Pensare al Costo del Ciclo di Vita
Con life-cycle cost thinking si intende un generale ripensamento ai cicli di vita
del prodotto.
Come già evidenziato il tema dei rifiuti è una delle sfide mondiali che l’umanità
è chiamata ad affrontare per la sopravvivenza, soprattutto nell’ottica della
crescita complessiva della popolazione mondiale, e del progressivo aumento
della dimensione di consumo dei paesi emergenti10. Pensare a come utilizzare
materie prime o prodotti finiti nell’ottica di riciclo è un’operazione che permette
di spingere ancora più avanti la sostenibilità a 360 gradi.
Gli esempi parlano sia di oggetti divenuti di culto, come la linea di borse
Freitag, che sfrutta i teli dei camion dismessi e le cinture di sicurezza per
creare prodotti di fatto unici con un basso costo di produzione, sia progetti e
4.5
4.6
Borsa in pelle, design Paul Smith.
Borsa Freitag in telo da camion e
cinture di sicurezza.
4.7
Arredo per ufficio in plastiche di
riciclo.
Arredo interamente costituito da
pallet.
oggetti anonimi, come gli arredamenti fai-da-te ricavati dall’uso dei pallet da
magazzino. Ripensare ai cicli di vita può significare anche pensare al fine-vita
della propria produzione, ipotizzando scenari di reimpiego in particolare di
quelle materie prime considerate risorse scarse (suoli compresi, nel mondo
dell’architettura) ma anche usi diversi da quelli per i quali gli oggetti e gli
edifici sono stati pensati. In ogni caso un oggetto riutilizzato sarà più efficiente
dal punto di vista ambientale, a parità di impiego, di una materia prima di
riciclo: nel caso dell’arredamento, la plastica di riciclo deve in ogni caso
sostenere un ciclo chimico di formatura, mentre il pallet deve solo essere
pulito e riverniciato.
10 Il tema della responsabilità di consumi e rifiuti è complesso, basti pensare ai vari trattati per la
limitazione delle emissioni: le minacce sono globali mentre i costi sono locali, e tendenzialmente
ricadono sulla parte della popolazione mondiale che non è responsabile di un alto livello di consumo.
Il limite nella produzione di rifiuti diventa quindi esclusivamente un costo per i paesi maggiormente
responsabili, mentre i benefici che ne scaturirebbero sono globali ma concentrati sui paesi
4.8
emergenti. La conseguenza è il sostanziale fallimento delle policies finora adottate, vedi IPCC,
1996.
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