di orientare il mercato verso un’economia sostenibile. Questo il tema, complesso e avvincente, del quarto appuntamento - che si è tenuto mercoledì scorso al Cantinone della Provincia di Biella - del ciclo “L avo r a r e per la cura della casa comune - per una ecologia integrale nel Biellese”, promosso dalle Acli insieme a numerose as- sociazioni biellesi. L’incontro, dal titolo “R i ge - nerare i territori, ripensare i consumi”, ha visto gli in- Il cambiamento impone nuove mo dalità Il caso al Vernato del condominio so ciale terventi di Ilda Curti (esperta di europrogettazione e inno- vazione urbana, ex assessore della Città di Torino) e Paola Villa (esperta di problemi so- ciali e cooperazione, membro della Direzione Nazionale Acli). Per Ilda Curti, i territori so- no sempre più ‘luoghi della crisi’, dove appaiono più vi- sibili e tangibili le trasfor- mazioni, i conflitti, i nuovi bisogni: in particolare le città, spesso obsolete, fatiscenti, inadatte, con spazi vuoti che restano tali perché si sono perse le funzioni a cui si riferivano. Per questo vanno radicalmente ripensati, affin- ché possano rispondere alle nuove sfide: dalla povertà al- l’immigrazione, dall’inquina- mento alle crescenti disugua- glianze. Ma non si tratta solo di ‘riqualificare’, trasforman- do - sul piano urbanistico e architettonico - quella che i romani definivano Urbs, la “città di pietra”. Occorre una vera e propria ‘r i ge n e r a z i o - ne’, termine mutuato dalle scienze biologiche, che attie- ne agli organismi viventi: dunque una trasformazione che riguarda la Civitas, la città intesa nella sua com- ponente umana e sociale. Viviamo una fase di tran- sizione, in cui emergono nuo- vi soggetti, nuovi stili e ritmi di vita, nuove esigenze e ven- gono meno certezze, schemi, abitudini consolidate. La so- cietà odierna, sempre più ‘li- quida’, richiede nuove poli- tiche, nuovi strumenti, nuove modalità di intervento che aiutino ad abitare il territorio in modo diverso: in primis, un welfare co-progettato, che sappia intervenire non solo sulle fasce sociali più mar- ginali (come avviene ora) ma anche su quella sempre più ampia ‘zona grigia’, al con- fine tra ‘nor malità’ ed emar- ginazione, in modo da pre- venirne lo scivolamento nel baratro della povertà. I nve c e, lungi dal fornire ri- sposte adeguate alla crisi glo- bale, l’attuale sistema di go- vernance - ingessato da nor- mative, vincoli, burocrazia - finisce per rappresentare un ostacolo, anziché un suppor- to, a tutte quelle iniziative ‘dal basso’ che provano a dare risposta alle nuove domande sociali: dagli orti urbani al recupero di spazi abbando- nati, dal co-housing alla sha- ring economy, sono tanti i semi di un nuovo modo di vivere il territorio che po- trebbero germogliare, se ade- guatamente supportati anche a livello istituzionale. Ma, come ha sottolineato Paola Villa nel suo interven- to, oltre alla debolezza e im- preparazione della sfera pub- blica occorre anche ricordare la responsabilità di ognuno di noi nel costruire comunità locali solidali e sostenibili. Mai come oggi il territorio è il luogo dove il disagio è più evidente: c’è una crescente ‘sofferenza urbana’, ma non si salva neppure la provincia, che spesso diventa il luogo della depressione più profon- da e nascosta. Questo nasce dalla precarietà dei contesti, prima ancora che dalla fra- gilità dei singoli e dunque, per affrontare il disagio indivi- duale, dobbiamo ripensare i nostri territori, le nostre città e il nostro modo di vivere e di abitare, passando dalla dimen- sione del vivere ‘accanto’ a quella del vivere ‘insieme’, in- ventando nuovi modi di con- vivenza e di relazione. In questo processo di con- sapevolezza, le scelte che ope- I RELATORI I relatori all’incontro Acli: da sinistra, Paola Villa, Vincenzo Buttafuoco (vi- cepresidente Acli, moderatore dell’incontro), Ilda Curti, Franco Piunti e Stefano Zucchi riamo nella vita quotidiana rappresentano indubbiamente uno degli aspetti più rilevanti: in primis le scelte di consumo, una dimensione pervasiva del- la nostra vita, che ci accom- pagna 24 ore su 24, definendo la nostra identità, il nostro modo di relazionarci al mon- do e determinando la nostra pressione sull'ambiente, in ter- mini di uso delle risorse e di produzione di rifiuti. La sfida è quella di non ar- rendersi a questa condizione ma di trasformarla, attraverso la consapevolezza e l’agg re- gazione, da punto di debo- lezza a punto di forza: una massa critica di consumatori consapevoli è in grado di orientare il mercato verso beni e modi di produzione soste- nibili dal punto di vista eco- logico ed etico, ridisegnando territori e sistemi di produ- z i o n e. Sul quadro teorico suggerito dalle due relatrici si sono poi innestati due esempi di ‘buone pratiche’ locali particolarmen- te significativi. La prima è il progetto di ‘distretto del benessere’, il- lustrato da Franco Piunti, presidente di Tessile e Salute, già direttore sanitario della Asl di Biella: proporre il Biel- lese - con il suo paesaggio, il suo ambiente, le sue strutture sanitarie, la sua fitta rete di associazioni, con il loro sa- pere e la loro