Panorama ItalianCanadian October, 2016 October 2016 | Page 3

Gino Bucchino , ex parlamentare : Perché voterò NO

I rischi della riforma , la marginalizzazione degli italiani all ’ estero

In una intervista rilasciata al giornalista Alberto Campailla , l ’ On . le Gino Bucchino , vecchia conoscenza degli Italiani di Toronto , si e ’ schierato nettamente per il no precisandone le ragioni .
Ho paura – ha puntualizzato Bucchino - che qualcuno pensi di potersi arrogare il diritto di fare un po quello che vuole , finendo per ridurre il Parlamento a semplice assemblea che si limita ad apporre il timbro sulle decisioni del Governo . Se questo avviene la centralità del parlamento non esiste più ’. Cambierebbe la natura della nostra Repubblica . A proposito dello snellimento del processo legislativo con l ’ eliminazione del Senato elettivo Buccino dice : Il supposto superamento del bicameralismo perfetto è tutto da verificare . Dovremo verificare , purtroppo solo dopo , se e come il nuovo Senato dialogherà con la Camera dei deputati . Non c ’ è nessuna chiarezza sulle modalità di interlocuzione e di intervento del nuovo Senato . Ciò che è più che chiaro è che la fiducia sarà una prerogativa della Camera . E ’ invece ragionevole pensare , e temere , che ci sarà molta confusione e conflitti istituzionali che con molta probabilità finiranno per ritardare l ’ attività legislativa anziché snellirla . E poi , ma cosa ce ne facciamo di un Senato composto in gran parte da figure politiche di consiglieri regionali e sindaci che , a rigore , dovrebbero essenzialmente pensare alla questioni relative alle loro città e regionali ? Risparmio dei costi della politica ? Bene non ci sono più i 315 senatori del vecchio Senato e questo indubbiamente è un risparmio stimato , mi pare , tra i 50 e i cento milioni . Ma i nuovi costi ? Nessuno dice niente , ma sono pronto a scommettere che i “ nuovi senatori ” avranno almeno un rimborso spese , per non parlare di gettoni di presenza , indennità di missione e chissà quanto altro . Se veramente si volevano ridurre i costi non era meglio ridurre semplicemente il numero sia dei senatori che dei
Gino Bucchino ex ex Deputto
deputati ? Ma queste mie perplessità non sono niente in confronto al vero guaio istituzionale che comporta questa riforma . In pratica rischiamo una concentrazione del potere nelle mani e nelle teste di pochi , troppo pochi , e questo non piace per niente alla parola “ democrazia ”. Senza un Senato vero , tutto il potere è nella mani della camera dei Deputati che poi si limiterà inevitabilmente ad apporre il timbro “ ok ” sulle decisioni del Governo . Tradotto in soldoni sarà una sola camera -o meglio il Governo- ad eleggere il
Presidente
della
Repubblica
e
a
determinare
i
Giudici
della
Corte
Costituzionale . E così non
si potrà più parlare di
organismi istituzionali di
controllo e di equilibrio
tra i poteri dello Stato . E
ciò
avverrà
soprattutto
grazie all ’ abbinamento di
questa
riforma
alla
riforma elettorale ( Italicum ), che come noto è già stata da tempo approvata . Con la riforma elettorale , il cosiddetto Italicum , al di là di vergognose entrate a gamba tesa come i capolista bloccati e la loro possibilità di presentarsi in una decina di collegi per evitare la figuraccia di non essere eletti , prevede anche un premio di maggioranza , che sarebbe meglio chiamare premio di minoranza , perché dà la maggioranza assoluta al partito che vince le elezioni e che supera la soglia del 40 %. Dato che non credo possibile che nessun partito raggiunga questa quota si andrà al ballottaggio con il rischio che il partito che arriva primo , anche con uno piccolo 24-25 % finirà per avere il 54 % dei dei seggi alla Camera . Per quanto riguarda gli Italiani all ’ estero e ’ da notare che gli amendamenti alla costituzione prevedono una riduzione da 18 a 12 della rappresentanza in Parlamento . Solo 12 deputati senza prevedere una rappresentanza in seno al nuovo Senato : una ulteriore conferma della disattenzione , sempre mal celata , verso l ’ emigrazione italiana . Gli Italiani all ’ estero hanno conquistato dignitoso diritto di partecipazione e di rappresentanza , dai Comites al CGIE alla r a p p r e s e n t a n z a parlamentare , e non esiste una solo valida ragione per ridurla e declassarla ad una sparuta pattuglia di rappresentanza alla Camera . Anche perché in realtà i 5 milioni di italiani all ’ estero , eleggevano solo 18 tra parlamentari e senatori , mentre , per capirci , una regione come l ’ Emilia Romagna o come la Puglia , che hanno una popolazione di 4 milioni e mezzo , ne eleggevano oltre 40 . Quindi , la riduzione era già consistente in partenza . Anche io , come immagino tutti , siamo coscienti che la nostra amatissima Costituzione in alcuni punti comincia a manifestare i segni dell ’ eta ’ . Insomma alcuni ritocchi per ringiovanirla un poco vanno bene e sono auspicabili . Voglio quindi dire che non sono affatto contrario ad una riforma costituzionale , ma sono del tutto contrario a questa riforma costituzionale , pasticciata e pericolosissima se abbinata alla riforma elettorale . Perché tutta questa fretta ?

