Portfolio 2016 | Page 29

VITA & ARTI
ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE 2016
VITA & ARTI

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Accademia “ Lorenzo Perosi ”
Domani Rizzi ’ s Violin Academy
Rizzi ’ s Violin Academy in concerto , domani , venerdì 23 settembre . Si tratta del secondo concerto della stagione appena inaugurata dall ’ Accademia “ Pe r o s i ”. Appuntamento alle 18.30 , a Palazzo Gromo Losa , con le classi di violino di Marco Rizzi : Patricia Cordero Beltran , Silvia Brusini , Giovanni Migliore , Marco Gialluca ( in foto , violini ), Ricardo Ali Alvarez Acuna ( pianoforte ). Musiche di Prokofiev , Schubert , Lalo e Sibelius .
Teatro Comunale di Cossato
“ La povera Tìlde ” in scena
Sabato , alle 21 , al Teatro Comunale di Cossato andrà in scena la commedia dialettale , in due atti , di Anna Bruni , dal titolo “ La povera Tìlde ”. La serata è stata organizzata , con il Comune di Cossato e la collaborazione del Centro Territoriale di Volontariato di Biella e dell ’ Associazione Biellese Volontariato , per festeggiare i suoi 30 anni di attività . Ingresso libero . Verranno raccolte offerte per sostenere l ’ a s s o c i a z i o n e .
Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge
Virtuosismi al violoncello
Si concluderanno a ottobre , gli “ Itinerari musicali nella Rete Museale Biellese ”. A Cossato , l ’ appuntamento è in programma domenica all ’ Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge . Alle 16 , visita guidata e , un ’ ora dopo , nella chiesa parrocchiale dei SS . Pietro e Paolo , il concerto “ Aspetti diversi del virtuosismo al violoncello ” con Camilla Patria e Elena Ballario . Musiche di Popper , Mazzacurati , Schubert e Prokofied . Ingresso libero .

LE SETTIMANE ARCHEOLOGICHE / UN EVENTO CHE COINVOLGE PIÙ ENTI

Lungo il ‘ percorso romano ’ di Victimula

Alla scoperta di Bessa e dintorni , con qualche sorpresa sulle tracce della città romana che sorgeva dove oggi ci sono Salussola e Dorzano

C ’ era una volta l ’ indomito popolo dei Salassi , che resistette strenuamente all ’ a- vanzata dell ’ esercito romano , e poi la mitica Victimula , di cui non restano tracce se non nelle antiche cronache , e i villaggi , mai localizzati , di cui ci sono arrivate le tombe , gli oggetti di uso quotidiano , perfino i nomi degli abitanti , scolpiti nelle stele funebri . Ondeggia tra storia e leggenda , il Biellese in età romana , a cavallo tra le radici celtiche e i segni della ‘ romanizzazione ’ che - tra il II e il I secolo a . C . - si afferma progressivamente anche nel nostro territorio .
Uno stimolo a ricomporre il mosaico , cercando di risalire , dai singoli frammenti , ad u n ’ immagine compiuta , viene dalla Settimana archeologica ‘ Vermogno e la Bessa ’: una iniziativa promossa dall ’ associazione Vermogno Vive che quest ’ anno , ormai alla 24esima edizione , coinvolge più soggetti - il Museo del territorio biellese , l ’ E c o mu s e o alle Elvo e Serra , l ’ Associa - zione per la valorizzazione del paesaggio e della bassa Serra biellese , il Museo laboratorio dell ’ oro e della pietra di Salussola - e che ha potuto contare sul finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella . E , grazie alla collaborazione tra tutte queste realtà , si è data l ’ obiettivo ambizioso di ricostruire un itinerario ideale tra i siti archeologici del basso B i e l l e s e .
Il fulcro è , come sempre , la Bessa : un sito , unico nel suo genere , nato dallo sfruttamento intensivo dei depositi fluviali auriferi ad opera dei romani e probabilmente anche prima , da parte della popolazione indigena dei Salassi . Di quell ’ opera titanica resta oggi un paesaggio lunare , formato dai cumuli di ciottoli accatastati dai cercatori d ’ oro ; e poi i resti degli insediamenti delle maestranze , e i numerosi reperti archeologici , conservati presso il Museo del Territorio : strumenti di lavoro ( chiavi , picconi , incudini ), oggetti di abbigliamento e vasellame che tradiscono l ’ origine locale-celtica dei lavoranti , accanto a prodotti di chiara provenienza romana , soprattutto lucerne e anfore da olio e vino di produzione brindisina , sconosciute nel territorio prima dell ’ avvento romano .
Allo stesso periodo risalgono i resti più antichi della necropoli di Cerrione , poco nota ma di grande importanza per la quantità di tombe a cremazione , molte delle quali contrassegnate da imponenti stele , incise - le più antiche in alfabeto leponzio , di origine celtica , mentre le altre in latino - con nome e patronimico del defunto , permettendo così la ricostruzione dell ’ albero genealogico della comunità . Interessanti pure i corredi funebri rinvenuti , anch ’ essi in mostra al Museo del Territorio : anfore usate come cinerario , splendidi vetri , coppe , utensili , unguentari , statuette fittili , specchi , anelli , collane in ambra … Il quadro che se ne ricava è quello di una comunità dedita all ’ ag ricoltura e all ’ allevamento , ancora di tradizione e lingua celtica , ma
IL PROGRAMMA

