AUTOMOTIVE E INNOVAZIONE
Intelligenza artificiale: ecco come cambia la manutenzione
Il processo evolutivo generato dall’ IA ha avuto ricadute su tutto ciò che ruota attorno all’ automobile, inclusa la manutenzione. L’ emblema di questo cambiamento epocale sono i Software Defined Vehicles( SDV), come vengono definite le auto di ultima generazione, ovvero vetture governate in maniera prevalente da uno o più microchip e da sistemi informatici avanzati. Per esprimere meglio il concetto, basti pensare che un’ auto oggi può incorporare dalle 20 alle 50 centraline, ciascuna con un software differente che elabora un’ enorme mole di informazioni e comunica con il sistema centrale, ma anche con l’ esterno, reagendo di conseguenza azionando i vari componenti. Una trasformazione ulteriormente accelerata dall’ introduzione dei più avanzati sistemi di assistenza alla guida, alcuni obbligatori sulle macchine di nuova immatricolazione. Tutta questa complessità ha costretto il settore della riparazione a un radicale cambio di pelle. Se in passato il meccanico poteva fare miracoli con una pinza e un cacciavite in mano, oggi sono necessarie competenze ben più ampie che abbracciano diverse discipline e richiedono una preparazione specifica e formazione continua. Addio mani sporche di grasso: è entrata nelle officine la figura in camice bianco del meccatronico, un professionista a metà strada tra l’ autoriparatore più evoluto e l’ informatico. Essendo quasi tutto governato dall’ elettronica, per trovare un guasto o un malfunzionamento nelle auto nuove non è più necessario aprire il cofano ed esplorare visivamente le varie parti meccaniche, ma si può effettuare una diagnosi avanzata semplicemente collegando un cavo alla vettura attraverso la OBD( On Board Diagnostic System), vera e propria porta di accesso all’ universo digitale del veicolo. In alcuni casi è possibile effettuare il check addirittura a distanza e in modalità wireless. Una volta identificato il problema occorre effettuare l’ intervento, e qui la capacità di districarsi tra i vari sistemi e le numerose centraline non lascia spazio alcuno all’ improvvisazione. Fondamentale, in questo territorio, l’ accesso ai dati delle Case costruttrici che possono persino guidare l’ intervento da remoto attraverso smart glasses e realtà aumentata. Nelle vetture elettriche o elettrificate, poi, tutto si complica ulteriormente per la presenza delle batterie e dell’ alta tensione che richiedono un livello di conoscenze, precauzioni e sicurezza ancora più specifico ed elevato.
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Prima accolta con sospetto, poi curiosità, quindi assunta a strumento strategico, l’ intelligenza artificiale è entrata da tempo più o meno silenziosamente a fare parte della nostra quotidianità. E non soltanto in ambito lavorativo. Basti pensare agli assistenti digitali
( Alexa o Google in primis), ai motori di ricerca, agli algoritmi che imparano e si adattano in base a gusti e abitudini, sino al riconoscimento facciale del nostro cellulare e a ChatGPT, utilizzato ormai da miliardi di utenti in tutto il mondo. Nell’ arco di breve tempo l’ AI( acronimo delle parole inglesi Artificial Intelligence, identificata anche con la sigla italiana IA) è stata progressivamente sviluppata e implementata- un processo che peraltro è in continua evoluzione- ed è oggi impiegata nelle più svariate attività fornendo un supporto prezioso, riducendo i tempi e