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Gli OEM e i fornitori cinesi hanno presentato al Shanghai Auto Show 2025 tecnologie e soluzioni mirate per i consumatori cinesi: ADAS, illuminazione, stile e comfort
La presenza cinese in Europa
Negli ultimi anni i costruttori cinesi hanno avviato numerosi impianti produttivi in Europa. BYD ha aperto stabilimenti in Ungheria e Turchia, MG opera in Turchia e Smart Electronics Vehicles in Spagna, e si prevede che entro il 2030 circa 1,2 milioni di veicoli cinesi verranno assemblati direttamente in Europa. Questa espansione si è accompagnata ad una crescente localizzazione della produzione componenti, concentrandosi inizialmente sulle batterie e allargandosi poi anche in ambiti quali telaio, powertrain, componentistica elettronica e pneumatici. Gli OEM cinesi si trovano ora di fronte a diverse strade per organizzare la propria Supply Chain: avviare nuove produzioni, acquistare o incorporare impianti esistenti, appoggiarsi a partner europei oppure continuare a importare direttamente dalla Cina. Tuttavia, per componenti ad alto valore aggiunto e difficili da trasportare con-
“ Nel 2024, le esportazioni cinesi sono aumentate del 23 %, raggiungendo i 6,4 milioni di autoveicoli”
verrà produrre sul territorio, con significative opportunità per i fornitori capaci di rispondere alla rapidità di sviluppo cinese. L’ ingresso dei brand cinesi nel Vecchio Continente, come sottolineato dal rapporto, porterà nuovi player a competere in mercati tradizionalmente dominati dai produttori tedeschi, la cui quota di mercato congiunta è scesa dal 23 % nel 2018 a circa il 18 % nel 2024. I costruttori cinesi stanno orientando i loro investimenti verso Paesi con elevati tassi di adozione di veicoli elettrici tra cui Nord Europa, Germania, Regno Unito e Francia, mentre la Turchia si delinea come potenziale hub per la produzione e l’ export verso l’ Europa.“ Il trend della localizzazione della componentistica è già in atto, specie per la produzione di batterie ma anche per altri componenti. Se però ad oggi si vedono decine di iniziative in Est Europa e nei principali Paesi dell’ Europa Occidentale, non si vedono simili iniziative di localizzazione in Italia”, commenta Fabrizio Mercurio, Director della practice Automotive di AlixPartners. Intanto, gli OEM cinesi hanno ridotto i tempi di sviluppo prodotto fino a 22 mesi per lanci di nuovi modelli EV, spingendo le Case auto internazionali a instaurare collaborazioni in Cina sia per mantenere la propria presenza nel mercato interno, sia per beneficiare dell’ a- vanzato ecosistema tecnologico locale. ■
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