OSSERVATORIO durare dell ’ incertezza di un ’ operazione con sinergie in corso di sviluppo .
In Italia la componentistica automotive anche nel 2021 vede il Piemonte mantenere il primato nazionale per numero di imprese ( 33,3 %), seguito da Lombardia ( 27 %), Emilia Romagna ( 10,4 %) e Veneto 8,8 %)
I TREND TECNOLOGICI L ’ accelerazione della domanda e della produzione di veicoli elettrici e ibridi avutasi nel 2021 e le prospettive positive per una diffusione progressiva dei powertrain elettrificati obbligano tutti gli attori della filiera a confrontarsi con la transizione in atto . La percentuale dei fornitori che si definiscono con un buon posizionamento sul comparto dei motori benzina e diesel permane alto ( il 73,8 % dei rispondenti ), come consistente è la quota per le alimentazioni a metano e / o GPL ( il 40,1 %). Il posizionamento sui powertrain elettrici ed ibridi è significativo per il 37,6 % delle imprese , mentre sulle fuel cell ha un posizionamento di rilievo il 20,6 % delle rispondenti . Dopo il lieve calo riscontrato nel 2020 , torna ad ampliarsi la partecipazione della filiera a progetti di sviluppo di nuovi powertrain : considerando il triennio 2019-2021 aumenta il coinvolgimento sia per il powertrain elettrico ( il 29,4 %), sia per quello ibrido ( 30,3 %), ma soprattutto incrementa la quota delle imprese che hanno preso parte a progetti di riduzione delle emissioni sul motore a combustione interna attraverso nuovi materiali e alleggerimento del peso dei veicoli ( il 25,2 %). A sottolineare il crescente interesse per le fuel cell , arriva al 15,6 % la porzione di realtà aziendali che hanno aderito a progetti che sviluppano questa tecnologia .
ADDETTI , COMPETENZE E NUOVI FABBISOGNI Aumentano le imprese con personale interno laureato , passate dall ’ 84 % del 2017 all ’ 88 % del 2021 , ma questo non ha comportato un incremento della forza lavoro specificatamente impiegata in ricerca e sviluppo . Per i prossimi cinque anni le imprese segnalano un diffuso bisogno di nuove figure professionali , da destinare in particolare ai processi produttivi ( il 62 % delle aziende ), all ’ automazione e ai sistemi meccatronici ( il 53 %), ai prodotti e materiali ( il 48 %), nonché alla sostenibilità ambientale ( il 47 %).
R & S Le imprese che hanno investito nell ’ anno 2021 in R & S sono il 67 %, in progressiva diminuzione nel triennio ; il calo ha interessato tutte le categorie di fornitura , fatta eccezione per alcuni segmenti quali gli E & D , che tornano ai livelli del 2019 . Cala nell ’ ultimo anno anche la quota di addetti in R & S , benché si rilevi una maggiore proiezione verso l ’ innovazione di prodotto ( il 55 % a fronte del 40 % dell ’ anno precedente ) e una più forte apertura a forme di collaborazione nelle attività di ricerca , specie con altre imprese . Nell ’ ultimo triennio , le motivazioni che principalmente hanno ostacolato l ’ innovazione sono i costi troppo alti ( per il 25,3 % delle imprese con grado di importanza elevato ), l ’ instabilità della domanda ( per il 24 %) e la carenza di personale qualificato ( per il 22,5 %).
LA DOMANDA DI POLICY DA PARTE DELLE IMPRESE Quanto alle misure di sostegno alla filiera automotive intraprese finora dalle istituzioni pubbliche , per le imprese nel recente passato sono risultate efficaci soprattutto le iniziative di digitalizzazione e innovazione delle imprese ( Piano transizione 4.0 ) e l ’ estensione della CIG ( Cassa Integrazione Guadagni ), che ha svolto un ruolo fondamentale nel supportare il sistema produttivo italiano nel periodo più acuto della crisi . Con il ritorno alla normalità si richiedono soprattutto iniziative dirette al contenimento dei costi dell ’ energia elettrica ( l ’ 82 % degli operatori ), progetti di digitalizzazione e innovazione ( il 71 %), nonché gli interventi specifici diretti a R & S ( il 67 %). Per il 53 % delle imprese italiane permane la necessità di incentivi alle immatricolazioni per supportare la domanda . In un quadro di ritardo nazionale nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche rispetto ai principali Paesi europei , il 46 % individua la priorità di incentivi in tale ambito .
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