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VOLI
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DEL CUORE
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aggio 2014: un mese che Manuela Leggeri non potrà dimenticare
facilmente. Un’altalena di emozioni, dalla conquista del secondo
scudetto consecutivo con la maglia di Piacenza, alla possibilità
di restare senza squadra per la paventata non iscrizione al campionato della
società campione di Italia, alla scommessa sul fatto che alla fine la sua Piacenza
si sarebbe iscritta, e che lei sarebbe stata ancora capitano di una squadra
ambiziosa. La “sua” Piacenza:
in tre anni, Manu ha fatto sua
questa maglia, non solo per le
vittorie conquistate, ma per
i legami reali, sinceri, che ha
saputo costruire. La sua voce,
nella settimana terribile che
ha sconquassato il movimento
del volley femminile come se
fosse il peggior terremoto di
sempre – lasciandolo sconvolto
nonostante il lieto fine -, non
si è fatta sentire. Manu ha
atteso in silenzio le decisioni
della società, certa della sua
decisione di restare, qualora
fosse stato possibile; certa
del fatto che la pallavolo, che
così tanto ama, non le avrebbe
rifiutato un’altra occasione,
se fosse stata costretta ad
andarsene.
In pochi giorni, tra le
mani di Manuela è passata
una vita: tanti scatoloni chiusi
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