Passeggiate e monete

Venerdì 23 settembre , Vermogno , Casa dell ’ Arco , ore 20 : rinfresco ; ore 2 : conferenza sulla necropoli di Cerrione , relatore A . Deodato , Conservatore Archeologo del Museo del Territorio Biellese Sabato 24 settembre , Vermogno ( intera giornata ). Camminata Vermogno-Salussola con visita all ’ E- comuseo dell ' Oro e della Bessa di Vermogno , al Castello di Cerrione , alla necropoli di Cerrione e all ’ Ecomuseo dell ’ oro e della pietra di Salussola , accompagnata dagli archeologi A . Gabutti , A . Deodato , S . Leardi e D . Palladino . Sosta con degustazione di prodotti tipici . Costo passeggiata
in progressiva integrazione con la cultura romana .
E poi il territorio di Salussola e Dorzano , a quei tempi intensamente popolato , probabile sede del villaggio di Victimula : la sua funzione di importante centro amministrativo romano emerge sia dalla lastra del ponderarium , che cita un edifico pubblico dei pesi e delle misure forse legato all ’ oro della Bessa , sia
guidata 6 euro , passeggiata + degustazione 12 euro ; prenotazione entro il 21 settembre al 349-6843212 . Domenica 25 settembre : Museo del Territorio , Biella , ore 15 visita guidata alla Sezione Archeologica , costo 2 euro ; ore 16.30 laboratorio di coniatura monete 5 euro . E ’ necessario prenotarsi entro le 12 del 23 settembre allo 015- 2529345 . Sabato 1 ottobre : Vermogno , Casa dell ’ Arco , ore 19 rinfresco ; ore 20 tavola rotonda “ Il Biellese terra di miniere ”. Relatori A . Deodato , F . Gianotti , F . Restano , M . Rossi , A . Gattiglia , A . Polidori .
Uno scorcio della Bessa in una foto di Fabrizio Lava , in basso il borgo di Vermogno e alcuni reperti conservati al Museo del Territorio provenienti dagli scavi
Domenica 2 ottobre : Vermogno , ore 10 visita guidata nel Parco della Bessa , con archeologi e naturalisti ; ore 10-18 mostre fotografiche sulla Bessa di Fabrizio Lava e Maria Grazia Schiapparelli ; ore 10-18 mercatino artigiani e hobbisti , performance dell ’ as - sociazione eporediese ‘ Arte in fuga ’; ore 10-18 : visita guidata al Museo dell ’ oro e della Bessa , esperienza di ricerca dell ’ oro a cura dell ’ Associazione Biellese cercatori d ’ oro ; ore 14.30-18 esibizione del gruppo “ Sensa dôit street band ”; dalle 12 locanda “ Vermogno Vive ”: stand gastronomico con ricette ai fiori d ’ acacia , oltre alla tradizionale polenta e salsiccetta .
IL COLLOQUIO / PARLA LA CONSERVATRICE

