PARTS Luglio/Agosto2025 | Page 26

A ttualità gli attori del settore ad adattarsi rapidamente. In Europa, e in particolare nel nostro Paese, la diffusione dei veicoli elettrici procede a rilento, frenata dai costi elevati e dalla necessità di migliorare l’ esperienza utente”. Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’ Osservatorio Connected Vehicle & Mobility aggiunge:“ In uno scenario a luci e ombre, connettività, dati e intelligenza artificiale saranno sempre più centrali per fornire ai consumatori esperienze d’ uso personalizzate e accessibili. Il futuro della mobilità passa da infrastrutture intelligenti, servizi digitali e una maggiore attenzione al consumatore, con l’ obiettivo di bilanciare innovazione e sostenibilità per rilanciare l’ industria”.

Osservatorio Connected Vehicles & Mobility- © Politecnico di Milano, Dip. Ingegneria Gestionale
o ne comprerà una nuova, sempre con motore a combustione, poco prima della deadline.
Flotte connesse ed elettriche
Nell’ ambito della gestione delle flotte aziendali, il 43 % dei fleet manager mette a disposizione dei dipendenti veicoli elettrici o ibridi, il 30 % dispone di una flotta connessa e solo il 7 % delle grandi aziende ha integrato soluzioni di intelligenza artificiale per gestire il parco auto, con un ulteriore 22 % che si dichiara interessato a esplorare questa possibilità in futuro.
Smart Mobility e Smart Road
Parallelamente prendono piede i progetti di Smart Mobility e Smart Road, supportati dall’ espansione delle reti V2X, dall’ avanzamento delle tecnologie di guida autonoma e da iniziative strategiche a livello nazionale. Il 65 % dei Comuni italiani ha avviato progetti di Smart Mobility nell’ ultimo triennio, ma solo il 29 % sfrutta i dati raccolti a livello informativo. Cresce la sperimentazione delle Smart Road: sono 166 i progetti censiti a partire dal 2017 a livello globale, ben 46 lanciati nel 2024. In Italia
Le auto connesse sono sempre meno percepite come invasive: il 61 %(+ 7 %) è disposto a condividere i dati di guida in cambio di servizi a valore aggiunto
si contano 21 iniziative attivate nel solo triennio 2022-2024.
I commenti degli analisti
“ Il settore della mobilità sta vivendo una trasformazione senza precedenti, trainata dall’ innovazione tecnologica e da un contesto economico in continua evoluzione- spiega Giulio Salvadori, Direttore dell’ Osservatorio Connected Vehicle & Mobility- La necessità di garantire al tempo stesso sostenibilità economica e ambientale sta ridefinendo strategie e modelli di business, costringendo tutti
Quale connessione
Tra i 17,7 milioni di vetture connesse in Italia, 5,6 milioni lo sono nativamente tramite SIM in ambito consumer(+ 10 % rispetto al 2023), poi ci sono 1,6 milioni di auto aziendali connesse per il fleet management(+ 7 %) e 10,5 milioni di box GPS / GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative(+ 2 %). L’ evoluzione dell’ offerta di soluzioni procede rapidamente, con un numero sempre maggiore di aziende capaci di raccogliere e valorizzare grandi quantità di dati provenienti da veicoli e infrastrutture connesse. A fine 2024 il fatturato generato dalla vendita di servizi ha raggiunto 750 milioni di euro, pari al 22 % del totale. A livello internazionale, le auto nativamente connesse con SIM a bordo raggiungono quota 400 milioni nel 2024(+ 14 % rispetto al 2023).
Le preferenze dei consumatori
Dall’ indagine condotta dall’ Osservatorio in collaborazione con BVA Doxa su un campione di 1.000 italiani( individui con età compresa tra 18 e 74 anni), emerge che l’ 87 % degli utenti utilizza una vettura con motore a combustione come mezzo di trasporto principale per gli spostamenti. L’ occasione più frequente di utilizzo è la tratta casa-lavoro( 38 %), mentre a seguire troviamo le aree poco servite da mezzi pubblici e / o in sharing( 37 %). L’ assenza di alternative valide è il principale ostacolo alla riduzione dell’ uso dell’ auto privata in città. Infatti, il 57 % degli italiani( in crescita
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