due tra i nomi più noti, anche Marilyn
è allieva di Giuseppe Nica. “Sono stata
fortunata ad incontrarlo perché ho potuto
da subito imparare e approfondire i
fondamentali di gioco, un bagaglio che se
si acquisisce da giovani non si abbandona
più, e permette di poter gestire le varie
situazioni che si incontrano nella propria
carriera”.
Una centrale che ama attaccare,
e che sa farlo indifferentemente sia
come C1 che come C2 – anche se per
Marilyn questo aspetto è il segno di
una definizione ancora da raggiungere
pienamente – non può non tornare utile
alla propria squadra, o meglio, alla prima
squadra. Sulla panchina di Vicenza, tra
il 2005 e il 2008, siede una certa Manù
Benelli, allenatrice che non disdegna la
possibilità di aggregare le giovani alla
prima squadra, e che non ne fa soltanto
una questione di numero: se si fa parte di
una rosa, è perché un certo ruolo si può
sostenere anche in campo. Così, per il
diciottesimo compleanno, Marilyn riceve
uno dei più bei regali che una pallavolista
possa desiderare: l’esordio in serie A1. “Il
giorno del mio diciottesimo compleanno
l’ho trascorso sul campo.. o meglio, per lo
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