[ Le associazioni ]
costosi e complessi con parti meccaniche, elettriche ed elettroniche come gli ultimi piantoni sterzo, altrimenti reperibili soltanto in originale”. Se l’ ultima versione della MV BER era di transizione, la prossima del 2028“ dovrà rispecchiare le esigenze del settore IAM per 5-10 anni”, assicura Beccari,“ La Commissione Europea terrà conto anche di altri testi normativi, come quello sul diritto alla riparazione, che obbliga a progettare beni facilmente riparabili. La sostenibilità e il risparmio sono ormai obiettivi comuni”. La spinta arriva anche dall ' attuale contesto socio-economico. Le auto sono sempre più costose, i preventivi di riparazione spesso insostenibili, con rincari causati sia dalla ricambistica sia da interventi aggiuntivi di diagnostica. Non solo i privati ma anche società di noleggio e compagnie assicurative hanno interesse a contenere i costi di manutenzione / riparazione e di ripri-
L’ AVVENTO DEL SERMI
Una svolta fondamentale per consentire l’ accesso ai dati l’ ha assicurata l’ innovativo schema Sermi, nato per le sole informazioni di sicurezza contro i furti e per la localizzazione dei veicoli: le associazioni IAM sperano però che diventi il modello per ottenere anche tutti i dati tecnici utili alle riparazioni ordinarie. Oggi la sua diffusione è a macchia di leopardo: i Paesi del Nord Europa procedono più spediti,“ mentre da noi”, specifica Boni,“ le difficoltà dipendono non da scarsa volontà ma da un mercato frammentato, con molte piccole officine. Tanti autoriparatori si affidano a provider esterni o a strumenti diagnostici già completi, riducendo il bisogno di certificarsi come richiesto. Inoltre, alcune Case non hanno ancora adeguato pienamente i loro sistemi. In Italia siamo a poche centinaia di operatori certificati, meno del previsto, ma confidiamo che entro il 2028 l’ esperienza Sermi porti a un accesso completo ai dati tecnici per tutti gli operatori”. Per la prima volta, quindi, gli indipendenti hanno strumenti normativi che danno loro forza contrattuale verso i costruttori:“ È un passo”, conclude Beccari,“ nato dall’ evoluzione dell’ omologazione europea e dal riconoscimento crescente del peso dell’ IAM. Già il Regolamento 858 / 2018 aveva introdotto la possibilità per le associazioni di denunciare violazioni e il Sermi amplifica questa capacità. La partita resta impari, ma oggi abbiamo argomenti chiari per sederci al tavolo e difendere i diritti degli autoriparatori indipendenti. Un cambiamento impensabile fino a pochi anni fa”.
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