Un nuovo studio condotto dal gruppo di ricerca Assessment on WAste and REsources ( Aware ) del Politecnico di Milano , pubblicato questo anno sulla rivista ‘ Waste Management & Research : The Journal for a Sustainable Circular Economy ’, esamina la reale sostenibilità di questi materiali . La ricerca analizza 53 studi peer-reviewed sull ’ Analisi del Ciclo di Vita ( Life Cycle Assessment , LCA ) pubblicati nel periodo 2019-2023 . Lo scopo è comprendere a fondo gli impatti ambientali degli imballaggi , concentrandosi sul confronto tra plastica e materiali alternativi e capire se questi ultimi siano realmente più sostenibili . Lo studio ha rivelato che , contrariamente alle percezioni comuni , le plastiche convenzionali non sempre rappresentano la scelta meno rispettosa dell ’ ambiente . È emerso , infatti , che per essere competitivi con le plastiche , i materiali alternativi necessitano attualmente di ulteriori miglioramenti in termini di ottimizzazione dei processi , riutilizzo e opzioni per il fine vita . Caratteristiche che già distinguono molte plastiche , tra cui i polimeri riciclati , che aspettano solo di trovare i mercati pronti ad accoglierli , potendo andare a sostituire una parte crescente del fabbisogno odierno coperto dalla plastica vergine . Secondo le indicazioni standardizzate nell ’ ISO 14040 ( gestione ambientale , valutazione del ciclo di vita , principi e quadro di riferimento ) e ISO 14044 ( valutazione del ciclo di vita , requisiti e linee guida ), la metodologia LCA si compone di quattro passaggi principali : 1 . definizione degli obiettivi e del campo di applicazione dello studio ; 2 . analisi d ’ inventario ( LCI ); 3 . valutazione degli impatti ( LCIA ) ambientali potenziali e 4 ) interpretazione . Nella revisione degli studi , il team di ricerca del Poltecnico di Milano ha utilizzato la tecnica STARR-LCA ( Standardized Technique for Assessing and Reporting Reviews of Life Cycle Assessment Data ) con una checklist di nove punti come criterio base e comune da applicare a tutti gli studi presi in considerazione . I 53 studi esaminati si focalizzano su più tipi di plastiche , riflettendo la stessa variabilità delle proprietà dei materiali per diversi tipi di imballaggi . La plastica maggiormente verificata è il PET ( 25 studi ), seguito da PP ( 18 studi ) e HDPE ( 12 studi ). Per quanto riguarda gli additivi utilizzati nelle materie plastiche , secondo gli standard ISO questi dovrebbero essere esclusi da presentazione di LCA solo quando contribuiscono con meno del 1 % alle categorie di impatto . Sei degli studi indicano l ’ esclusione degli additivi dal LCA a causa della bassa quantità , degli impatti ridotti o per mancanza di dati di un modello . Negli altri studi mancano
WWW . PLASTMAGAZINE . IT 10 ~ 10 | 2024 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE 47