PARTS Giugno 2025 | Page 34

A ttualità

che noleggiano(+ 3 %), l’ aumento costante del business dei veicoli commerciali leggeri, oggi 225mila in parco(+ 7,5 %). A fine 2024 i servizi del long term hanno raggiunto 268.000 soggetti: 95.000 aziende( oltre l’ 80 % delle imprese preferisce ormai il noleggio), 3.000 PA e 170.000 privati( con e senza Partita IVA).“ La crescita dei privati è un ' ottima notizia- spiega Viano- Il successo dei noleggiatori ha spinto la Case costruttrici a investire sempre più nella captive di noleggio, che risulta uno dei canali più favorevolmente posizionati per intercettare le decisioni di acquisto( il contratto di locazione) dei privati, visto che si presentano sulla stessa filiera dei concessionari dove un privato normalmente si approvvigiona”.
Breve termine tra luci e ombre
Il noleggio a breve termine ha chiuso il 2024 tra luci e ombre. Il fatturato ha superato 1,5 miliardi di euro, con una crescita del 5 % rispetto al 2023. Anche il numero di noleggi è aumentato, raggiungendo quota 4,7 milioni(+ 10 %), mentre le giornate complessive di noleggio si sono attestate sui 38 milioni. La flotta disponibile sul territorio si è consolidata a 140.000 unità, con un incremento del 2,3 %. Il calo del prezzo medio per giornata di noleggio(-1,5 %) evidenzia tuttavia un mercato sempre più competitivo. Questo è dovuto anche all’ ingresso di nuovi operatori, in particolare a livello locale e nel segmento low cost. Sebbene ciò rappresenti un potenziale vantaggio per gli utenti in termini di prezzi comporta anche un aumento significativo delle lamentele, causato dalla limitata esperienza e dal ridotto dimensionamento di molte di queste nuove realtà. Le aziende di maggiori dimensioni, nel frattempo, si trovano a dovere affrontare un sensibile aumento dei costi. Il rialzo dei listini ha reso più oneroso il rinnovo della flotta, mentre le spese di gestione continuano a crescere, spinte anche dall’ aumento esponenziale di furti e danni( sia totali che parziali), nonché dai canoni concessori richiesti da aeroporti e stazioni ferroviarie. Tutto ciò si traduce in una pericolosa erosione dei margini operativi.
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