PLAST Novembre 2025 | Page 24

Con 11.600 stabilimenti e 670.000 addetti, la plastica è un pilastro della manifattura USA. Nel 2024 ha generato 379,6 miliardi di dollari di ricavi e sostenuto quasi 3 milioni di posti di lavoro. Forte nelle resine e nell’ export, resta più debole nei prodotti finiti. La sfida è accelerare la transizione verso feedstock riciclati e biobased.

ECONOMIA [ MERCATO ]

Con 11.600 stabilimenti e 670.000 addetti, la plastica è un pilastro della manifattura USA. Nel 2024 ha generato 379,6 miliardi di dollari di ricavi e sostenuto quasi 3 milioni di posti di lavoro. Forte nelle resine e nell’ export, resta più debole nei prodotti finiti. La sfida è accelerare la transizione verso feedstock riciclati e biobased.

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’ industria della plastica negli Stati Uniti è uno dei più potenti motori della manifattura americana. Con oltre 11.600 stabilimenti attivi in quasi tutti gli stati federali, essa rappresenta non solo un comparto produttivo ma una vera e propria infrastruttura industriale al servizio di settori chiave come automotive, costruzioni, dispositivi medicali, elettronica, packaging e beni di largo consumo. Il report The Economic Contributions of Plastics Manufacturing to the U. S. Economy, pubblicato a settembre 2025 dall’ American Chemistry Council( ACC), fotografa la portata economica del settore: nel 2024, l’ industria della plastica ha generato ricavi per 379,6 miliardi di dollari, impiegando direttamente circa 670.000 persone e corrispondendo salari per 48,6 miliardi di dollari. Il dato diventa ancora più impressionante se si considera l’ effetto moltiplicativo. Attraverso la supply chain e la spesa dei lavoratori, il comparto ha sostenuto complessivamente quasi 3 milioni di posti di lavoro e 1.122 miliardi di dollari di produzione economica, pari a oltre il 4 % del PIL statunitense.

Plastica Usa: un settore da 1,1 trilioni di dollari

Evoluzione storica e dinamiche di crescita Il peso dell’ industria plastica è cresciuto in parallelo alla disponibilità di materie prime a basso costo. Negli ultimi dieci anni, la produzione americana ha beneficiato della cosiddetta“ shale revolution”, che ha reso abbondanti e convenienti gli NGLs( Natural Gas Liquids), materia prima essenziale per la produzione di resine. Questa disponibilità ha favorito una crescita della capacità produttiva superiore al 50 % rispetto al 2014, sostenuta da un flusso costante di investimenti in nuovi impianti e linee produttive. Solo nel 2024 il settore ha destinato 17,5 miliardi di dollari a nuovi progetti, consolidando un trend decennale che ha trasformato gli Stati Uniti in uno dei principali hub mondiali per la produzione di resine plastiche.
La catena del valore: resine, compounding e trasformazione Il comparto si articola in tre segmenti distinti ma interconnessi. La produzione di resine costituisce il cuore della filiera, con ricavi da 114 miliardi di dollari e oltre 61.000 addetti. Il compounding, pur rappresentando un segmento minore in termini numerici, gioca un ruolo decisivo nell’ innovazione dei materiali, combinando resine vergini e riciclate per ottenere compound ad alte prestazioni richiesti in settori ad alto valore aggiunto. La trasformazione in prodotti plastici è invece il segmento più vasto, con 588.000 addetti e ricavi da 252 miliardi di dollari.
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