Portfolio 2016 | Page 31

VITA & ARTI
ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2016
VITA & ARTI

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Da Occhieppo sulle tracce dell ’ egittologo

“ Da Occhieppo , all ’ Egitto , a Tor ino ”. Questa la geografia che racconta la storia di Ernesto Schiaparelli ( in foto ). Questo il nome dell ’ evento organizzato nel 160esimo anniversario della nascita del celebre egittologo e a 110 anni dalla sua scoperta della tomba intatta di Cha . Si tratta di un ’ escursione guidata a Occhieppo Inferiore ( con mini-bus 8 + 1 posti ), che seguirà il programma che segue : ore 15 , ritrovo all ’ Atl di Biella e partenza ( da 5 a 8 passeggeri ), eventuale raccolta di altri passeggeri al
Museo del Territorio , quindi visita , a Occhieppo , della cappella sepolcrale monumentale concessa dalla famiglia Schiaparelli , visita esterna alla casa natale e ingresso al giardino , ronda esterna del castello , da lui donato alla comunità ) e tappa alla biblioteca civica “ Elio Parlamento ”, dov ’ è conservato il filmato di fotografie e testi originali di Schiaparelli , tratti dalle “ Rela - zioni sui lavori delle missioni archeologiche italiane in Egitto ”. Rientro previsto per le ore 17 all ’ Atl , con eventuale passaggio al Museo del Territorio ).
Escursione con guida , a 8 euro . Per gruppi che desiderano trovarsi direttamente a Occhieppo , a 5 euro . Prenotazioni entro 48 ore prima , all ’ Atl di Biella .

LA MOSTRA /

I segreti egizi del corredo di Taaset

Attorno alla mummia prestata da Torino , il Museo di Biella ha costruito un percorso di oggetti , foto e multimedialità

Neb ankh , “ possessore di vita ”: così gli egizi chiamavano il sarcofago , contenitore destinato a traghettare i defunti nell ’ al - dilà , verso la vita eterna . E ’ il titolo della mostra dedicata al mondo funerario egizio , inaugurata sabato scorso al Museo del Territorio Biellese per celebrare i 110 anni dal ritrovamento della tomba di Kha-Merit : un evento da cui si dipana un percorso articolato , fatto di tante storie affascinanti , tutte intrecciate tra di loro .
La prima storia è quella del protagonista , l ’ egittologo biellese Ernesto Schiaparelli , che nel 1906 , durante una lunga campagna di scavi in Egitto , scopre a Deir el-Medina la tomba intatta di Kha - l ’ architetto delle tombe dei faraoni - e di sua moglie Merit e ne porta l ’ ec - cezionale corredo funerario , costituito da più di 500 reperti , al Museo Egizio di Torino , di cui è direttore . Un importante ritrovamento che Schiaparelli , come sua abitudine , documenta in modo puntuale e sistematico con appunti , disegni e soprattutto con le foto : immagini che raccontano il fascino del viaggio in luoghi esotici , la vita quotidiana della spedizione , la fatica degli scavi , l ’ emozione della scoperta , l ’ incanto davanti agli oggetti riportati alla luce , la cura delle operazioni di imballaggio e trasporto . Poi , la vicenda si sposta qui nel Biellese : anche da noi in quell ’ epoca , sull ’ onda dei ritrovamenti archeologici , scoppia una vera e propria “ egit - tomania ”: una moda a cui non sfugge Corradino Sella , figlio dell ’ illustre Quintino e amico di Ernesto Schiaparelli , che colleziona centinaia di pezzi - amuleti , scarabei , statuette - e nel 1908 li dona al museo cittad i n o .
E qui inizia una nuova storia , perché la collezione del museo si arricchisce via via di altri importanti pezzi , concessi in deposito dal Museo Egizio di Torino proprio in omaggio alla figura di Schiaparelli : vasi , oggetti di uso quotidiano , statuette , una stele e soprattutto la mummia di Taaset , con relativo sarcofago . E qui nella storia si apre un flash back sulla nobile defunta , probabilmente una sacerdotessa vissuta tra il IV e il I secolo a . C ., ritrovata da Schiaparelli ad Assiut nel 1908 ; portata al Museo Egizio di Torino ,
PARLA LA CURATRICE

