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La prima riguarda proprio la
nuova squadra, e la nuova città:
perché Bergamo, e perché adesso, a
questo punto della sua carriera? Con
la maglia di libero lasciata appesa
nello spogliatoio un po’ a sorpresa
da una bandiera come Enrica Merlo,
quando ancora il destino rossoblu era
in bilico tra la chiusura e mercato, la
possibilità di ingaggiare Cardullo da
parte di Volley Bergamo è diventata
parte di un progetto concreto di
rilancio e promozione dell’attività
sportiva della società, e Paola ha
accolto ben volentieri questo ruolo,
immergendosi pienamente nella sua
nuova realtà.
“Per la prima volta in Città
Alta a Bergamo, e per la prima volta
a Bergamo da giocatrice e non da
avversaria... le mie aspettative non
sono state disattese, semmai superate.
La società e la squadra sono quelle
che io ho sempre immaginato da fuori,
caratterizzate da una grandissima
professionalità, che è l’aspetto che
cerco ovunque. La città è stupenda,
andrebbe conosciuta meglio da
tutti: io inizio ad orientarmi e
credo che mi troverò molto bene.
Sarebbe stato un peccato perderla
nel
panorama
complessivo
del
volley femminile italiano: la società
ha rischiato tanto alla fine della
stagione scorsa, e seguirne le vicende
è stato preoccupante per tutti noi che
apparteniamo a questo sport, perché
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