Parts in OFFICINA Aprile | Page 21

ATTUALITÀ - TRANSIZIONE ENERGETICA
nei motori termici gli e-fuel rilasciano solo la CO 2 precedentemente imprigionata e sottratta all ’ aria e quindi hanno un impatto neutrale .
Lo stop al motore termico al momento è stato “ stoppato ”
PERCHÉ LO STOP ALLO STOP ? Il voto alla riunione degli ambasciatori UE sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è stato rinviato , non cancellato . Tuttavia neanche calendarizzato . Il motore a combustione interna prende fiato , ma sulla sua sopravvivenza c ’ è una storia ancora da scrivere . Facciamo un paragone militare , visti i tempi attuali : il motore a combustione interna in questi mesi ha subito un assedio potente da parte della politica europea . Un assedio che l ’ ha fiaccato a tal punto che i costruttori hanno rinunciato a sviluppare il diesel per rispettare i prossimi step ecologici . C ’ è anche in ballo una trattativa sui limiti di CO 2 dei diesel Euro 7 . Investimenti troppo importanti per pochi anni di possibile sfruttamento sarebbero impensabili . I costruttori hanno già iniziato lo sgradevole percorso di chiusura di stabilimenti europei dove si producono i motori , come per Stellantis a Cento ( FE ), accompagnando il personale con non ben definiti piani di reintegro o aiuti . Il Comune di Milano tira dritto per la sua strada con una pressante lotta ai motori termici : tanto pressante da mettere in difficoltà molti lavoratori che viaggiano su auto Euro 5 , considerate dalla giunta e dal sindaco il demonio . Per carità , nessuno nega e noi per primi che è lecito cercare di abbattere le emissioni , riottenere un ’ aria più pulita e garantire la salute pubblica . Un fine giusto che non giustificherebbe i mezzi se per mezzi parliamo di crisi occupazionale per centinaia di migliaia di famiglie .
La transizione all ’ elettrico ha messo a rischio l ’ occupazione nelle fabbriche europee
MOTORE TERMICO : QUANDO SARÀ SALVO ? La salvezza sarà quando l ’ Europa fisserà nuovi traguardi , più fattibili e con neutralità tecnologica . Fissiamo un obiettivo giusto e concreto sulle emissioni e lasciamo che siano i costruttori a scegliere la strada migliore . Che l ’ Europa , intanto , lavori per dare ai cittadini una reale e concreta alternativa per gli spostamenti di lavoro . Che bello sarebbe se l ’ Europa usasse in maniera strutturale lo smart working per ridurre gli spostamenti del 20 % e con essi le emissioni . Sarebbe ancora più bello se l ’ Europa si comportasse come una brava massaia quando deve risparmiare : lima un po ’ qui e un po ’ là tutte le voci di spesa ( nel nostro caso di inquinamento ) e nel complesso raggiunge l ’ obiettivo . Senza rinunciare all ’ arrosto la domenica , accompagnato da un bicchiere di vino e magari pure con le paste del buon fine pasto . Così si dovrebbe fare . Ecco oggi che l ’ assedio è stato rotto con un voto rinviato a data da destinarsi : è tempo di lavorare nei corridoi della politica europea per trovare un giusto compromesso . Non una vera marcia indietro , ma una marcia avanti fattibile e non di rottura . Immagino già i commenti degli ecochic : ogni anno muoiono centinaia di migliaia di persone per l ’ inquinamento . Vero . Allora iniziamo con un percorso graduale verso un obiettivo comune di salute collettiva , magari evitando tagli nella sanità . A proposito degli ecochic : spesso ci parlano di agricoltura a chilometro zero e poi sono quelli che vanno al mare in inverno con roboanti viaggi in aereo e che in novembre mettono sul tavolo le fragole che arrivano dal Cile dopo 11 ore di volo .
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