PARTS Novembre 2025 | Page 80

[ Le associazioni ]
Occorre stabilire la quota“ realistica” delle vetture elettriche al 2035, oppure ridefinire il metodo di calcolo delle emissioni di CO₂, non più limitato al solo dato‘ allo scarico’ ma valutato sull’ intero ciclo
re il percorso di transizione in modo realistico”.
LE PRIORITÀ
La priorità per l ' industria automotive è di arrivare al più presto a proposte concrete per la revisione dei target di
CO 2
, a cominciare dal triennio 2025- 2027, per il quale vanno ridefiniti i target per gli LCV, per mantenere gli attuali utility factors dei veicoli plugin, rivedendo i limiti previsti al 2030.“ Il lavoro non può restare a livello di dichiarazioni generiche: è necessario al più presto avviare attività operative tra Commissione e industria, con il coinvolgimento di CLEPA e ACEA, per
La priorità per l ' industria automotive è di arrivare al più presto a proposte concrete per la revisione dei target di CO 2
tradurre le aperture in azioni concrete e quantificate. Occorre quindi stabilire la quota“ realistica” delle vetture elettriche al 2035, oppure ridefinire il metodo di calcolo delle emissioni di
CO 2
, non più limitato al solo dato‘ allo scarico’ ma valutato sull’ intero ciclo. Senza definizioni e cifre precise si rimane a dichiarazioni di principio che non si trasformano in politiche applicabili”.
KEI CAR, UNA NUOVA CATEGORIA DI VEICOLI
Altro importante aspetto emerso nel corso dell ' incontro è l ' apertura, da parte della Commissione, a inserire all ' interno della regolamentazione europea una nuova categoria di small cars che possano costare meno, avere contenuti tecnologici più essenziali e usufruire di incentivi e semplificazioni normative. Si tratterebbe quindi di un segmento intermedio tra quadricicli leggeri e utilitarie di piccola cilindrata, analoghe alle giapponesi kei cars, pensato soprattutto per chi viaggia spesso da solo in contesti urbani. In Giappone queste sono già realtà, con modelli lanciati da Suzuki, Toyota, Mazda, Honda. Anche in Europa potrebbero essere sviluppati veicoli pensati per la mobilità urbana, elettrici al 100 %, con dotazioni e requisiti di sicurezza commisurati a un veicolo prettamente urbano.“ È stata anche avanzata l ' idea che questi veicoli siano prodotti in Europa ed equipaggiati con componenti europei, collegando questo progetto alla forte azione di sensibilizzazione che stiamo portando avanti sul tema del local content, per cui vorremmo che si iniziasse a discutere della possibilità di agevolare la vendita in Europa di vetture che abbiano una percentuale importante di componenti acquistati nel Vecchio Continente: una misura che può apparire“ difensiva”, ma che va nella direzione di proteggere la competitività della nostre aziende e di riportare in Europa la filiera della componentistica, riservando magari l’ accesso a incentivi pubblici ai vei-
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