PARTS Novembre 2025 | Page 66

[ I numeri dell’ automotive ]
i danni ambientali furono irrilevanti, ma le autorità statunitensi non persero l’ occasione offerta loro su un piatto d’ argento di incastrare le case tedesche. Le conseguenze a livello di immagine furono devastanti e sul piano economico costarono alla casa di Wolfsburg qualcosa come 33 miliardi di dollari di sanzioni. La squadra manageriale fu praticamente azzerata, con strascichi giudiziari che ancora oggi si stanno riaprendo nei tribunali tedeschi. Per la reputazione del settore auto germanico fu un colpo durissimo, tanto che cominciò a maturare, già nell’ era Merkel, un sentimento di rivincita che, spinto sui tavoli di Bruxelles( con la complicità di lobby ambientaliste), impose una progressiva diminuzione irrealistica dei target delle emissioni e che culminò poi nel 2021 con la direttiva per l’ interdizione dei motori endotermici a partire dal 2035. Nelle fasi intermedie, furono inoltre introdotte multe plurimiliardarie( e alquanto irrealistiche) sull’ eccesso di emissioni, contando sul fatto che le auto elettriche avrebbero preso il sopravvento velocemente e indistintamente su tutti i mercati europei. Né i presupposti di tali scelte, né tantomeno le inevitabili conseguenze, furono valutate nel pieno del loro potenziale e a nostro parere, che sta diventando anche progressivamente il parere della maggioranza della classe dirigente, furono uno spartiacque epocale per un settore che ha sempre rappresentato un asset fondamentale dell’ economia europea.
2. COSA È UN’ AUTO?
Forse sarebbe meglio, prima di entrare nelle finalità dell’ articolo e cioè dell’ evoluzione del settore auto, definire cosa è un’ automobile. Sembra una questione banale, ma si leggono da troppo tempo interpretazioni sulla natura dell’ auto che hanno poco a che fare con la realtà quotidiana. L’ auto è un mezzo di trasporto che, nelle sue diverse interpretazioni, può assumere differenti declinazioni che vanno dal semplice strumento per spostarsi, al piacere della guida, ad un’ appartenenza a un gruppo sociale, allo status symbol, fino all’ auto identificazione con un modello comportamentale. L’ auto ha il compito di essere comoda, piacevole, funzionale e il dovere di essere accessibile. Tuttavia, soprattutto nella mentalità delle nuove generazioni, non possiede più quell’ appeal che aveva un tempo; sono infatti tanti oggi i mezzi di spostamento a nostra disposizione per raggiungere velocemente le mete desiderate e ciò ha influito non poco, per esempio, sulle destinazioni che vengono scelte per le vacanze. Sicuramente dopo l’ acquisto della casa, rappresenta ancora oggi il maggior investimento che un individuo deve affrontare nel corso della sua vita e nonostante le forme di finanziamento disponibili l’ automobile è ritenuta un costo crescente ed eccessivo. Sempre più spesso si tenta invece di attribuire all’ automobile usi diversi che derivano da culture per lo più asiatiche e pratiche che non ci appartengono: l’ auto non è un cinema e nemmeno un giocattolo ma anzi è un prodotto che va utilizzato con responsabilità. I tentativi di rendere l’ auto un bene di entertainment su quattro ruote, sono in Europa fallimentari, proprio per la pericolosità per chi sta alla guida ed è auspicabile che vengano introdotte regole sull’ uso degli screen-touch che distraggono il guidatore alla pari di un telefono cellulare il cui utilizzo giustamente viene severamente sanzionato dal codice stradale.
3. LO SVILUPPO DEL MERCATO GLOBALE
Nel 2019 si raggiunse a livello mondiale lo storico record di 94 milioni di vetture prodotte. La pandemia fece precipitare la produzione nel biennio 2020 / 21 sotto gli 80 milioni di unità e da allora non si è più riusciti a risalire oltre i 90 milioni; le stime indicano, salvo nuovi sconvolgimenti geopolitici, che solo nel 2028 si potrebbe ritornare ai livelli pre-Covid. Dopo la crisi pandemica e le nuove direttive in materia di emissioni, si è ingenerato nelle case auto occidentali uno smarrimento che si percepisce un po’ ovunque, un sentimento che“ la belle époque” sia oramai giunta al termine e che qualcosa di nuovo nel frattempo sia sopraggiunto, un equilibrio si sia rotto e che sia assolutamente necessario trovare nuovi orientamenti per affrontare il prossimo decennio. Ovviamente anche se apparentemente oggi la produzione mondiale si assestata solo un 4,5 % al di sotto dei picchi della fine degli anni’ 10, la composizione del mix geografico è profondamente mutata.
3.1 L’ OCCIDENTE
Rispetto ai dati del 2018 la produzione in Europa segna un declino molto accentuato nell’ ordine del 20 %, mentre quella statunitense si è mantenuta stabile intorno agli 11 milioni di veicoli. Bisogna sottolineare che in America le vendite di auto hanno subito invece un trend in calo del 7 %( da 17,2 milioni nel 2018 a 16 nel 2024) e ciò significa che la riduzione ha impattato più sulle quote d’ importazione
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