CON CUSTODIAMO LA VALSESSERA
Diga, la contestazione
Ad accogliere Mercedes Bresso con striscioni e volantini, gli attivisti di Custodiamo la Valsessera, che hanno accusato l’ europarlamentare di avere favorito – quando, tra il 2005 e il 2010, era presidente della Regione Piemonte – il progetto di ampliamento della contestata
|
diga in Valsessera, sostenendo i piani del Consorzio di Bonifica della Baraggia e ignorando la forte opposizione del territorio. « Mercedes Bresso – si legge nel volantino dell’ associazione – è sempre stata favorevole allo sfruttamento della Valsessera e non certo per uno sviluppo montano condiviso dal territorio ». Alle contestazioni ha risposto Paolo Furia, che ha ricordato come il Partito Democratico biellese sia |
sempre stato compattamente contrario al piano di ampliamento della diga: non per una opposizione preconcetta ma perché il progetto si basa sulla falsificazione dei dati sul fabbisogno idrico da parte del Consorzio di bonifica, ente per il quale la costruzione di nuovi invasi rappresenta un vero e proprio business. « Il Biellese ha già dato molto in termini di dighe e crediamo che in questo caso le esigenze di tutela ambientale |
di questa zona di grande pregio debbano prevalere ». Com’ è noto, la vicenda si protrae ormai da anni: nonostante una mozione di contrarietà da parte della Regione Piemonte, su iniziativa di Vittorio Barazzotto, il Ministero dell’ ambiente ha dato via libera al progetto, mentre la battaglia legale portata avanti da Custodiamo la Valsessera è imbrigliata tra ricorsi e controricorsi. |
sorse in modo coerente con i bisogni dei territori ». Su questo versante la nostra regione è purtroppo stata, fino ad ora, praticamente assente: « Il Piemonte – ha ribadito l’ europarlamentare- non deve farsi sfuggire questa occasione e deve attivarsi per recuperare il terreno
perduto rispetto ad altre regioni: questa è una grande occasione da cogliere e questo- in cui stiamo
lentamente uscendo dalla crisi- è il momento ideale per progettare il futuro e non certo per riproporre il passato ». lSimona Perolo
|
Si chiama Eusalp, ed è una delle strategie macroregionali dell’ Unione Europea, cioè un quadro integrato per affrontare le sfide comuni che caratterizzano una zona geografica ben definita, così da beneficiare di una forma particolare di cooperazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale. Così, dopo i programmi riguardanti le Regioni del Mar Baltico, del Danubio, la Adriatico-Ionica, lo scorso anno ha preso il via la“ Strategia per la regione alpina”, che riguarda sette Stati( Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Liechtenstein e Svizzera) per un totale di 48 regioni( tra cui sette regioni del Nord Italia) e oltre 70 milioni di cittadini c o i nvo l t i.
Si tratta di una delle aree economicamente più dinamiche, innovative e competitive in Europa, che deve però migliorare la competitività, bilanciare sviluppo e protezione ambientale e ridurre le forti disparità territoriali. Eusalp nasce appunto
|
per dare – anche attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei- una risposta comune a queste sfide, garantendo che l’ area rimanga una delle zone trainanti
d ' Europa, sfruttando meglio le proprie potenzialità, oltre a cogliere le migliori opportunità per lo sviluppo sostenibile e innovativo in un contesto europeo. Fortemente voluta e richiesta dalle Regioni, la strategia
trova fondamento nella lunga storia di cooperazione tra i popoli alpini: sul territorio sono infatti già presenti numerose forme di cooperazione, che verranno valorizzate e“ messe a sistema”.
Le tre aree tematiche – i“ pilastri”- della strategia sono diversi. Il primo è la crescita economica e innovazione: l’ obiettivo è di offrire a tutti gli abitanti un
equo accesso alle opportunità di lavoro con il mantenimento / sviluppo dell ' alta competitività della Regione e si articola in 3 azioni imperniate su: ricerca e innovazione; settori strategici; formazione degli operatori in settori strategici. Il secondo è legato a mobilità e connettività: qui l’ o b i e t t ivo è di offrire a tutti l ' accessibilità sostenibile interna ed esterna, attraverso 2 azioni:
|
I TERRITORI Anche il Piemonte, e di conseguenza il Biellese sono interessati ai fondi euro p e i |
promozione della intermodalità e interoperabilità per passeggeri e merci; connessione e accessibilità ai servizi per tutti. Il terzo punto è invece legato ad ambiente ed energia: per offrire a tutti un quadro ambientale più inclusivo, promuovere e sviluppare soluzioni energetiche da fonti rinnovabili sempre più affidabili e rispettose dell’ ambiente, attraverso 4 azioni: preservare e valorizzare le risorse naturali( compresa la risorsa acqua) e le risorse culturali; sviluppare una connettività ecologica in tutta la macroregione alpina; migliorare l’ adattamento ai cambiamenti climatici, compresa una maggiore prevenzione dei rischi; rendere il territorio un modello per quanto riguarda l’ efficienza energetica e l’ energia rinnovabile C’ è infine la Governance: un asse trasversale che punta a costruire un modello di governance macroregionale nell’ area alpina, per sviluppare una sempre maggiore cooperazione e coordinamento delle azioni. lS. P. |