Pallavoliamo Settembre 2015 | Page 28

B-SIDE Bergamo resta la storia del volley, nonostante altre società abbiano fatto bene e vinto. Quando mi è arrivata la proposta di ingaggio, sono rimasta senza parole, perché, proprio per il suo prestigio e per la sua fama di serietà, Bergamo resta un luogo ambito per tutte le pallavoliste, non solo italiane. Non potevo rinunciare a questa occasione, dopo averla desiderata per tanto tempo, nonostante abbia amato tutte le altre maglie indossate. Sono sempre stata avversaria di questa squadra, per me ha sempre rappresentato il top e ho sempre voluto farne parte... finalmente ce l’ho fatta”. 28 Sulla sua maglia, il numero 7: uno dei numeri che rappresentano la storia della Foppa, indossato, tanto per dire un nome, anche dalla regista Zukova, in tempi abbastanza recenti. Un numero simbolico, significativo del fatto che Paola sposa insieme una storia e un progetto, in questo presente, senza il rimpianto di non essere passata prima da qui. “ Le cose arrivano sempre con un perché, e quest’anno potrebbe essere davvero l’anno della mia definitiva maturità e del riscatto: vengo da un lungo periodo in cui le mie prestazioni sono sempre state condizionate da infortuni lunghi, ho sempre dovuto rincorrere altro e nonostante abbia avuto occasioni di giocare anche in contesti importanti, non mi sono di certo espressa come vorrei. Penso a Bergamo non come ad un approdo, ma come ad un trampolino di lancio. È vero, agli occhi di molte mie compagne sarò una veterana, ma condivido il loro stesso spirito e la volontà di mostrare il proprio valore a servizio della squadra, per raggiungere insieme obiettivi importanti. Il numero 7 mi è stato proposto dalla società, io ho accettato volentieri consapevole del suo valore”. La squadra: Paola la conosce ancora sulla carta, perché mancano all’appello alcune giocatrici