esperienza - come luogo di ‘r i ge n e r a z i o n e ’ nel senso più ampio del ter- mine, che abbraccia la salute, il benessere psico-fisico, la cultura, il rapporto con la natura. La seconda, illustrata da Ste- fano Zucchi, della Caritas, riguarda il ‘condominio so- ciale’ realizzato in via Ros- selli, nato dalla disponibilità SPET TACOLO Mercoledì al “Gromolosa” L’economia mai vista “Lavorare per la cura della casa comune” è un lungo percorso di approfondimento e riflessione condivisa sul tema della “ecologia integrale” proposta da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’. Promosso da Acli, Caritas, Chiesa Valdese, Piazza d’Uomo, Cmd, Agesci, Una Chiesa a più Voci, PaceFuturo, ha proposto una serie di incontri sul tema della ‘crisi globale’, connettendone la dimensione am- bientale, economica e sociale. Incontri di approfondimento culturale per immaginare insieme uno sviluppo nuovo del nostro territorio, basato su un benessere diffuso e sostenibile. Il prossimo e ultimo appuntamento è per mercoledì ore 21 a Palazzo Gromo Losa, corso del Piazzo 24, a Biella con uno “Spettacolo di teatro civile. A proposito di Smith - La nuova economia come non ve l’hanno mai raccontata!” a cura dell’associazione Pop Economix ad ingresso gratuito. Info: www.aclibiella.com - I video delle conferenze sono di- sponibili sul canale Acli Comunicazione Biella di You- t u b e. di un immobile, in condizioni precarie, e trasformato – uti- lizzando lo strumento del ‘patto di sussidiarietà’ con il Comune e grazie alla col- laborazione con la coopera- tiva Edilcasa - in uno spazio aperto e in continua evolu- zione. Lo stabile infatti, oltre a svolgere un servizio pub- blico, fornendo accoglienza a persone in situazione di di- sagio, è oggi un vero e proprio laboratorio di esperienze e di relazioni, come quella del gruppo di acquisto che si ri- fornisce di prodotti agricoli presso il carcere circondariale di Biella. Si tratta di due esempi di progetti virtuosi e buone pra- tiche di cui il Biellese è ricco, che hanno il pregio di ‘met- tere in rete’ le tante realtà attive sul territorio ma che però - come hanno eviden- ziato gli interventi del pub- blico - rischiano di restare progetti sulla carta, o comun- que esperienze di nicchia, in assenza di un ruolo di regia e supporto da parte delle isti- tuzioni. l Simona Perolo A VIGLIANO Successo dei due spettacoli su migranti e donne. Poi in scena gli “insetti” di Garcia Lorca Le “piccole farfalle” fra teatro e danza VIGLIANO ScuTeR (ScuolaTea- troRagazzi) Festival 2017, di scena all’Erios la scorsa setti- mana si farà ricordare, per la qualità degli spettacoli e per lo stupore del pubblico, che è ar- rivato a Vigliano per assistere ai classici saggi di fine anno e ha trovato quattro messe in scene di qualità. Giovedì, con “Zattere&Zavor - re” l’emigrazione italiana ve- niva raccontata e vissuta dai ra- gazzi come una pagina di storia patria da condividere e con una efficace coralità che, nonostan- te fossero tutti alla prima prova, ha fatto toccare l’anima vera dei migranti di ogni tempo; subito dopo “Benché noi siamo don- ne” in cui, con la straordinaria forza emotiva di 8 ragazze, la donna veniva presentata nelle sue mille sfaccettature, tra iro- nico, comico e tragico: più che un semplice spettacolo sembra- va il manifesto dell’i n t e l l i ge n z a e della rabbia femminile, in lot- ta per la parità. Gli infiniti applausi finali agli interpreti e a Renato Iannì, loro regista-insegnante, hanno chiu- so una serata in cui il teatro, da gioco per ragazzi, si è fatto spec- GLI “INSET TI” Piccoli attori in azione chio critico, in cui i giovani at- tori hanno presentato se stessi, la loro voglia di esserci e quella di partecipare alla propria cre- scita e a quella della società in cui vivono. Venerdì è arrivato il debutto dei piccoli attori tra gli insetti poeti di Garcia Lorca. Il ge- mellaggio tra Teatro Stabile di Biella e la scuola di danza L’A- rabesque ha aperto una nuova strada per i ragazzi tra gli 8 e i 13 anni, in cui teatro e danza con- vivono e danno agli allievi la possibilità di esplorare le po- tenzialità espressive di voce e corpo, per poi creare un piccolo gioiello come “Il sogno della farfalla”. Renato Iannì ha se- guito ogni particolare scenico legato ai testi e alla recitazione, riuscendo a sviluppare nei suoi attori capacità che hanno in- cantato il pubblico e hanno an- che fatto apprezzare ai suoi in- terpreti il linguaggio della poe- sia; Stefania Vannucci ha cu- rato le coreografie che hanno arricchito sia l’esperienza dei novelli attori sia uno spettacolo che dal punto di vista didattico e artistico ha superato di gran lunga il limite da applausi in famiglia legato a un semplice s a g g i o. La serata si è conclusa in danza, con L’Arabesque nel mondo di Rino Gaetano: in “Il cielo è sempre più blu” le atmosfere degli anni ’70 sono arrivate in scena accompagnando le can- zoni del cantautore calabrese, con una pittura di linee coreo- grafiche in cui, con eleganza, dominavano gioia e ironia, ma- linconia e… a m o r e. Per info su Scu.Te.R. email re- n a t o i a n n i @ l i b e r o. i t l R.E.B.