PLAST Novembre 2025 | Page 36

Gli studi LCA evidenziano come il packaging flessibile e monomateriale possa ridurre in modo significativo l’ impatto ambientale rispetto a soluzioni rigide o poliaccoppiate. Questa scelta favorisce il riciclo, diminuisce i consumi di materia ed energia e contribuisce a una maggiore sostenibilità lungo l’ intero ciclo di vita.

AMBIENTE [ E RICICLO ]

Gli studi LCA evidenziano come il packaging flessibile e monomateriale possa ridurre in modo significativo l’ impatto ambientale rispetto a soluzioni rigide o poliaccoppiate. Questa scelta favorisce il riciclo, diminuisce i consumi di materia ed energia e contribuisce a una maggiore sostenibilità lungo l’ intero ciclo di vita.

Meno impatto con il packaging flessibile

di Marco Scatto, Polymer Scientist; Andrea Moretto, Responsabile Tecnico S. C. F. International srl; Liliangela Callea, Tecnico LCA S. C. F. International srl

Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani 2024 di ISPRA( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), circa il 17 % dei rifiuti urbani italiani è costituito da imballaggi. Questo dato mette in evidenza quanto il packaging abbia un peso rilevante nei flussi totali dei rifiuti urbani, anche nelle città con sistemi di raccolta differenziata consolidati. Ancora più significativo è il fatto che la quasi totalità della plastica differenziata raccolta( 96 % in peso) provenga da imballaggi 1, rendendo evidente come il packaging“ plastic-based” rappresenti la componente dominante del rifiuto plastico. Questi numeri confermano la rilevanza strategica degli imballaggi nelle politiche di gestione dei rifiuti e, allo stesso tempo, sottolineano la necessità di promuovere soluzioni di packaging sostenibile da parte delle aziende del settore.

LCA e strategie di Packstyle Gli studi Life Cycle Assessment( LCA) condotti per l’ azienda Packstyle confermano la validità di questo orientamento strategico, evidenziando come la scelta di soluzioni di packaging ecoprogettate rappresenti un percorso coerente con gli obiettivi di riduzione dell’ impatto ambientale e di conformità alle normative in materia di economia circolare 2. In quest’ ottica, si è ragio-
1) ISPRA, Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2024
2) Cfr. Direttiva quadro sui rifiuti( 2008 / 98 / CE) relativa alla gerarchia dei rifiuti e all’ obbligo dei soggetti economici di prevenzione e riciclo; Commissione Europea, Circular Economy Action Plan( 2020)— strategia quadro europea per l’ economia circolare con obiettivi su riutilizzo, riciclo e progettazione sostenibile; Documento del Parlamento Europeo:“ Circular Economy Package – legislative proposals on waste”( 2017)— ridefinizione degli obiettivi di gestione dei rifiuti in un’ ottica circolare.
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