PLAST Novembre 2025 | Page 22

Plastics Europe, EuPC e Petcore contro l’ aumento della tassa UE sulla plastica:“ Serve un fondo dedicato alla circolarità, non più oneri per l’ industria”.

PRIMO PIANO ECONOMIA

No a nuove tasse, sì a un fondo per il riciclo

Plastics Europe, EuPC e Petcore contro l’ aumento della tassa UE sulla plastica:“ Serve un fondo dedicato alla circolarità, non più oneri per l’ industria”.

Bruxelles torna a discutere di risorse proprie e la plastica, ancora una volta, finisce al centro del dibattito fiscale europeo. La Commissione ha infatti avanzato una proposta che prevede l’ aumento del contributo versato dagli Stati membri sul cosiddetto Plastics Own Resource— comunemente definito“ tassa UE sulla plastica”— dagli attuali 0,80 a 1 euro per chilogrammo di rifiuto di imballaggio plastico non riciclato. Un incremento del 25 % che, secondo Plastics Europe, EuPC( European Plastics Converters) e Petcore Europe, rischia di gravare ulteriormente su un settore già messo alla prova da alti costi energetici, pressioni normative e una crescente competizione internazionale. Nel 2023, il gettito di questa risorsa propria ha generato 7,2 miliardi di euro, destinati però al bilancio generale dell’ Unione e non a finanziare progetti legati all’ economia circolare.

Una misura nata per coprire il“ buco Brexit” Introdotto nel 2021, il prelievo sulla plastica non riciclata aveva l’ obiettivo di compensare parte del deficit di bilancio derivante dall’ uscita del Regno Unito dall’ UE. Finora, solo la Spagna ha deciso di riversare il meccanismo sui produttori, applicando un’ imposta nazionale di 0,45 €/ kg sugli imballaggi non riutilizzabili. Secondo la Corte dei Conti europea, però, molti Stati membri non sono anco- ra pronti ad attuare correttamente il sistema di rendicontazione. In questo quadro, un aumento della tassa rischierebbe di non produrre benefici ambientali concreti, ma di spingere governi e imprese a cercare vie alternative di finanziamento o a rinviare gli investimenti necessari in infrastrutture di raccolta e riciclo.
L’ appello dell’ industria:“ Mantenere 0,80 €/ kg e istituire un fondo dedicato” Il messaggio delle tre associazioni è chiaro: la tassa può avere un ruolo utile solo se diventa uno strumento vincolato alla transizione circolare. Plastics Europe, EuPC e Petcore chiedono quindi di mantenere l’ attuale aliquota di 0,80 €/ kg e di destinare i proventi a un fondo europeo dedicato al potenziamento della raccolta, della selezione e soprattutto all’ integrazione di riciclati nei nuovi prodotti.“ Il gettito non può essere trattato come una semplice voce di bilancio per coprire altre priorità della Commissione” si legge nel comunicato congiunto.“ Deve invece essere reinvestito per accelerare la circolarità delle plastiche, sostenendo gli investimenti industriali in Europa”.
Competitività e rischio deindustrializzazione Il comparto plastico europeo denuncia inoltre condizioni di crescente difficoltà: chiusure di impianti di produzione e riciclo, rialzo dei costi energetici e normativi, incertezza negli scambi internazionali. A queste sfide si aggiunge la concorrenza di Paesi terzi, dove i vincoli ambientali e i costi di produzione sono meno stringenti. In questo contesto, un ulteriore aggravio fiscale potrebbe compromettere la sopravvivenza di segmenti chiave della filiera, proprio mentre normative come il regolamento imballaggi( PPWR) impongono obiettivi vincolanti di riciclabilità e contenuto riciclato— dal 10 al 35 % entro il 2030— e l’ industria è chiamata a investire massicciamente in innovazione.
Oltre il PPWR: servono risorse stabili e coordinate Accanto al PPWR, anche altri provvedimenti comunitari come la nuova direttiva quadro sui rifiuti, il regolamento sugli end-of-life vehicles( ELV) e l’ Eco-design for Sustainable Products Regulation rafforzano l’ urgenza di un cambio di paradigma. Per l’ industria della plastica, la circolarità è ormai un obiettivo non negoziabile. Ma per raggiungerlo, serve una politica fiscale coerente e soprattutto una cornice di finanziamenti stabili e di lungo periodo. Secondo Plastics Europe, EuPC e Petcore Europe occorre mantenere l’ attuale livello del contributo, istituire un fondo dedicato alla circolarità e garantire che ogni euro raccolto sia reinvestito nella transizione sostenibile della filiera plastica europea.
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