manodopera locale, deve essere tarata sulle possibilità dei singoli. In che
le forme devono rimanere aperte. La struttura deve poter essere realizzata
modo si può ritenere ottimizzato un sistema completamente top-down di
con tecniche e macchinari diversi, di tecnologie esistenti sul mercato, anche
produzione dei moduli di emergenza in quest’ottica?
a mano in casi estremi. Le finiture possono essere prefabbricate qualora sia
5. Le istanze psicologiche dei sopravvissuti sono chiave del processo di
possibile e opportuno il trasporto di materiali, ma l’integrazione con materiali
ricostruzione. Macchine per abitare che, simili tra loro, identifichino in modo
e tecniche del luogo per quanto riguarda lo strato più esterno è necessario
eccessivamente stretto la condizione di emergenza, rischiano di distaccarsi
per dare al modulo l’aspetto di “casa” per il sopravvissuto, così come il fatto
troppo da ciò che un sopravvissuto può chiamare “casa”, e al contempo di
che possa essere egli stesso a realizzarlo è da considerarsi ottimizzazione
rimarcare la condizione di precarietà in cui si trova. In che modo le forme del
del processo.
modulo possono essere variate per avvicinare lo stesso a una casa, propria,
Il modello creato, descritto nel capitolo seg uente, è il punto di partenza per
personale e personalizzata, se l’obiettivo è l’ottimizzazione fisico-tecnica e
una serie di architetture possibili, suscettibili di modifiche, integrazioni,
strutturale, all’interno di un modello chiuso, un black-box cui dati parametri
miglioramenti: il sistema delle relazioni del pensiero progettuale è descritto
corrisponde uno e un solo progetto?
attraverso il modello virtuale, che lo rende accessibile e editabile da chiunque.
La risposta a tutte queste domande è da un lato scoraggiante, dall’altro apre
Lo scenario che si apre è dunque quello della Open-Source Architecture, il
nuovi e inesplorati scenari: il modello parametrico singolo, chiuso, che fa
cui manifesto (redatto in forma open-collaborativa a sua volta) recita:
corrispondere alla data località il miglior progetto di modulo di emergenza,
“OSArc sostituisce l’architettura statica, fatta di forme geometriche, con dei
non può e non deve esistere, poiché non opportuno rispetto al tema, rispetto
processi dinamici e partecipativi, network e sistemi informatici. I suoi
all’emergenza, rispetto all’innovazione sociale. Manca anche del tutto lo
sostenitori riconoscono una chiara dominanza del codice sulla materia, dei
studio della condizione di “buono abbastanza” per i parametri soglia world-
sistemi relazionali sulla composizione architettonica, dei network sulle griglie
wide, che andrebbe ben oltre questa trattazione. Una risposta molto semplice
strutturali, della capacità di adattarsi sulla statica, della vita stessa rispetto
sta nel termine stesso “emergenza”: quella condizione di imprevisto che
alla pianificazione. Il suo fine è di trasformare l’architettura da un meccanismo
rende impossibile una previsione accurata e certa di quale sarà lo scenario
produttivo immutabile, dall’alto verso il basso, in un sistema trasparente ed
seguente. Di conseguenza è impossibile determinare con certezza
ecologico, inclusivo, dal basso verso l’alto anche se comprende ancora dei
l’ottimizzazione di risorse che non si conoscono (budget, materiali, tecniche,
meccanismi dall’alto verso il basso”8 .
esperienze).
Il prossimo capitolo delineerà i ragionamenti progettuali incorporati nel
Il risvolto positivo è che è possibile formulare concept “aperti” a partire dalle
sistema, per poi passare a delineare scenari di applicazione possibili.
basi dell’innovazione sociale, che non solo prevedano ma che necessitino
dell’integrazione di conoscenze ed esperienze locali per diventare progetto
finito, reale. Applicare i metodi BIM permette di sveltire di molto la costruzione,
di quali forme lo si deciderà in seguito all’emergenza. La Forma è determinata,
8 Grima, R atti et al. (open source document), 2011
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