PARTS TRUCK Marzo/Aprile 2025 | Page 63

non accompagnati da un adeguato piano di supporto”.
MANCANO GLI INCENTIVI“ L’ assenza di incentivi per la sostituzione del parco mezzi e di politiche che favoriscano il graduale passaggio a veicoli più efficienti- prosegue Mastagni- rende questi obiettivi difficilmente raggiungibili, con possibili impatti negativi sulla competitività delle imprese”. Al fine di stimolare il rinnovo del parco circolante dei veicoli trainati ed evitare in prospettiva penalizzazioni eccessive per il comparto, Unrae propone: 1. lo stanziamento di un Fondo nazionale ad hoc pluriennale da almeno 70 milioni di euro per incentivare l’ adozione di veicoli di ultima generazione; 2. misure disincentivanti per i veicoli più vetusti attraverso interventi su tariffe autostradali, tassa di proprietà, divieti di circolazione e limitazioni di carico; 3. l’ adeguamento normativo sulla lunghezza degli autoarticolati fino a 18,75 metri, superando le limitazioni che ancora oggi impediscono la circolazione dei c. d. Eurotrailer.“ Sull’ ultimo punto- conclude Mastagni- riteniamo urgente un aggiornamento del Regolamento esecutivo del Codice della Strada allineandolo agli standard adottati con successo in diversi Paesi europei tra cui Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Danimarca, Finlandia, Germania e Belgio. È fondamentale favorire l’ introduzione degli Eurotrailer anche nel nostro Paese per rendere il trasporto merci più efficiente e competitivo”. Il mercato dei camion è cresciuto, quello dei rimorchi continua a calare: non è una contraddizione? E perché questa disparità?“ Le aziende hanno investito nei trattori e nelle motrici per adeguarsi alle normative sulle emissioni, ma senza un rinnovo parallelo dei rimorchi l’ efficienza complessiva ne risente”.
BOTTA E RISPOSTA CON MICHELE MASTAGNI
Ha sottolineato la necessità di stanziare almeno 70 milioni di euro per il rinnovo del parco veicoli trainati. Cosa cambierebbe con questo intervento?“ Gli incentivi sono essenziali per svecchiare un parco veicoli con un’ età media di oltre 17 anni. Un piano pluriennale permetterebbe di migliorare sicurezza, sostenibilità e competitività: anche se il cumulato gennaio-febbraio 2025 indica un + 1,4 % senza un intervento strutturale il settore rischia di restare in una fase di stallo”.
Un parco circolante obsoleto che impatto ha sulla sicurezza?“ Certamente il problema non è solo economico: viaggiare con mezzi datati incide direttamente sulla sicurezza stradale. I veicoli più vecchi non sono dotati delle tecnologie più avanzate per la stabilità e la frenata, aumentando il rischio di incidenti soprattutto in condizioni meteo avverse o su percorsi impegnativi. Inoltre, i sistemi di aggancio e di gestione del carico dei rimorchi di vecchia generazione sono meno efficienti, con un impatto negativo sulla sicurezza del trasporto. Per ridurre questi rischi è fondamentale incentivare l’ acquisto di mezzi nuovi, dotati di sistemi di frenata automatica, controllo della stabilità e tecnologie di assistenza alla guida. Solo attraverso un piano strutturato di rinnovo, sostenuto da incentivi adeguati, sarà possibile migliorare la sicurezza sulle strade e garantire un trasporto più efficiente e sostenibile”.
Lei ha anche sottolineato la necessità di modificare il Codice della Strada per permettere la circolazione di autoarticolati fino a 18,75 metri. Quali sarebbero i vantaggi pratici?“ Veicoli più lunghi ridurrebbero il numero di mezzi necessari abbattendo traffico, costi ed emissioni. Inoltre, i nuovi modelli offrono maggiore sicurezza. Dal 2021 al 2024 sono emerse tecnologie più efficienti, ma senza aggiornamenti normativi non possiamo sfruttarle pienamente”.
Il mercato dei camion è cresciuto, mentre quello dei rimorchi continua a calare: non è una contraddizione? E perché questa disparità?“ Le aziende hanno investito nei trattori e nelle motrici per adeguarsi alle normative sulle emissioni, ma senza un rinnovo parallelo dei rimorchi è evidente che l’ efficienza complessiva ne risente”.
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