Deodato : così territorio e Museo dialogano

Passeggiate archeologiche , tra scienza e sensazioni . Un percorso emozionale proposto da Museo del Territorio ed Ecomusei . La Settimana archeologica “ Vermogno e la Bessa ” riserva un ’ altra importante novità , come spiega Angela Deodato , conservatrice del Museo del territorio b i e l l e s e . « La settimana archeologica - dice- ci vede , forse per la prima volta , insieme agli ecomusei , dando finalmente vita ad una rete in cui il nostro museo fa da catalizzatore , fornisce un supporto scientifico professionale , mentre le cellule sul territorio consentono u n ’ esperienza più viva , legata ai luoghi , ai paesaggi ». « Questo - a g g iu n ge Deodato - dovrebbe essere , secondo me , il ruolo di un museo : un volano , capace di attivare il territorio dal punto di vista culturale ma anche emotivoculturale . Al museo si osservano gli oggetti , si legge , ci si informa . E poi - e questo è il compito degli ecomusei - si “ vive ” il paesaggio , i luoghi da cui provengono i reper ti , creando un dialogo tra la scienza ( l ’ i- stituzionemuseo ) e le e moz io ni , cioè il territorio , con le sue trasformazioni , con tutte le sensazioni che sa trasmetterci : visive , sonore , olfattive , anche gustative …». « E , viceversa , la passeggiata in loco - conclude Deodato - si arricchisce di tutto ciò che al museo si è appreso sulla sua storia , gli abitanti , gli eventi : cammini su un sentiero e rivivi le persone che hanno camminato proprio lì , migliaia di anni fa … Tocchi i ciottoli della Bessa e pensi che quel sasso , proprio quello , è stato scavato e spostato da un Salasso … Questo è ciò che vorremmo trasmettere , a chi ci seguirà durante la settimana archeologica ». lS . P . da una serie di are votive ed epigrafi , tutte visibili al Museo del Territorio .
Tante dunque le tracce della ‘ romanizzazione ’ del territorio , un fil rouge che attraversa il basso Biellese e che la Settimana archeologica permetterà di approfondire , con le conferenze di numerosi studiosi che hanno lavorato sul campo , ma anche di ‘ vivere ’: sabato 24 , infatti , una lunga passeggiata da Vermogno a Salussola , accompagnata dagli archeologi , consentirà di immergersi completamente nei luoghi e nella loro storia , senza trascurarne i sapori , con una degustazione di prodotti tipici nella cornice del castello di Cerrione .
« L ’ itinerario - ipotizza Andrea Polidori , uno degli ideatori del progetto - suggerisce un probabile ‘ percorso romano ’ che collega luoghi di interesse storico e archeologico del basso Biellese , tra cui certamente esistevano legami , anche se non sono ancora stati pienamente indagati . La nostra iniziativa vuole proporre una sorta di ‘ via archeologica ’, che consenta di conoscere e va l o r i z z a r e questo aspetto del nostro territorio ».
E il discorso si allarga ulterior mente : lo sguardo dell ’ archeolo - gia mineraria apre infatti una nuova prospettiva sul territorio , che parte dalle aurifodine della Bessa per collegarsi al Geoparco minerario dell ’ Alta Val Sessera e poi spingersi al Canavese : qui , nei pressi di Mazzé , sono emersi resti - ancora pochissimo conosciuti - che presentano caratteristiche molto simili a quelle della Bessa e che verranno per la prima volta illustrati al pubblico . Un ampliamento di orizzonti dunque , che si propone da un lato di allargare lo sguardo al contesto storico e geografico in cui si è formata la Bessa , sollecitando la valorizzazione , in anche in chiave turistica , del nostro patrimonio archeologico ; dall ’ altro vuole richiamare l ’ attenzione sulla importanza di questo sito e sulla situazione di degrado in cui versa : in particolare sul rischio che , per la scarsa manutenzione , la vegetazione finisca per sommergere completamente i cumuli di ciottoli , nascondendo un paesaggio ed un habitat unici al m o n d o . lSimona Perolo