Pharmacavigar (Marzo 2014) | Page 3

ROMEO E GIULIETTA morti ce li abbiamo noi I l popolo di internet ha una coscienza collettiva. Una coscienza collettiva con gusti precisi: un gattino avrà sempre like e condivisioni (come Grumpy Cat, la gattina dall’aria scontrosa); le compilation fail, video che raccolgono disavventure in stile Paperissima avranno sempre grande successo La proposta di Mantovaluoghi meravigliosi Network unisce di visualizzazioni; i sinergicamente molteplici attività in un e e sconosciuti attireranno commenti richieste di informazioni, che si a precise unico, moderno sistema, insiemepone a dichiarazioni di volontà di territorio. sostegno dell’economia delvisitarli (come il Castello di Sammezzano, meraviglioso palazzo in Toscana, sconosciuto ai più. E praticamente inaccessibile). E internet non dice mai di no alle storie romantiche, se possibile con qualche aspetto gotico. Come potrebbe essere quella dei resti di due giovani, seppelliti insieme, abbracciati, che passeranno l’eternità rivolti l’uno verso l’altro: i cosiddetti Amanti di Valdaro. La notizia del ritrovamento nel 2007 aveva fatto il giro del mondo, ne avevano parlato media di tutte le nazioni, ma ad oggi i due scheletri rimangono in un limbo, analizzati, pronti per essere esposti, ma senza una collocazione sicura e definitiva aperta al pubblico. Se non fosse per le numerose foto e le sparute comparizioni in pubblico, si potrebbe dubitare della loro esistenza. Ma internet ha già adottato i due giovani, portandoli ad esempio dell’amore eterno. Di cosa stiamo parlando? Di potenziali visitatori, milioni di turisti da tutto il mondo, ansiosi di vedere coi loro occhi gli amanti abbracciati. Certo, sono numeri teorici, ma credibili: si pensi alla vicina Verona, animata da quasi 400.000 visitatori in quattro mesi, grazie soprattutto al fascino derivante dall’essere la città in cui è ambientato Giulietta e Romeo. O a Bolzano, col suo Uomo di ghiaccio Oetzi, capace di collezionare più di tre milioni di visitatori dall’apertura. Le spoglie dei due giovani potrebbero unire questi due aspetti: il reperto archeologico, con eventuali ricostruzioni della vita all’epoca dei due amanti, ma anche un fantastico spunto per stor