PLAST Giugno/Luglio 2025 | Page 25

Source: EPO insieme dal punto di vista della rapidità di crescita. La quota di attività di brevettazione totale tra il 1990 e il 2023 è cresciuta di ben 18 volte, con un aumento ancor più notevole dal 2015 e ancor più accelerato nei primi anni del decennio 2020. I numeri fin qui detti riflettono tutti un’ accelerazione nelle richieste di brevetto pubblicate che si è manifestata soprattutto dal 2015 in poi sia nel recupero che nel riciclo. Questo non solo perché i due ambiti sono strettamente correlati, bensì anche per fattori esterni come politiche e regolamentazioni che hanno indirizzato le industrie e la ricerca in queste direzioni. Tale accelerazione si mostra ancor meglio se si osservano i dati prendendo come anno di partenza il 1990. Si nota poi che gli ultimi 9 anni coprono da soli quasi la metà( il 46 %) di tutti i brevetti riguardanti la gestione della plastica a fine vita.
Un settore dinamico Il report“ Plastics in transition – Technologies for plastics waste management” pubblicato nell’ aprile di questo anno registra un totale di 12.924 invenzioni nel periodo 1975-2023, utilizzando come misura standard le famiglie dei brevetti internazionali( IPFs, International Patent Families), con il 32 % di queste relative al recupero dei rifiuti in plastica e il 68 % dedicate al riciclo. Con famiglia di brevetto internazionale si intende un set di domande per la stessa invenzione che includa una richiesta già pubblicata di brevetto internazionale e una richiesta di brevetto già pubblicata a livello di ufficio brevetti per grande area geografica( ad esempio Europa) oppure la domanda di brevetto pubblicata in due o più uffici per i brevetti nazionali. Con il termine invenzione, si indica una soluzione pratica a un problema tecnico che sia nuova, che includa almeno un elemento particolarmente innovativo per il settore stesso e che sia suscettibile di applicazione industriale. La classificazione internazionale dei brevetti IPC( International Patent Classification) suddivide le tecnologie brevettabili in otto sezioni, a loro volta distribuite in livelli sempre più dettagliati e viene aggiornata annualmente. Ad oggi contiene circa 75mila voci. Obiettivo del lavoro portato avanti da EPO è stimolare la nascita di nuove collaborazioni tra le imprese stesse e tra il mondo imprenditoriale e il mondo della ricerca e le start-up, soprattutto in Europa poiché, pur considerando il mondo intero, il report si focalizza molto sul nostro continente. Collaborazioni di cui potrebbero beneficiare sia il settore pubblico sia il settore privato e che potrebbero portare a sviluppi tecnologici importanti, come evidenziano anche alcuni casi studio presentati nel report. A questo scopo EPO ha messo a disposizione online una piattaforma dedicata, suddividendola in sezioni: una dedicata al recupero dei rifiuti in plastica e una dedicata al riciclo dei rifiuti in plastica. Una terza sezione è dedicata alle plastiche alternative e include, oltre alle bioplastiche, tutta una serie di plastiche innovative adatte all’ economia circolare, con i loro processi e le loro componenti. Un altro strumento molto utile alla luce dell’ attuale evoluzione di questi settori è il Deep Tech Finder che è stato aggiornato includendo 145 start-up e università europee, che contano 306 applicazioni( richieste) di brevetto eu-
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