Nella tomba di Kha Merit con Schiaparelli . Ecco le foto d ’ epoca

Angela Deodato , conservatrice del Museo del Territorio Biellese , racconta il senso della mostra , che ha curato insieme a Giuliana Morena e Chiara Rossi . « Neb ankh non è un evento isolato ma rappresenta uno dei nostri focus : iniziative centrate su un oggetto che arriva da altri musei e dialoga con le nostre collezioni , consentendoci così di valorizzare la nostra offerta , che pure è molto ricca . In questo caso , gli oggetti “ ospiti ” sono diversi , tutti collegati tra di loro . Il primo elemento è la mostra fotografica , e nasce dall ’ idea di celebrare Ernesto Schiaparelli in un ’ ottica particolare , centrata sulle sue esplorazioni delle necropoli , che abbiamo cercato di ripercorrere con gli occhi suoi e dei suoi due assistenti : con la fotografia , documentavano tutti i passaggi di scavo , ma erano incuriositi anche dai luoghi , dai paesaggi ,
la mummia resta custodita nei magazzini fino al 1951 , quando viene concessa in deposito temporaneo al Museo Civico di Biella .
Così , 2000 anni dopo , Taaset torna al centro della scena : diventa infatti ben presto la star del museo biellese , tanto che attorno a lei viene subito progettato un nuovo allestimento ,
Le curatrici Angela Deodato , Giuliana Morena e Chiara Rossi . A destra la statuetta del corredo funerario della mummia Taaset ( Foto Sartini )
con una ardita vetrina , ideata dall ’ architetto Nicola Mosso , che riscuote un grande successo . Nel 2001 , con il trasferimento del museo nel Chiostro di san Sebastiano , l ’ architetto Mauro Vercellotti realizza una teca , unica nel suo genere , con un grande specchio che permette di apprezzare nei dettagli la parte superiore del sarcofago ;
dagli operai al lavoro . E noi abbiamo scelto , tra le migliaia di lastre dell ’ archivio del Museo Egizio , quelle che documentano i “ lavori in corso ”, dove si vede , si sente quasi , la polvere , gli stracci , i vestiti degli operai … alcune foto sono molto emozionanti , come quella che fissa il momento prima di entrare nella tomba di Kha Merit : qui si vede come l ’ hanno trovata , chiusa con dei mattoni , lui entra , trova questa porta di legno e prima di entrare ferma tutto e fa questa foto , dove si intravvede il corridoio di ingresso … noi la guardiamo e possiamo rivivere questo momento , unico e irripetibile …».
Il secondo elemento di attrazione della mostra è la statuetta , « un reperto che abbiamo sempre desiderato avere e che ora presentiamo accanto alla cassettina , in modo da ricostituire - seppure solo per due mesi - il corredo : qui si vede che Taaset era una vera donna di classe , che si era fatta realizzare un set funerario con lo stesso motivo decorativo tipico di Assiut , probabilmente realizzato da una bottega artigiana particolarmente in voga …».
Infine , ciliegina sulla torta , la riproduzione della tomba di Irynefer , personaggio che lavorava , come tutti gli abitanti del villaggio di Deir El-Medina , alla costruzione delle tombe della Valle dei Re e delle Regine . « Questa tomba , ritrovata intatta , è splendida , con le quattro pareti e la volta perfettamente affrescate con episodi della vita della coppia , in colori vivaci , su fondo giallo . L ’ abbiamo voluta portare qui pensando ai bambini , ma siamo sicuri che emozionerà anche gli adulti ». lS . P .
in quell ’ occasione , il Museo Egizio rinnova la gamma di reperti in prestito al nostro museo , aggiungendovi un pezzo di grande interesse : una cassetta in legno dipinto appartenente al corredo funebre e contenente organi interni della salma . Ma la seconda vita della sacerdotessa egizia non finisce qui : nel 2012 , l ’ Università di Torino effettua nuovi studi sulla mummia - la prima radiografia era già stata realizzata nel 1955 - tra cui una Tac che ne permette una ricostruzione tridimensionale .
E oggi la storia di Taaset registra una nuova puntata con l ’ arrivo , in prestito dal Museo Egizio di Torino , di una statuetta lignea appartenente al suo corredo , decorata con gli stessi motivi che ricoprono la cassetta contenente le viscere , facendo supporre che sia stata dipinta dallo stesso artista : una “ ricongiunzione ”, seppure temporanea , che permette di apprezzare la ricchezza e la cura del corredo funebre della sacerdotessa egizia . Una lunga storia , ricostruita in un video che fa da sfondo ai due preziosi reperti e rappresenta un po ’ il cuore della esposizione . Infine , il racconto ci riserva una suggestiva scena finale , che ci riporta nuovamente nella necropoli di Deir El-Medina , in particolare nella tomba di Irynefer . Anzi , in questo caso è la tomba che viene da noi , con una riproduzione in scala reale , realizzata stampando su tessuto le foto realizzate in loco : una installazione , realizzata dallo Studio Alquati di Milano per il Mummy Project di Casale Monferrato , che ci offre l ’ emo - zione di entrare in una delle più belle tombe del periodo ramesside , per le spettacolari decorazioni alle pareti e per la rarità delle scene rappresentate . Un gioco di rimandi , un racconto a più voci che rimbalza attraversando luoghi e tempi , intrecciando sguardi e linguaggi diversi tra archeologia , fotografia , multimedialità , installazioni , allestimenti museologici e grafici .
Info : Fino a domenica 8 gennaio 2017 , da mercoledì a venerdì 10-12.30 / 15-18.30 , sabato e domenica 15-18.30 . Per saperne di più : “ Neb ankh , l ’ E- gitto funerario di Ernesto Schiaparelli ”, a cura di Angela Deodato , E20 Progetti Editore . lSimona Perolo
ARCHEOLOGIA / IN MOSTRA IL PRESTITO DELLA FAMIGLIA DI UN MEDICO OPERANTE IN CIRENAICA E LA COLLEZIONE DI CORRADINO SELLA

