inferiori provenienti da paesi extra UE e del PET vergine a prezzi inferiori.
• La riduzione dell’ utilizzo di contenuto riciclato da parte di alcuni marchi e aziende di beni di largo consumo( FMCG) rispetto agli obiettivi superiori al 25 %.
L’ attuale andamento dei prezzi è iniziato nel marzo 2024, quando il PET è sceso al di sotto del prezzo franco destino( FD) dei fiocchi incolori( C) nell’ Europa nord-occidentale( NWE), con un delta di 200 euro / tonnellata tra i due raggiunto nel settembre dello stesso anno. Con un divario così ampio, molti acquirenti di lastre e termoformati hanno ridotto in modo significativo il loro utilizzo di R-PET grazie ai risparmi sui costi disponibili. Con l’ ampliarsi del divario, che ha raggiunto oltre 400 €/ tonnellata nel giugno 2025, anche i marchi di bevande hanno ridotto il contenuto riciclato, con alcuni marchi globali che hanno annunciato una revisione dei propri obiettivi di sostenibilità. Poiché è improbabile che i prezzi del PET registrino una ripresa nel resto dell’ anno, i riciclatori temono che un numero sempre maggiore di marchi ridurrà i volumi di scaglie e pellet a causa dei costi, soprattutto perché nessuno Stato membro dell’ UE ha ancora adottato misure per far rispettare l’ obiettivo obbligatorio del 25 % di contenuto riciclato nelle bottiglie di PET per bevande, in vigore dal 1 ° gennaio come stabilito dalla direttiva sulla plastica monouso( SUPD). Le importazioni di scaglie e pellet per uso alimentare( FGP) da paesi extra UE hanno aumentato la pressione sui produttori europei, che faticano a competere sui prezzi a causa dei costi di produzione più elevati nell’ UE rispetto a regioni come il Nord Africa e il Sud-Est asiatico. I produttori al di fuori dell’ Europa sono attratti dall’ UE a causa della domanda e dei margini elevati e sono disposti a dedicare il tempo e gli investimenti necessari per garantire la conformità alle normative UE. Ciò potrebbe rappresentare una sfida significativa per l’ Europa, soprattutto considerando le imminenti modifiche alla SUPD. L’ Europa deve inoltre affrontare il rischio di consolidamento e chiusura degli impianti in tutto il settore del riciclo, poiché i riciclatori competono con le importazioni e il PET vergine in un contesto molto sensibile ai costi. Resta da vedere se eventuali chiusure potenziali avranno un impatto significativo sulla capacità complessiva di R-PET in Europa, ma i recenti annunci non aiutano il sentiment generale del mercato.
Regolamentazione La Commissione Europea adotterà una nuova decisione di esecuzione nel corso del 2025 che consentirà di conteggiare il riciclato ottenuto da rifiuti plastici post-consumo provenienti da paesi terzi( al di fuori dell’ UE) ai fini del raggiungimento dell’ obiettivo del 25 % previsto dalla SUPD.
Tuttavia, gli importatori potrebbero non essere così frettolosi nel festeggiare questa inclusione, poiché qualsiasi R-PET destinato ad applicazioni a contatto con gli alimenti deve comunque essere conforme al regolamento( UE) 2022 / 1616 e molti acquirenti europei insisteranno, tra le altre cose, sulla certificazione da parte di terzi, con l’ attuale revisore di scelta che è RecyClass, i moduli RecyClass A1 e / o A2 oltre alla loro certificazione generale.
PANORAMICA DEL MERCATO R-PET IN EUROPA( 2025)
MERCATO STABILE, MENO VOLATILITÀ RISPET- TO AGLI ANNI POST-COVID
DOMANDA STAGIONALE PIÙ PREVEDIBILE
PRINCIPALI PRESSIONI: PET VERGINE A BASSO COSTO, IMPORT EXTRA-UE, CALO CONTENU- TO RICICLATO DA PARTE DEI BRAND
FATTORI CHE INCIDONO NEGATIVAMENTE SULLA DOMANDA
IMPORTAZIONI EXTRA-UE DI SCAGLIE / PELLET PIÙ ECONOMICI
PET VERGINE PIÙ CONVENIENTE(-400 €/ T RISPETTO A R-PET, GIUGNO 2025)
MARCHI FMCG E BEVERAGE CHE RIDUCONO L’ USO DI RICICLATO
NESSUNA SANZIONE UE PER CHI NON RISPET- TA IL 25 % DI RICICLATO( SUPD)
REGOLAMENTAZIONE UE
NUOVA DECISIONE 2025: IL RICICLATO DA PAESI EXTRA-UE PUÒ ESSERE CONTEGGIATO NEL TARGET SUPD 25 %
REQUISITI COMPLESSI PER APPLICAZIONI FOOD-CONTACT( REG. UE 2022 / 1616)
CERTIFICAZIONI RICHIESTE: RECYCLASS A1 / A2
INTERPRETAZIONI NORMATIVE POCO CHIARE → DECISIONE FINALE SPETTA ALL’ ACQUIRENTE
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