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quota del 34 %, mentre le ricaricabili sono a quota 8,6 % ( nello specifico , le ibride plug-in costituiscono il 4,9 % e le elettriche il 3,7 %). Le auto a gas rappresentano il 9,8 % del mercato dell ’ anno ; tra queste , le vetture Gpl hanno una quota di mercato del 10,5 % (+ 9 %) e quelle a metano dello 0,8 % ( -65,9 %). Infine il mercato delle auto usate , al netto delle minivolture ai concessionari , ha chiuso il 2022 in crescita del 34,5 % rispetto al 2021 .
Fatturato aftermarket 2018-2022
Analizzando l ’ andamento del fatturato aftermarket nel periodo 2018-2022 ( fatto 100 il valore del fatturato nell ’ anno 2018 ) si rileva , per il 2022 , un incremento del 14,8 % rispetto al 2018 . Ragionando sulle singole famiglie di prodotto , sono in rialzo a doppia cifra i materiali di consumo (+ 26,2 %) e i componenti motore (+ 19,6 %), mentre i componenti undercar si fermano a + 8,5 %. Le altre famiglie registrano invece una variazione negativa : -33,2 % i componenti di carrozzeria e abitacolo e -9 % i componenti elettrici ed elettronici .
Il commento di Anfia
“ Grazie ad un primo semestre in crescita a doppia cifra (+ 13,6 %) e ad un incremento più contenuto nel secondo (+ 2,4 %), su cui hanno sicuramente influito sia la riduzione degli stock di ricambi con l ’ approssimarsi della chiusura dell ’ esercizio 2022 nei magazzini dell ’ intera filiera IAM , che le dinamiche inflattive , responsabili dell ’ erosione della capacità
L ’ aftermarket deve affrontare il processo di radicale trasformazione che interessa la filiera automotive , impegnata in un percorso di progressiva decarbonizzazione
di acquisto delle famiglie e di conseguenza della contrazione dei volumi di spesa legati alla manutenzione dell ’ auto , il fatturato italiano dei ricambi automotive chiude il 2022 a + 7,8 %, confermando il trend positivo avviato nel 2021 , dopo le difficoltà della crisi pandemica - ha commentato Massimo Pellegrino , Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti Anfia - Trattandosi di un comparto anticiclico , il post vendita è cresciuto sia per una quota parte legata all ’ inflazione ma anche , e soprattutto , per effetto della riduzione delle vendite di autovetture nuove e del progressivo invecchiamento del parco auto circolante che risulta avere un ’ età mediana di 11 anni e 10 mesi a fine 2021 , con il 58,9 % delle vetture sopra i 10 anni di anzianità , ed una conseguente maggiore attenzione alla manutenzione e alla riparazione . In ogni caso , anche l ’ aftermarket è stato impattato dal protrarsi della crisi dei semiconduttori e dai rincari delle materie prime e dell ’ energia , che hanno rallentato le produzioni influendo sulla disponibilità di ricambi . In questo contesto , il comparto aftermarket seguita ad affrontare anche il processo di radicale trasformazione che interessa la filiera automotive nel suo insieme , impegnata in un percorso di progressiva decarbonizzazione dei trasporti , secondo un dettato europeo ancora non privo di incertezze , come ben dimostrato dal recente slittamento del voto del Consiglio Europeo sullo stop alle vendite di motori endotermici dal 2035 . Oltre ai massicci investimenti nella riconversione produttiva delle imprese , si tratta fin d ’ ora di investire anche in innovazione tecnologica , digitalizzazione e formazione nei vari anelli della catena distributiva , a beneficio di chi dovrà occuparsi della manutenzione e riparazione dei nuovi componenti dei veicoli ricaricabili , in particolare quelli legati ai sistemi di ricarica elettrica e alle batterie , per potere continuare a garantire un ’ elevata qualità dei prodotti e dei servizi offerti in linea non solo con i nuovi paradigmi di mobilità , ma anche e soprattutto con le rinnovate esigenze e abitudini degli automobilisti ”.
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