AMBIENTE [ E RICICLO ] dei trasferimenti con tutto ciò che questi comportano , dei sistemi di riuso : questi interventi finalizzati a rendere il prodotto effettivamente riutilizzabile possono erodere il vantaggio ambientale del riuso fino , talvolta , ad azzerarlo e a rendere più vantaggioso - sempre sotto il profilo ambientale - il riciclo della materia . Nel convegno abbiamo visto alcuni esempi di queste diverse situazioni . In alcuni casi il calcolo è particolarmente complesso ma comunque necessario per non incorrere in abbagli ”.
Fabia Romagnoli , vicepresidente di Confindustria Toscana Nord con delega alla sostenibilità , e il professor Fabio Iraldo dell ’ Istituto di Management della Scuola Superiore Sant ’ Anna di Pisa
Una cultura che deve essere basata sulla scienza e non su presupposti arbitrari e aprioristici .”
Definire delle politiche attraverso il metodo scientifico “ Alcuni considerano il riuso una minaccia potenzialmente esiziale per il riciclo , altri lo vedono come l ’ assoluta panacea per la prevenzione dei rifiuti - osserva il professor Fabio Iraldo dell ’ Istituto di Management della Scuola Superiore Sant ’ Anna di Pisa - . La contrapposizione è emersa in modo netto anche dalle recenti audizioni delle commissioni parlamentari . Ma quanti conoscono in profondità i requisiti della proposta di Regolamento europeo ? Sarebbe opportuno da un lato provare a partire dall ’ esame e dalla comprensione del testo della proposta , dall ’ altro ricorrere al metodo scientifico come supporto essenziale alla definizione delle politiche nel campo dell ’ economia circolare . In questo modo forse scopriremmo che ci sono vie percorribili per una maggiore efficacia ed efficienza del sistema , basate sull ’ integrazione tra riuso e riciclo , in ossequio alla piramide delle priorità . Strumenti come l ’ L- CA-Life Cycle Assessment e l ’ LCC-Life Cycle Costing , che prendono in esame i prodotti in tutto il loro ciclo , dalla progettazione al fine vita , sono indispensabili per capire quali impatti effettivi si abbiano nel gestire quest ’ ultima fase come riuso , come riciclo di materia , come valorizzazione energetica o come smaltimento . Le sorprese non mancano , quando si effettuano analisi di questo genere . Intanto c ’ è una differenza fondamentale fra riuso ‘ as is ’, vale a dire riuso del prodotto esattamente com ’ è , sicuramente vantaggioso sotto il profilo ambientale , e riuso che comporta dei trattamenti ad esempio di lavaggio ,
La posizione di Unionplast “ La proposta di Regolamento europeo ci pone davanti a una sfida che abbiamo il dovere di affrontare facendo comprendere l ’ importanza della funzione degli imballaggi sotto i tre irrinunciabili profili della sostenibilità : ambientale , sociale ed economica - conclude il presidente di Unionplast Marco Bergaglio - . Rinunciarvi significa abdicare alla sostenibilità a favore del greenwashing . Condividiamo la finalità del Regolamento , ma riaffermiamo la necessità di riconoscere la funzione dell ’ imballaggio e la nostra contrarietà a norme che vanificano i risultati ottenuti dall ’ Italia nell ’ organizzazione di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica : il nostro Paese ha registrato i tassi più alti dell ’ intera Ue nell ’ attività di recupero e di riciclo , con un tasso del 55,2 % superando con anni di anticipo il target UE per il 2030 del 55 %. Quello che occorre e su cui si è investito è la creazione di un mercato funzionante di materie prime seconde , di soluzioni innovative che combinino elevata efficienza dei materiali con alta riciclabilità e uso di materiali riciclati . Del resto , il nostro Paese è un grande riciclatore , ma non solo : i dati elaborati da IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo dimostrano che in Italia si utilizzano oltre 1,2 milioni di tonnellate di materie prime seconde per realizzare nuovi prodotti . Quantitativo che costituisce in media circa il 20 % del totale delle plastiche trasformate in Italia contro una media europea del 6 %. Sono stati certificati col marchio Plastica Seconda Vita ben 8000 prodotti incorporanti plastiche riciclate nelle più svariate merceologie . Estrema contrarietà alla discriminazione degli imballaggi in plastica poiché sono previste misure restrittive esclusivamente per la plastica rispetto e non agli imballaggi realizzati con altri materiali , il tutto senza giustificazione . Le quote di riutilizzo ( art . 26 , comma 7 ) e divieti ( art . 22 e allegato V ) sono presi in considerazione solo per alcuni tipi di imballaggi in plastica , perpetrando una dannosa forma di ‘ depistaggio ambientale ’. L ’ Italia è il secondo produttore europeo di imballaggi dopo la Germania : 50mila addetti in quasi 3 mila aziende , con un fatturato di 12.279 mln di euro , di cui circa il 45 % derivante dall ’ export ”.
50 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE 8 / 9 ~ 8 / 9 | 2023 ESTRUSIONE
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