APPROFONDIMENTI |
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TRANSIZIONE INDUSTRIALE Secondo Marco Stella , Presidente del Gruppo Componenti Anfia , “ l ’ attuale situazione del mercato dell ’ auto in Europa , sebbene difficile , offre spunti per un cambiamento necessario ”. I 56.000 posti di lavoro persi dal 2020 possono rappresentare l ’ occasione per ripensare le competenze e le professionalità richieste dal settore . “ Le previsioni per il 2024 parlano di un ulteriore calo - spiega Stella - ma ciò potrebbe stimolare la formazione e la riqualificazione dei lavoratori , creando opportunità in nuovi ambiti tecnologici e produttivi . L ’ accento su competenze innovative potrà favorire la creazione di una forza lavoro altamente specializzata , in grado di affrontare le sfide del futuro ”. Le aziende italiane sono quindi chiamate a navigare in un mare di incertezze , ma la capacità di investire in nuove tecnologie e soluzioni innovative può trasformare queste sfide in vantaggi competitivi . Le sinergie tra istituzioni , università e industria possono dare vita a progetti di formazione avanzata , |
preparandosi così a restare rilevanti in un settore in continua evoluzione . Investire nella formazione dei dipendenti non soltanto crea un capitale umano migliore , ma contribuisce anche a costruire una reputazione positiva per le imprese .
AFTERMARKET , UNICO SETTORE IN CRESCITA Nonostante le difficoltà previste per il 2024 , è significativo notare che il 2023 ha registrato ancora una crescita del fatturato del + 3,1 % rispetto all ’ anno precedente . Questo segnale suggerisce che le imprese stanno già attuando strategie di adattamento , dimostrando una notevole capacità di risposta alle sfide . È importante guardare al futuro con occhio ottimista : il settore dell ’ aftermarket , ad esempio , si dimostra più resistente e potrebbe rappresentare un ’ opportunità di crescita per le aziende che sanno come cogliere le nuove tendenze di mercato . Le imprese stanno adattando i loro modelli di business in vista della
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scadenza europea del 2035 , con un 34 % che si orienta verso l ’ elettrico o l ’ idrogeno mentre il 12 % valuta l ’ u- scita dal settore automotive . La crisi della domanda , l ’ aumento dei costi di produzione e il rallentamento degli investimenti nelle nuove tecnologie stanno influenzando l ’ occupazione nella componentistica automotive . In sostanza , gli specialisti dell ’ aftermarket e i fornitori di E & D hanno visto aumenti , a differenza dei subfornitori che hanno registrato più che altro cali . La maggior parte delle imprese non prevede cambiamenti significativi , ma una certa porzione si sta già orientando verso veicoli elettrici e servizi correlati , mentre una parte significativa rimane legata alla tradizionale componentistica per motorizzazioni a combustione interna .
UN MERCATO GLOBALE IN EVOLUZIONE CONTINUA La domanda di autoveicoli ha mostrato segnali di crescita nel 2023 , con l ’ A- sia che continua a guadagnare terreno . Anche se l ’ Europa sta affrontando delle difficoltà , questa situazione rappresenta un incentivo per le aziende italiane a esplorare mercati emergenti e diversificare la propria offerta . Si prevede che la domanda mondiale superi i 94 milioni di veicoli nel 2024 e l ’ Italia potrebbe trovare stabilità , pur con una leggera contrazione dello 0,5 %. Questo scenario invita a riflettere su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dai mercati globali , adottando strategie flessibili e innovative . In questo panorama , le aziende che sapranno adattarsi con agilità e visione potranno non solo affrontare le sfide , ma anche ritagliarsi un ruolo da protagoniste nel futuro del settore automotive .
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