Il crimine organizzato usa il mercato immobiliare
nella Greater Toronto per il riciclaggio di denaro
Il mercato immobiliare
accoglie a braccia aperte I
criminali
facilitando
l’investimento di denaro
sporco che, di conseguenza,
causa l’impennata dei
prezzi degli immobili.
Questa la conclusione di
uno studio pubblicato da
Transparency International
Canada. “Le nostre leggi e
regolamenti sono pieni di
scappatoie che possono
essere
sfruttate
dai
criminali, il cui numero
cresce di giorno in giorno.”
Si legge nel rapporto. I
criminali
presenti
in
Canada, sanno da decenni
che il Canada e’ un paradiso
fiscale e la voce si e’ sparsa
intorno al mondo. Il
mercato immobiliare del
Canada
ha
attirato
l’attenzione (e denaro di
dubbia provenienza) di
funzionari di governi
corrotti e del crimine
organizzato da ogni angolo
del pianeta. Nel recente
bilancio
del
governo
federale
Ottawa
ha
annunciato provvedimenti
per
combattere
il
riciclaggio
di
denaro
tramite
transazioni
immobiliari nella British
Columbia, ma ha ignorato
Toronto.
Transparency
International Canada ha
analizzato
tutte
le
transazioni
immobiliari
residenziali nella Greater
Toronto sin dal 2008 ed ha
scoperto che piu’ di $20
miliardi anonimi sono
entrati
senza
alcun
controllo
sulla
provenienza. Durante quel
periodo piu’ di 50 mila
residenze
sono
state
acquistate da società con
prestanome. Dal rapporto
emerge che piu’ di due terzi
del denaro usato per
l’acquisto di case proviene
da fonti non tracciabili:
$9.8 miliardi in denaro
liquido, e 10.4 miliardi
sono stati investiti sotto
forma di mutui erogati da
enti non regolamentati.
Quali le conseguenze?
Come tutti sanno I prezzi
delle case nella Greater
Toronto sono piu’ che
raddoppiati
nell’ultimo
decennio. L’astronomico
aumento dei prezzi ha
spinto la classe lavoratrice
fuori Toronto mentre I
mutui, sempre piu’ pesanti,
hanno fatto salire il debito
delle famiglie a livelli
record.
“Fiumi d’oro” l’ultimo libro di Antonio Nicaso e Nicola Gratteri
Come la ‘Ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale
“Fiumi d’oro”
l’ultimo libro
“shock” frutto della
collaborazione tra
Antonio Nicaso,
scrittore e docente
universitario italo-
canadese e Nicola
Nella foto: (a destra) Il dott. Antonio Nicaso autore insieme al
Magistrato Graterri del saggio Fiumi d'oro presentato alal'Istituto
Gratteri,
Italiano di Cultura di Toronto. Accanto il Direttore dell'Istituto che
procuratore della
segue la presentazione con grande ineresse.
Repubblica di
Catanzaro, da anni
in prima linea nella lotta alla ‘Ndrangheta, e’ stato presentato da
Antonio Nicaso in un incontro all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto. Il
libro racconta come la ‘Ndrangheta domina nei mercati finanziari di
tutto il mondo investendo fiumi di denaro ricavati illecitamente con il
traffico internazionale della droga.
Panorama ItalianCanadian ha intervistato il prof. Antonio Nicaso
D: Antonio Nicaso, cosa racconta “Fiumi d’oro”?
R: “Fiumi d'oro” il mio ultimo libro, scritto con Nicola Gratteri, si
occupa di riciclaggio di denaro e cerca di denunciare, non tanto i
paradisi fiscali, i paradisi finanziari, ma i paradisi normativi, cioè quei
paesi dove c’e’ una blanda legislazione antimafia, una blanda
legislazione contro il riciclaggio del denaro, e quindi consentono gli
investimenti dei mafiosi. Il Canada e’ uno di questi paesi, dove, per
esempio, la ‘Ndrangheta investe di più grazie a tanti professionisti che
prestano il fianco, professionisti senza scrupoli, gente che si fa pagare
per poter investire denaro del crimine organizzato.
D: quali sono i settori preferiti dalla ‘Ndrangheta per il riciclaggio
del denaro?
