M ercato
La fotografia del parco circolante delle autovetture al 31 dicembre 2024 per direttiva di emissione evidenzia come ancora un 21,8 % di auto circolanti in Italia sia ante Euro 4, ossia con oltre 19 anni di età, confermando l’ esigenza di svecchiamento del parco
Il parco circolante delle autovetture per alimentazione evidenzia come lo stesso sia composto per l’ 82,9 % da auto a benzina e diesel; in crescita le ibride al 6,8 % e le auto a Gpl al 6,7 % di quota. Seppure ancora poco rappresentative, in crescita le vetture elettriche pure a 280.000 auto circolanti a fine 2024 e le plugin a 288mila unità( complessivamente l’ 1,4 % del totale del parco circolante)
divario con gli altri Major Markets europei si sta ampliando ulteriormente: a causa di un regime fiscale penalizzante, l’ Italia registra 11,5 punti percentuali in meno rispetto alla Francia, 14 rispetto alla Spagna, quasi 20 rispetto al Regno Unito e quasi 26 punti in meno della
Anche nel 2024 il parco circolante continua la sua crescita: dai 34,3 milioni del 2009 ai 40,57 milioni di fine 2024, + 1,3 % rispetto a un anno prima
Nel complesso, per 100 auto circolanti nell’ intero 2024 ne sono state acquistate 7,7 usate
Il tema infrastrutture
In particolare, rimane insufficiente la capillarità delle infrastrutture di ricarica pubbliche, nonostante l’ Italia abbia raggiunto i 54mila punti di ricarica, di cui il 16 % con potenza pari o superiore a 50 kW. Con 11 punti ogni 100 km di strade, il Paese si colloca infatti al 16 ° posto in Europa, lontano dalla media europea di 16,4 punti / 100 km e anni luce dietro a Olanda( 125,2 punti / 100 km) e alla stessa Germania( 22,3 punti / 100 km).
Le auto aziendali
Un altro elemento che ostacola la transizione energetica nel nostro Paese è la bassa penetrazione di auto aziendali, più veloci nel ricambio e più aperte alle nuove tecnologie. Il
Germania, dove la domanda business raggiunge il 67,6 %.
La posizione di Unrae
Per accelerare la transizione energetica, alla luce dei fattori che ne causano il forte ritardo Unrae continua, pertanto, a ribadire l’ urgenza di un piano pluriennale di sostegno alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissio-
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