Le monete dei Tolomei e la testina dall ’ antica Tolemaide

Con la mostra “ Archeologia in guerra ”, che inaugurerà domani , venerdì , alle 17.30 , l ’ assessorato alla Cultura di Biella intende affrontare , attraverso riflessioni e confronti offerti dall ’ esposizione di alcuni reperti archeologici inediti , un tema più che mai attuale e coinvolgente .
Il Museo del Territorio Biellese ospita una piccola scultura ellenistica di proprietà privata proveniente da Tolmetta , in territorio libico , l ’ antica Tolemaide . La testina , in prestito temporaneo , è proprietà di una famiglia biellese da cui proveniva un ufficiale medico che si recò con l ’ esercito italiano in Libia agli inizi del Novecento . Sono gli anni di Corradino Sella e di Schiaparelli e questa testimonianza ci permette di ampliare , con un nuovo tassello , la conoscenza di illustri biellesi che , a fianco
del proprio lavoro ufficiale e con modalità del tutto diverse gli uni dagli altri , furono affascinati dalla cultura delle antiche civiltà in Africa .
La testina “ dialoga ” anche con altri reperti che , per l ’ oc - casione , il Museo del Territorio Biellese espone al pubblico per la prima volta . Dal Monetiere civico , giunto ai nostri giorni dall ’ originaria donazione di Corradino Sella nel 1907 , una scelta di 14 monete che ci narrano la storia dei Tolomei , sovrani greci in Egitto negli ultimi secoli del primo millennio a . C . Per l ’ occasione , si potrà anche ammirare , per la prima volta , il
mobile Medagliere donato da Corradino
Sella per ospitare le monete da lui donate alla città perché diventassero parte di un futuro museo civico ; il mobile è un pregevole esempio della produzione dell ’ Ot - tocento , completamente restaurato . Tale restauro , lo studio e l ’ esposizione del contenitore e delle monete costituiscono passaggi essenziali del percorso di valorizzazione dell ’ ecceziona - le , ma ancora sconosciuta , collezione numismatica cittadina .
La mostra tuttavia abbrac - cia una più ampia tematica : i reperti infatti sono l ’ occasione per raccontare episodi non solo di una storia
universale , ma anche di vissuti personali di uomini del passato e del presente . Si riportano alla ribalta temi attualissimi , strettamente collegati ai beni culturali , alla loro salvaguardia in scenari di guerra e alla trasformazione dei reperti archeologici , trafugati da migliaia di siti devastati e dai musei distrutti . In occasione di tale mostra e di quella inaugurata lo scorso l scorsa settimana “ Neb Ankh - L ’ Egitto funerario di Ernesto Schiaparelli , domenica prossima alle ore 16 visita guidata ad entrambe le esposizioni a cura delle archeologhe del Museo del Territorio . Prenotazione obbligatoria , max 25 partecipanti , allo 015-2529345 , 329-9029036 , 5 euro ; orari : da mercoledì a venerdì 10-12.30 , 15-18.30 , sabato e domenica 15-18.30 , ingresso 5 euro , 3 euro ridotto .