Il 4 marzo voteremo per il Parlamento Italiano
Il 4 marzo – per la quarta volta in dodici anni – i cittadini italiani residenti all ’ estero saranno chiamati a eleggere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato , votando per i candidati che si presentano nella Circoscrizione Estero . Dal 2006 , prima volta degli italiani all ’ estero alle elezioni politiche , le polemiche sul voto non si sono mai fermate : in quell ’ occasione , i quattro senatori dell ’ Unione eletti fuori dai confini nazionali consentirono a Romano Prodi di insediarsi a Palazzo Chigi , dimostrando l ’ importanza politica di quei cinque milioni di connazionali che vivono all ’ estero , i quali possono rappresentare l ’ ago della bilancia per la formazione di una maggioranza di governo . È soprattutto il voto per corrispondenza ( gli italiani all ’ estero devono inviare per posta la scheda elettorale che ricevono dal Consolato competente ) ad alimentare dubbi e critiche a ogni tornata elettorale : una modalità – è la denuncia – che non garantisce la segretezza del voto e su cui ora è chiamata a decidere la Corte costituzionale . Questa volta , però , la bufera di polemiche si è scatenata molto prima dell ’ appuntamento con le urne e ha investito la rappresentanza politica delle comunità italiane nel mondo : a rompere gli equilibri è stata la nuova legge elettorale , il Rosatellum , che ha modificato le regole di elezione della Circoscrizione Estero . Nell ’ occhio del ciclone , in particolare , l ’ introduzione della norma che permette anche a chi risiede in Italia di candidarsi in una delle quattro ripartizioni della Circoscrizione Estero . Prima della riforma elettorale ,
Panorama Gennaio 2018 infatti , era necessario essere iscritti all ’ Aire per potersi candidare fuori dai confini nazionali ; con il Rosatellum , invece , il vincolo di residenza viene meno . Compatta la rappresentanza all ’ estero - dai parlamentari ai Com . It . Es fino ad arrivare al Consiglio generale degli italiani all ’ estero - secondo la quale le modifiche sviliscono l ’ essenza della Circoscrizione , calpestano il senso più autentico della rappresentanza delle comunità italiane nel mondo e ne delegittimano il voto . “ Gli elettori residenti in Italia possono essere candidati in una sola ripartizione della Circoscrizione Estero ; gli elettori residenti all ’ estero possono essere candidati solo nella ripartizione di residenza della Circoscrizione Estero ”, è la modifica introdotta da un emendamento alla legge elettorale voluto da Maurizio Lupi , di Alternativa Popolare . Ci si potrà quindi candidare a uno dei 18 seggi eletti dagli italiani all ’ estero pur non avendo mai vissuto un solo giorno fuori dai confini nazionali . Siamo costretti a pensare che l ’ Italia stia cercando di svilire in ogni modo possibile
Oltre $ 25 mila al mese lordi la paga di un deputato al Parlamento Italiano
La Camera ha 630 deputati . L ' indennità parlamentare è di 10.435 euro lordi , che diventano 5.000 al netto di ritenute fiscali e previdenziali . Il rimborso spese per il soggiorno è di 3.503,11 euro . A questa somma vengono detratte 206 euro per ogni giorno di assenza quando si svolgono votazioni elettroniche . I deputati viaggiano gratis in autostrada , treno ( prima classe ), nave e aereo sul territorio nazionale . Per i trasferimenti in aeroporto c ' è un rimborso : da 1.107 a 1.331 euro al mese a seconda della distanza dall ' aeroporto . In più , 3.690 euro per il rapporto eletto-elettore , utilizzabile per lo stipendio dei collaboratori . 258 per le telefonate . 2.500 ( per legislatura ) di spese informatiche . Assegno di fine mandato : 46.814 euro per una legislatura , 140.443 per tre . Il vitalizio : 2.486 euro al mese dai 65 anni con un mandato , 4.973 euro dai 60 anni con due , 7.460 euro con tre . Il Senato ha 315 senatori , che ricevono importi simili a quelli dei deputati . Un senatore ogni mese riceve 11.555 euro di indennità , 3.500 di diaria , 1.650 euro per i trasporti e 4.180 euro per le spese di rappresentanza .
PIER LUIGI
ROI quel diritto al voto concesso agli italiani all ’ estero solo per sperata convenienza di chi era a capo durante quel periodo e che comunque si rivelo ’ un ’ arma a doppio taglio . Un diritto al voto che permette a gente assente dall ’ Italia da oltre mezzo secolo , che non paga tasse in Italia , che niente sa di quanto succede in Italia e che in Italia non ha alcun interesse da proteggere , di votare e interferire con il loro voto sulla vita di quei sessantacinque milioni di persone la residenti tra italiani e immigrati che
CAMERA DEI DEPUTATI
pierluigi . roi @ gmail . com
pagano le tasse . In un nostro articolo sull ’ edizione di marzo 2006 dicevamo : Il diritto al voto ce lo hanno dato e ce lo teniamo cercando di usarlo nel miglior modo possibile . E ’ auspicabile che deputati e senatori eletti nelle circoscrizioni estere faccino fronte comune nel tutelare gli interessi degli italiani all ’ estero andando anche , se e ’ il caso , contro le direttive del partito di appartenenza .” Ad oggi non risulta che cio ’ sia avvenuto .
" il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano . Quella matita , più forte di qualsiasi arma , è più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello .” Paolo Borsellino
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