TECNICA [ MACCHINE ]
Da sinistra:
AB Plasta produce alti volumi di riciclati omogenei e ad alta purezza grazie alla tecnologia Autosort Speedair di Tomra dedicata alla fase di selezione
Le tecnologie di Tomra Recycling gestiscono i flussi post-consumo e post-industriale delle vaschette in PET per generare riciclato adatto alla produzione di nuove vaschette e flottazione per rimuovere eventuali contaminanti residui. Successivamente, il materiale viene rigenerato in riciclato di alta qualità. L’ impianto è connesso a Tomra Insight, la piattaforma di monitoraggio basata su cloud che offre ad AB Plasta accesso in tempo reale alle prestazioni delle macchine e alla qualità della selezione. I report giornalieri generati automaticamente aiutano a identificare eventuali inefficienze di processo e a garantire una produzione stabile e costante. Nella piattaforma sono inclusi stato delle macchine, consumo dei ricambi e dati di selezione, così che l’ operatore possa monitorare in tempo reale l’ efficienza del processo. Un impianto affidabile ed efficiente è d’ altronde oggi più che mai fondamentale alla luce delle normative europee sempre più stringenti che richiedono quote più alte di riciclato negli imballaggi. Oltre a fornire riciclato, AB Plasta realizza anche prodotti finiti utilizzando il materiale recuperato per produrre sacchi per rifiuti e film destinati all’ edilizia e all’ agricoltura. L’ intero processo si svolge internamente, permettendo all’ impresa di reintrodurre i propri riciclati direttamente nelle linee produttive e di fornire al mercato europeo film con elevato contenuto riciclato. Il successo del progetto lo rende un modello replicabile in tutta Europa per modernizzare le infrastrutture per il riciclo degli imballaggi flessibili.
Riciclo da vaschetta a vaschetta Un altro caso interessante è il riciclo da vaschetta a vaschetta, in PET. Anche in questo ambito interviene la tecnologia di Tomra. Ogni anno vengono immessi sul mercato dell’ Unione Europea circa 1 milione di tonnellate di vaschette in PET. Il 70 % di questo materiale viene disperso e solo circa 300.000 tonnellate sono effettivamente raccolte per il riciclo. Il riciclo da vaschetta a vaschetta è destinato a evolversi da innovazione di nicchia a pilastro centrale dei sistemi di imballaggio circolari, grazie al suo ruolo nel raggiungere gli obiettivi di contenuto riciclato. Come spiegato bene da Valerio Sama, Business Development Manager – Packaging di Tomra Recycling in una recente relazione su questa tipologia di riciclo, il recupero di PET da queste vaschette per riutilizzarlo nella stessa applicazione pone però sfide molteplici.
Le sfide, tra raccolta e materiali Nel caso del riciclo da vaschetta a vaschetta si utilizzano materiali sia da fonti post-consumo che post-industriali. I rifiuti postindustriali, come gli scarti da linee di termoformatura o i lotti scartati, sono in genere costituiti da PET pulito e omogeneo, quindi ideali per la rilavorazione diretta. Le vaschette post-consumo raccolte attraverso i sistemi municipali presentano una maggiore variabilità in termini di composizione. Residui contaminanti, strutture multistrato, inchiostri, adesivi ed etichette complicano le fasi di selezione e decontaminazione. Le vaschette sono meno standardizzate delle bottiglie per quanto riguarda forma e composizione, rendendo più difficile l’ identificazione e la separazione automatizzata. La contaminazione da residui di cibo o materiali estranei può invece ostacolare la precisione della selezione, specialmente dopo che le vaschette vengono compresse in balle. Le infrastrutture di raccolta restano infatti uno dei principali colli di bottiglia. Inoltre, la tecnologia per separare le vaschette in PET in una frazione dedicata non è ancora prassi comune, a differenza di quanto avviene per le bottiglie: le vaschette raccolte vengono spesso disperse nella frazione mista di PET o nel flusso residuo generale. L’ incoerenza nella qualità del materiale in ingresso e la disponibilità limitata aumentano notevolmente i costi e la complessità della produzione di PET riciclato idoneo al contatto con alimenti.
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