La Marca e Cociancich in Canada per la campagna referendaria

Continua l ’ intenso impegno dell ’ On . Francesca La Marca in Canada per la campagna referendaria a sostegno dell ’ approvazione della riforma , già votata sei volte dal Parlamento . Nella scorsa settimana è stato in Canada anche Sen . Roberto Cociancich , c o o r d i n a t o r e nazionale della campagna del PD per il referendum confermativo , che assieme alla parlamentare italocanadese ha partecipato a due iniziative di dialogo con gli elettori , a Toronto e a Vancouver . Lunedì 3 ottobre , all ’ incontro organizzato dalla segreteria del PD Canada e dal circolo di Toronto , prima dell ’ intervento di Cociancich , hanno portato il loro saluto il Segretario del PD Canada e il Segretario del circolo cittadino e ha preso la parola l ’ On . La Marca . Nel suo intervento , la parlamentare ha insistito soprattutto sulle ragioni specifiche che dovrebbero indurre i cittadini italiani all ’ estero e , in particolare , gli elettori residenti in Canada ad esprimere un Sì per la riforma . Essa , infatti , contro i “ consigli ” dei cosiddetti “ saggi ” e l ’ o r i e n t a m e n t o espresso dall ’ allora M i n i s t r o Q u a g l i a r i e l l o , conferma pienamente la circoscrizione Estero e i 12 deputati da eleggere alla Camera . “ In questo modo – ha affermato La Marca - il riconoscimento di piena cittadinanza degli italiani all ' estero viene non soltanto ribadito , ma rafforzato . I 12 eletti all ' estero presenti nella nuova Camera , infatti , parteciperanno di pieno diritto , con il loro voto di fiducia , alla nascita e alla vita del governo nazionale , nonché alle decisioni fondamentali dello Stato , sia sul piano delle decisioni politiche che su quello dell ' adozione delle leggi ”. A sua volta , il
Sen .
Cociancich
ha
diffusamente illustrato
le
scelte
di
riforma
basilari contenute nel
testo , insistendo sugli
effetti
di
semplificazione
dei
processi decisionali a
livello
parlamentare ,
sulla
maggiore
stabilità
delle
maggioranze e sulla maggiore efficacia dell ’ azione di governo , sulla diminuzione del numero dei p a r l a m e n t a r i , attualmente pletorico , sul contenimento dei costi e sull ’ abolizione di alcuni enti inutili . L ’ incontro si è concluso con gli interventi e il dibattito dei presenti . Tutti d ’ accordo con il si ma disillusi dal fatto che diminuisce il numero dei rappresentanti degli Italiani all ’ estero . Il Prof . Alberto Di Giovanni faceva notare che in Italia la c a m p a g n a pubblicitaria per il referendum divampa senza tregua con budget planetari mentre in Canada non se ne parla quasi e niente e ’ stato speso per informare la grande comunita ’ cio ’ a dimostrare quanta considerazione si abbia in Italia per quanti sono stati costretti ad emigrare . Mercoledì 5 ottobre , il Senatore Cociancich e l ’ On . La Marca si sono trasferiti a Vancouver , dove la parlamentare ha visitato la sede dell ’ INCA , diretta dal Consigliere CGIE Rocco Di Trolio , e ha avuto contatti con diversi membri della comunità . In serata si è svolto il confronto sul r e f e r e n d u m , coordinato dallo stesso Di Trolio , che ha visto i due parlamentari del PD impegnati a sostenere le ragioni del Sì e il Dott . Ernesto Salvi quelle del No . L ’ On . La Marca , dopo avere espresso la sua convinzione che la riforma , con
Nella foto : Giuseppe Cafiso , seg . del Circolo PD Toronto , La Marca e Cocianchic , e Mario Marra rappresentante del PD in
l ’ eliminazione del b i c a m e r a l i s m o paritario , semplifica e velocizza i p r o c e d i m e n t i normativi , ha chiarito che l ’ eliminazione dei sei senatori eletti all ’ estero dipende dalla trasformazione del ruolo del Senato , che diventa Camera di rappresentanza dei territori , e dall ’ impossibilità di concepire un territorio da rappresentare grande quanto il mondo . La parlamentare ha aggiunto poi una c o n s i d e r a z i o n e positiva sul fatto che nella riforma si preveda una migliore possibilità di coordinamento tra lo Stato e le Regioni , soprattutto in materia di promozione turistica e commerciale all ’ estero , in modo da evitare le sovrapposizioni e gli sprechi di cui tante volte le stesse comunità sono state testimoni . L ’ incontro ha avuto alla fine un appassionato dibattito , al quale hanno partecipato sia e s p o n e n t i dell ’ emigrazione più consolidata che delle nuove mobilità .
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