R:Diciamo che il mattone e’ una sorta di riserva di valore e quindi
continua ad essere uno dei settori preferiti dalle mafie. Nel settore
immobiliare si ha la possibilità di vedere l’investimento che continua ad
essere qualcosa di rassicurante. E’ chiaro che poi investono in altre
cose. In Italia nel settore dell’energia alternativa, nella ristorazione, nel
turismo, anche nei servizi da qualche tempo, insomma stanno
cercando di diversificare l’investimento in tutti i modi.
D: E’ impressionante il dato numerico a cui Gratteri e Nicaso
fanno riferimento: “Si stima che la ‘Ndrangheta fatturi ogni anno
circa 43 miliardi di euro, di cui almeno il 75 per cento viene
reinvestito nell’economia legale. R: Purtroppo cresce la domanda di
mafia, poiché i soldi delle mafie fanno gola a tanti, alle banche, a chi
ha problemi di liquidita’, chi cerca partner per evitare la bancarotta o il
fallimento.e quindi c’e’ questa continua ricerca dei mafiosi non solo sul
piano politico per garantirsi il sostegno elettorale ma anche sul piano
economico. Per esempio le banche fanno a gara per accaparrarsi i
soldi del crimine oranizzato. Questo e’ l’aspetto più preoccupante
perché dimostra chiaramente che il riciclaggio e’ fondamentale e
necessario.
D: Quali misure hano adottato l’Italia e il Canada per contrastare il
fenomeno del riciclaggio di denaro?
R: L’Italia sta facendo tanto perché e’ all’avanguardia nella legislazione
antimafia e del riciclaggio. Il Canada fa un po’ di meno perché, a parte
l’impossibilita’ di dotarsi di una legge per colpire il vincolo associativo,
fa poco anche nel campo del riciclaggio proprio perché e’ l’unico paese
del G7 che consente agli avvocati di non denunciare le transazioni
sospette, e quindi sono professionisti speciali che, nel caso che
abbiano a collaborare con organizzazioni criminali, possono investire i
soldi senza temere nulla. Questo e’ un aspetto preoccupante che si
nota nel settore immobiliare tanto che il 60% delle proprietà immobiliari
tutto il British Columbia e’ di proprietà di società intestate all’estero.
Il governo Ford modifica il programma sull’autismo grazie a un'ondata di proteste
Dopo aver fronteggiato con fermezza le
proteste in tutta la provincia, per la
modifica del programma dell’autismo, il
ministro dei
Servizi Sociali
Lisa MacLeod
ha annunciato la
decisione del
governo di
“migliorare” il
programma
dell’autismo che
va in vigore il
1aprile. MacLeod Lisa MacLeod, Ministro
dei Servizi Sociali
e il Premier Ford
per quasi due
mesi dell’accesa controversia hanno
difeso a spada tratta la decisione di
smaltire la lista d’attesa di circa 23 mila
bambini bisognosi di terapia del
comportamento erogando fondi
direttamente alle famiglie con bambini
5
Centinaia di persone sono scese a Queen's Park per dimosrare contro l'iniziativa del governo per l'autismo
affetti da autismo. Qualche giorno prima
dell’attuazione del programma il ministro
McLeod, che non ha mutato il tono di
sfida, ha annunciato di apportare
modifiche agli aspetti più controversi del
programma. Il governo, per prima cosa,
eliminerà la prova del reddito che
avrebbe limitato il totale finanziamento
alle famiglie con un reddito inferiore a
$55 mila l’anno. Piuttosto, tutte le
famiglie riceveranno un massimo di $20
mila l’anno fino a quando il bambino
autistico raggiungerà l’età di 5 anni e $5
mila l’anno dai sei ai 17 anni. Il governo
ha inoltre rimosso le restrizioni sull’uso
del denaro, aggiungendo ai servizi ai
bambini autistici la terapia della parola,
terapia fisica e occupazionale. Il ministro
MacLeod ha altresì annunciato che I
bambini che fruiscono delle terapie alla
luce del piano in vigore, avranno
un’estensione di sei mesi. La decisione
del governo, frutto delle proteste delle
famiglie, fa tirare un sospiro di sollievo ai
genitori di bambini autistici, che, con il
programma originale del governo non
avrebbero potuto far fronte alle spese
delle terapie.
Panorama Febbraio/Marzo 2019