UN CUORE CON LE ALI
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tuttora, ma ammetto che giocare da libero
a questi livelli dà delle soddisfazioni”.
Le autovalutazioni tecniche necessitano
di una premessa: “Io sono famosa per la
bassa autostima, a guardare in giro mi
sembra di vedere sempre tutti più forti
di me. Ho lavorato su questo aspetto,
perché ogni errore mi pesava come una
tragedia, in allenamento ancor più che in
gara. Sto imparando a lasciarmi andare,
ricevo attestati di stima e mi dico che
non è possibile che solo io mi valuti meno
di quanto fanno gli altri. Detto questo,
mi sento più sicura in ricezione che in
difesa, perché nel secondo fondamentale le
posizioni vanno sempre trovate e adattate
a ogni nuovo contesto di squadra, mentre
nel primo è tutto più definito. Quest’anno
sento di essere cresciuta nelle letture