[ I numeri dell’ automotive ]
IL FUTURO DELL’ AUTO
UNA CORSA ANCORA LUNGA
Nonostante i cambiamenti dirompenti del settore automotive in tutto il mondo, l’ automobile rimane protagonista indiscussa della mobilità in tutti e 5 i continenti, restando per le tre principali economie mondiali un asset irrinunciabile, come dimostrano concretamente Cina e Stati Uniti. L’ Europa, invece, soffre di una miopia ideologica che la porta a ignorare l’ urgenza di difendere le sue imprese e il suo know-how, votandosi a una crisi senza uscita
DI ANDREA TASCHINI
Manager del settore automotive, consulente aziendale ed editorialista
L’ automobile è e rimarrà centrale nella mobilità di tutto il pianeta Terra, che piaccia o non piaccia. Miliardi di persone si spostano quotidianamente a bordo del miliardo e quattrocento milioni di vetture che oggi compongono il parco circolante mondiale, così distribuite:
• 500 mln in Asia / Oceania
• 400 mln in Europa
• 358 mln in Nord America
• 80 mln in Sud America
• 50 mln in Medio Oriente
• 35 mln in Africa Coloro che ancora ancora non posseggono una vettura è perché semplicemente non hanno i mezzi economici per permettersela. Si possono discutere parecchie cose a riguardo, per esempio dove crescerà di più il loro utilizzo, dove verranno prodotte e quali motorizzazioni utilizzeranno, ma una cosa è certa: vedremo il numero delle vetture in circolazione crescere fino a superare i due miliardi di unità entro il 2050 e nessuno potrà impedirlo. Mentre nei mercati maturi come quello europeo o nordamericano la crescita del parco circolante si è stabilizzata per oggettivi motivi di saturazione dei mercati di riferimento, sarà soprattutto l’ Asia a crescere con impeto pari a quello che l’ Europa ebbe nel dopoguerra. Nonostante le grandi differenze culturali, c’ è dunque una globalizzazione dei gusti a proposito di mobilità che accomuna tutti i cittadini dei 5 continenti e cioè l’ attitudine a considerare l’ automobile come spazio di libertà e di soddisfazione personale, nonostante i media e la politica in generale tentino di sminuire e contrastare questa realtà. Solo per fare un esempio che riguarda il nostro paese( ma che potrebbe essere esteso ovunque), il 77 % dei cittadini italiani predilige gli spostamenti in auto con una cadenza quasi giornaliera e relegano gli altri mezzi di mobilità in posizioni di sostanziale retroguardia( Grafico 1).
64