ECONOMIA [ IL SETTORE SOTTO LA LENTE ]
saper comprare in modo adeguato valutando le motivazioni di scelta del prodotto o della soluzione per dare una risposta concreta alle esigenze produttive. L’ indagine fornisce alcune interessanti indicazioni su quali sono i consigli principali che le aziende di trasformazione delle materie plastiche devono tenere in considerazione quando si approcciano ad un investimento in nuovi macchinari. Al primo posto troviamo con il 32,2 % delle risposte, la tecnologia, seguita dal rapporto prezzo / prestazioni con il 31,1 % dei consensi e dalla modularità con il 26,7 % delle risposte. Con il 25,6 % delle risposte, le aziende intervistate, hanno indicato come principale motivazione di acquisto la qualità, mentre il 21,1 % hanno evidenziato l’ affidabilità. Un interessante 13,3 % delle aziende ha evidenziato invece la disponibilità alle personalizzazioni. Se si analizzano i dati in funzione delle fasce di fatturato notiamo che per le aziende con fatturati tra gli 10 e i 18 milioni di euro le voci maggiormente gettonate con il 41,9 % delle risposte, sono la tecnologia e il rapporto prezzo / prestazioni. Per le aziende con fatturati superiori ai 18 milioni di euro le voci maggiormente gettonate, con il 30,2 % delle risposte sono la qualità e l’ affidabilità seguite dalla tecnologia con il 27,9 % delle risposte e dal rapporto prezzo / prestazioni, con il 23,3 % delle risposte dato in crescita rispetto all’ indagine dello scorso anno. Il 31,1 %, dato in crescita rispetto allo scorso anno, delle aziende con fatturati fino a 10 milioni di euro ha scelto come motivazioni principali di acquisto il rapporto prezzo / prestazioni e la qualità, seguito dalla tecnologia e dai tempi di consegna con il 25 % delle risposte dati in crescita rispetto allo scorso anno.
I punti di forza del Made in Italy Come si distinguono i costruttori italiani rispetto al resto del mercato? Per saperne di più tra le numerose domande dell’ Indagine abbiamo chiesto ai costruttori di macchine per la lavorazione della plastica quali fossero a loro avviso i punti di forza del Made in Italy del settore. Dalle risposte viene in evidenza che ciò che maggiormente distingue i costruttori di casa nostra sono la qualità, con il 25,6 % delle risposte, le personalizzazioni con il 24,4 % dei consensi, seguite dall’ affidabilità con il 17,8 % delle risposte. Fondamentali anche, le voci prezzo / prestazioni e il supporto commerciale che hanno ricevuto il 14,4 % dei consensi.
Cosa ci attende per il futuro Le tensioni internazionali che stanno influenzando il mercato, la grande trasformazione a livello economico, industriale e digitale che stiamo vivendo, e che coinvolge anche il mondo della plastica, influenzano molto le opinioni sulle tendenze future e di conseguenza sulle scelte delle imprese. Per cogliere le impressioni degli imprenditori su questo particolare momento abbiamo chiesto alle aziende costruttrici di macchine e componenti una previsione per il futuro riguardo a produzione, esportazione e mercato interno. Chiaramente i dati riguardano le valutazioni espresse alla fine del 2024. Riguardo alla produzione il 34,4 % delle aziende dichiara che aumenterà, dato in netto calo rispetto a quello dello scorso anno ed anche all’ anno ancora precedente. Il 58,9 % degli intervistati sostiene che resterà invariata, dato questo, invece in forte aumento, mentre 6,7 % sostiene che diminuirà( dato in leggero calo rispetto allo scorso anno quando la percentuale era oltre il 10 %). Un dato questo molto significativo per capire come le aziende del settore affrontano il mercato futuro. I dati generali si confermano anche in funzione delle fasce di fatturato con un leggero ottimismo da parte delle piccole imprese sopra i 18 milioni di euro di fatturato( il 37,2 % di questa fascia sostiene che la produzione aumenterà). Qualche incertezza anche sullo sviluppo dell’ esportazione. Il 17,8 % ritiene che l’ esportazione aumenterà abbastanza, dato in calo rispetto allo scorso anno, mentre il 50 %, ritiene che aumenterà poco. Un dato significativo: il 32,2 % degli intervistati( dato in crescita rispetto all’ indagine dello scorso anno) ritiene che l’ export non aumenterà. Nessuna delle aziende che ha risposto all’ indagine pensa che l’ export aumenterà molto. Dati anche questi confermati in funzione delle fasce di fatturato. Se si passa al mercato interno le risposte sono sulla stessa lunghezza d’ onda. Il 52,2 % pensa che il mercato interno si svilupperà poco, mentre solo il 28,9 % pensa che aumenterà abbastanza, dato questo in crescita rispetto all’ indagine dello scorso anno. Da evidenziare, invece che un significativo 18,9 % pensa che il mercato interno non aumenterà, dato questo in calo rispetto all’ anno scorso. Anche riguardo al mercato interno nessuna azienda del campione ha risposto che il mercato aumenterà molto.
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