Parts in OFFICINA Luglio/Agosto 2025 | Page 35

NORMATIVA così a contrastare il cambiamento climatico. Ma anche la lotta all’ esportazione illegale di rottami e ricambi fa parte delle iniziative chiave previste dal nuovo testo europeo. La principale innovazione del Regolamento è l’ obbligo entro 5 anni, per ciascun impianto di trattamento( ATF), di raggiungere una quota minima dell’ 85 % di recupero per veicolo demolito. Senza questo risultato, la permanenza nel mercato sarà preclusa. Come chiarito da Anselmo Calò, Presidente dell’ ADA, la norma recepisce molte proposte dell’ associazione, tra le quali garantire la presenza di tutti gli attori della filiera negli organi decisionali dell’ EPR e promuovere attivamente la collaborazione tra demolitori e Case auto.
zione di parti per evitare carichi eccessivi sugli operatori. Gli eurodeputati Stefano Cavedagna e Pierfrancesco Maran hanno sottolineato l’ importanza di tutelare le piccole e medie imprese del settore, spesso strutturate come microimprese familiari. In particolare, il riconoscimento normativo della differenza tra“ demolitore” e“ frantumatore”, finora ignorata, è stato ritenuto fondamentale per evitare un’ eccessiva burocrazia che avrebbe
fasi di progettazione quanto in quelle di smaltimento e riciclo, rafforzando il legame tra produzione e demolizione. La normativa, dunque, crea opportunità significative per gli autodemolitori virtuosi, soprattutto se pronti a innovare e collaborare. Tuttavia, l’ obbligo dell’ 85 % di recupero rappresenta una sfida organizzativa e tecnologica che richiederà investimenti in formazione, attrezzature e digitalizzazione. Allo stesso tempo, la regolamentazione raffor-
RECUPERARE L’ 85 % DI OGNI VEICOLO O RESTARE FUORI DAL MERCATO: È QUESTO IL DIKTAT DELL’ EUROPA PER DEMOLITORI E COSTRUTTORI
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Il Regolamento europeo sui veicoli a fine vita punta al recupero delle materie prime, di cui Europa è povera. Anche la sostenibilità rientra tra gli obiettivi strategici: favorire entro il 2050 la transizione verso un’ economia circolare
CINQUE PASSAGGI CHIAVE PER CHIAREZZA E TUTELA Nell’ ambito dell’ evento Matteo Mussini, Direttore di MUST & Partners, ha invece individuato cinque elementi fondamentali per garantire chiarezza normativa: 1. definizione precisa di“ impianto autorizzato” per evitare ambiguità; 2. equilibrio tra potere degli ATF( gli impianti di trattamento) e dei produttori; 3. rappresentanza effettiva degli ATF nei processi decisionali; 4. separazione dei ruoli tra impianti di trattamento e punti di raccolta; 5. proporzionalità nell’ obbligo di rimopotuto eliminarle dal mercato. Maran ha evidenziato, inoltre, l’ allarme dei tre milioni di veicoli l’ anno che spariscono nel nulla in Europa e ha accolto con favore le misure che mirano a limitare le esportazioni illegali.
IL RUOLO STRATEGICO DELLE CASE AUTOMOBILISTICHE La partecipazione alla tavola rotonda di Xavier Kaufman, Vice Presidente di“ The Future Is Neutral” per Renault, ha confermato l’ impegno delle Case automobilistiche. Dal comparto sono emersi spunti per una gestione sostenibile del fine vita dei veicoli, tanto nelle za la struttura del settore, iniziando a contrastare il mercato nero dei ricambi e gli smaltimenti illegali. In definitiva, il Regolamento ELV rappresenta una pietra miliare per il comparto del fine vita veicoli: introduce responsabilità nette, obiettivi concreti e una visione strategica di lungo periodo. Ma la vera svolta dipenderà dalla capacità degli operatori- demolitori, Case auto e istituzioni- di costruire una partnership leale e funzionale. Se questi propositi si concretizzeranno si realizzerà un traguardo virtuoso, un perfetto equilibrio tra ambiente, competitività e salvaguardia delle piccole realtà imprenditoriali.