PARTS TRUCK Luglio/Agosto 2025 | Page 19

MERCATO
Economie instabili e in Italia veicoli commerciali e industriali in calo. Tengono solo i trainati
di Miriam Sala

Secondo l’ IMF World Economic Outlook di aprile 2025, la crescita globale si attesterà al 3,2 % tra il 2024 e il 2025: un tasso stabile rispetto al 2023, ma ancora ai livelli più bassi degli ultimi decenni. Le economie avanzate dovrebbero accelerare leggermente, passando dall’ 1,6 %( 2023) all’ 1,7 %( 2024) e poi all’ 1,8 %( 2025), mentre quelle emergenti rallenteranno marginalmente. Al contempo, l’ inflazione globale è prevista in discesa dal 5,9 % del 2024 al 4,5 %( 2025), pur restando ben al di sopra degli obiettivi in molti Paesi. Tuttavia, il Fondo avverte che le tensioni commerciali, in particolare i dazi USA, rappresentano un rischio di ribasso per crescita e commercio globale, proiettando un rallentamento degli scambi internazionali a un debole + 1,7 % nel 2025.

L’ ECONOMIA GLOBALE L’ economia globale sta attraversando una fase di rallentamento controllato, secondo gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale. La crescita mondiale per il 2025 è prevista al 3,2 %, un dato stabile rispetto al 2024 ma comunque contenuto rispetto agli standard storici. Le economie avanzate, come Stati Uniti, Giappone ed Europa, sembrano mantenere una dinamica debole ma positiva, mentre i Paesi emergenti registrano un lieve rallentamento. Si tratta di una crescita disomogenea, condizionata da più fattori simultanei: la fine degli stimoli fiscali post pandemia, la stretta monetaria ancora in corso in molte aree e le tensioni geopolitiche che continuano a pesare sugli scambi internazionali. Un elemento che ha fortemente influenzato lo scenario economico globale è il ritorno delle politiche commerciali aggressive, in particolare quelle statunitensi. Negli ultimi mesi l’ amministrazione americana ha rafforzato la propria linea protezionista, introducendo nuovi dazi su diverse categorie di beni importati dall’ Unione Europea tra cui veicoli, componenti auto e macchinari industriali. Queste misure, ufficialmente giustificate con la volontà di proteggere l’ industria nazionale e di riequilibrare la bilancia commerciale, hanno innescato una serie di reazioni a catena sia a livello politico che produttivo. Nelle economie avanzate la crescita resta modesta, frenata da alti tassi di interesse, debiti pubblici elevati e consumi sotto pressione. Gli Stati Uniti si confermano il motore principale di questo blocco. Dopo il forte rimbalzo post Covid, l’ economia statunitense ha infatti cominciato a rallentare. Il PIL USA dovrebbe crescere dell’ 1,9 % nel 2025, dopo un + 2,5 % nel 2024. L’ inflazione, che ha toccato livelli record nel 2022, è ora in discesa e dovrebbe stabilizzarsi attorno al 2,4 %, grazie alla politica monetaria restrittiva condotta dalla Federal Reserve. I tassi d’ interesse restano elevati( intorno al 5,25 %) e ciò ha congelato la domanda interna, in particolare nel mercato immobiliare e nei consumi di beni durevoli. Nonostante questo, il mercato del lavoro statunitense continua a mostrare resilienza, con una disoccupazione stabile intorno al 4 %. Il Giappone rappresenta un caso a parte tra le economie avanzate. Dopo un periodo di stagnazione decennale, nel 2024 ha registrato una ripresa sorprendente, spinta dalla riapertura dei confini e da una ripresa del turismo internazionale. Tuttavia, la crescita resta modesta: il FMI prevede un + 1 % nel 2025. L’ inflazione, un fenomeno quasi sconosciuto per l’ economia giapponese degli ultimi trent’ anni, ha raggiunto il 2,7 %, portando la Bank of Japan a iniziare una graduale normalizzazione monetaria. L’ elevato debito pubblico, che supera il 250 % del PIL, limita però i margini di manovra fiscale. Inoltre, il Paese continua a scontare una demografia in forte contrazione e una produttività stagnante. Cina e India sono i due poli principali della crescita mondiale. La Cina, pur mantenendo una crescita superiore alla media globale( stimata al 4,6 % nel 2025), sta affrontando profonde trasformazioni. Il modello export-manufacturing mostra segni di esaurimento, mentre il settore immobiliare è in piena crisi di fiducia e liquidità. Le autorità cinesi stanno cercando di rilanciare i consumi interni e il settore tecnologico, ma la transizione non è semplice. Il Governo ha introdotto stimoli fiscali selettivi e incentivi all’ innovazione, ma deve muoversi con cautela per non alimentare nuove bolle e tensioni sociali. L’ India è l’ unica tra le grandi economie a mostrare un’ accelerazione sostenuta. Con una crescita
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