PARTS Luglio/Agosto2025 | Page 33

Attualità di ibrido

In Italia il mercato delle auto ibride sta vivendo un vero e proprio boom. Una boccata di ossigeno in un contesto automotive che vede le immatricolazioni di mezzi a combustione in drastica contrazione e le vendite di vetture 100 % elettriche( BEV) che procedono a passo di lumaca. Tuttavia, la varietà di sistemi e la mancanza di una classificazione chiara e condivisa generano molta confusione tra consumatori e operatori del settore. È quanto emerge da uno studio dell’ Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School che propone di istituire criteri univoci, soprattutto in fase di omologazione, per meglio definire le diverse tipologie di ibrido. Attualmente a listino è presente la bellezza di 762 varianti ibride, distribuite su 244 modelli commercializzati da 48 marchi. Si tratta di una realtà estremamente ricca e frammentata che anziché facilitare la transizione energetica rischia di disorientare. La vastità e varietà dell’ offerta, infatti, dimostrano da un lato l’ impegno dell’ industria automobilistica nella decarbonizzazione del settore, ma dall’ altro sollevano dubbi sulla reale comprensibilità per chi deve acquistare un’ auto con questa tecnologia. In tale scenario, emerge forte l’ esigenza di trovare soluzioni che consentano maggiore chiarezza e trasparenza.

Le tecnologie disponibili sul mercato
La confusione nasce dalla molteplicità di configurazioni che rientrano sotto la generica etichetta di“ auto ibrida”. Innanzitutto, va specificato che questa tecnologia può genericamente contare su due fonti di energia e altrettanti tipi di trazione, solitamente un serbatoio di combustibile, degli accumulatori elettrochimici e un motore a scoppio( benzina, gasolio, bifuel benzina / Gpl) insieme a uno o più motori elettrici. Detto ciò, l’ attuale offerta si suddivide in sistemi mild hybrid, middle hybrid, full hybrid e plug-in hybrid, ciascuno con caratteristiche tecniche e funzionali differenti. I mild hybrid o MHEV( Mild Hybrid Electric Vehicle) costituiscono la maggioranza assoluta del mercato, con il 62 % dell’ offerta complessiva. Sono sistemi a bassa tensione, generalmente tra 12 e 48 Volt, capaci di recuperare energia in frenata e di fornire un supporto al motore termico nelle fasi di accelerazione. Al loro interno si sta
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