4green ECONOMIA / ITALIA CIRCOLARE , LEADER IN EUROPA
Un momento della presentazione del Rapporto nazionale sull ’ economia circolare
Il ministro dell ’ Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin speciali e urbani , siamo in testa con il 72 %. Nella classifica complessiva della circolarità delle cinque principali economie dell ’ Unione Europea ( Italia , Germania , Francia , Spagna e Polonia ) restiamo dunque leader ma nella tendenza degli ultimi cinque anni perdiamo posizioni : la Spagna ci segue a ruota e sta tenendo un ritmo di cambiamento più veloce dell ’ Italia . Sono questi alcuni dei dati al centro della quinta edizione del Rapporto nazionale sull ’ e- conomia circolare , realizzata dal Circular Economy Network - in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea , del Ministero dell ’ Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy , presentato il 16 maggio scorso , a Roma , presso il Nazionale Spazio Eventi di via Palermo , anche in diretta streaming . All ’ evento , i cui lavori sono stati aperti da Gilberto Pichetto Fratin , ministro dell ’ Ambiente e della Sicurezza Energetica , hanno partecipato Edo Ronchi , presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile , Roberto Morabito , direttore Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali , Laura D ’ Aprile , capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile , Ministero dell ’ Ambiente e della Sicurezza Energetica , Barbara Clementi , dirigente Divisione Economia Circolare , DG per la politica industriale , l ’ innovazione e le piccole e medie imprese , Ministero Imprese e Made in Italy , Katia Da Ros , vicepresidente per l ’ Ambiente di Confindustria , Stefano Ciafani , presidente Legambiente , Giorgio Graziani , segretario confederale CISL . Il dato da cui parte l ’ analisi è preoccupante : l ’ economia globale brucia oltre cento miliardi di tonnellate di materiali l ‘ anno . Accelerare la transizione all ’ economia circolare , dunque , contribuirebbe a migliorare le condizioni del Pianeta perché l ’ estrazione di materiale vergine potrebbe diminuire di oltre un terzo ( -34 %) e le emissioni di gas serra potrebbero essere ridotte contenendo l ’ aumento della temperatura globale entro i 2 ° C , salvaguardando insostituibili ecosistemi fondamentali per la vita del nostro Pianeta . Ma ci sarebbero anche consistenti benefici economici . A partire da un importante contributo alla lotta contro l ’ inflazione che viene alimentata dai rincari del costo dei materiali e dell ’ energia : le strategie mirate al recupero di materia ed energia hanno un evidente effetto deflattivo . “ Occorre accelerare , anche per combattere l ’ inflazione : se il costo
delle materie prime e delle risorse aumenta , la circolarità è una risposta concreta alla crisi . Per questo è fondamentale dotarci di tutti gli strumenti utili per sviluppare pienamente l ’ economia circolare ”, ha dichiarato Edo Ronchi , presidente del Circular Economy Network ( CEN ). “ In particolare , come Circular Economy Network , chiediamo di rispettare il cronoprogramma di attuazione della Strategia nazionale per l ’ economia circolare , recepire tempestivamente le misure europee , rafforzare il sostegno alle imprese , prevedere misure di fiscalità ecologica nella legge delega . È necessario inoltre sviluppare l ’ economia circolare delle materie prime critiche , garantire la realizzazione degli impianti previsti dal PNRR , accelerare i tempi di realizzazione degli impianti di riciclo e dei ‘ progetti faro ’ già finanziati , per colmare il gap tra Centro-Sud e Nord e garantire un ’ adeguata dotazione impiantistica . Sui rifiuti è essenziale dare piena attuazione al Programma nazionale di gestione dei rifiuti , aggiornare entro fine anno i Piani regionali per raggiungere gli obiettivi di riciclo e riduzione dello smaltimento in discarica previsti dalle direttive UE , accelerare e semplificare le normative sull ’ End of Waste , sviluppare la simbiosi industriale , nonché adottare il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti ”. “ L ’ Italia importa oltre il 99 % delle materie prime critiche , mostrando una dipendenza dall ’ estero ancora più drammatica di quella europea ”, ha dichiarato Roberto Morabito , direttore del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali . “ Le materie prime critiche sono fondamentali per le filiere hi-tech più legate alla transizione energetica , circolare , digitale e alla qualità della vita in generale . A seguito delle emergenze degli ultimi anni , la richiesta di materie prime a livello globale si è bruscamente impennata , così come il loro prezzo , determinando un aumento del rischio di approvvigionamento con conseguente impatto negativo sulla competitività delle nostre filiere produttive , che rappresentano oltre il 30 % del PIL nazionale . Per un Paese come l ’ Italia , decisamente più povero di materie prime rispetto ai principali competitor , è ineludibile puntare sulla circolarità , dall ’ eco-design dei prodotti al recupero e riciclo , sfruttando le nostre miniere urbane , che sono la fonte potenziale di materie prime critiche più prontamente accessibile ”.
L ’ Italia si conferma leader fra le cinque principali economie della UE
La classifica complessiva di circolarità nelle principali cinque economie dell ’ Unione Europea ( Francia , Germania , Italia , Polonia , Spagna ) è basata su sette indicatori : tasso di riciclo dei rifiuti ; tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo ; produttività delle risorse ; rapporto fra la produzione dei rifiuti e il consumo di materiali ; quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale lordo di energia ; riparazione ; il consumo di suolo . Anche per questa edizione , a guidare la classifica è l ’ Italia , che totalizza 20 punti . Seguono Spagna ( 19 punti ), Francia ( 17 ), Germania ( 12 ) e Polonia ( 9 ). In generale , considerando l ’ andamento degli ultimi anni , l ’ Italia migliora meno della Polonia , che parte da livelli molto bassi di circolarità , e della Spagna che sta correndo più velocemente , mentre tiene lo stesso passo della Francia e va un po ’ più veloce della Germania .
Rifiuti ed energia
La percentuale di riciclo dei rifiuti nel 2020 è stata del 53 % in Europa e del 72 % in Italia , uno dei tassi di riciclo più alti nell ’ UE . Rispetto alle altre principali economie europee , l ’ Italia nel 2020 ha consolidato il suo primato , superando di circa 17 punti la Germania . Il tasso di crescita negli ultimi dieci anni è invariato per l ’ UE , mentre è salito dell ’ 8 % in Italia e del 3 % in Spagna . Per quanto riguarda i valori pro capite , è prima l ’ Italia con ben 969 kg / abitante l ’ anno avviati a riciclo , seguono Germania ( 921 ), Polonia ( 726 ), Francia ( 625 ) e Spagna ( 472 ). Meno positivo per il Belpaese l ’ andamento del tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo ( il rapporto tra l ’ uso circolare di materia e l ’ u- so complessivo , cioè da materie prime vergini + materie riciclate ). Nell ’ UE nel 2021 questo valore è stato in media dell ’ 11,7 %, - 0,1 % rispetto al 2020 . Per la prima volta l ’ Italia nel 2021 ha subito un calo , attestandosi al 18,4 % ( 2,2 % in meno rispetto all ’ anno precedente ), perdendo il primato tra le cinque principali economie europee , superata dalla Francia , in testa con 1,4 punti % in più . Nel 2021 in media , in Europa , a parità di potere d ’ acquisto , per ogni kg di risorse consumate vengono generati 2,1 euro di PIL . Anche per questo
26 I GIUGNO 2023 I PLAST4GREEN