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Relazionabilità utilizzo, per funzionalità, sia orientato ad avvicinare comunità di vicinato o di L’uomo esiste in relazione a ciò che lo circonda, siano essi oggetti fisici o interesse. psicologici, culturali o sociali, cose, persone e affetti. Il suo esistere è dato In un ambiente così ricco e complesso, è necessario che siano resi evidenti dalla presa di posizione rispetto agli stessi, al suo modificarli e lasciarsi e riconoscibili da una buona progettazione i luoghi, nodi centrali dell’attività modificare. Questo è particolarmente vero per lo spazio architettonico, nel umana, i percorsi di collegamento tra questi, e le aree funzionali o socio- quale l’azione umana è fortemente diretta dall’ambiente costruito, vuoi per culturali che racchiudono tali elementi. sfruttare le possibilità che una corretta progettazione gli offre, vuoi per Nel passaggio dall’istante zero dell’emergenza fino al ristabilirsi dell’ordinarietà, sopperire alle mancanze fisiologiche che lo spazio ha nei confronti la relazionabilità è l’esigenza che più si mantiene costante e regolare nel dell’universo delle possibili e imprevedibili esigenze umane. tempo. Per quanto riguarda le azioni del Relazionare, Percorrere ed Usare, la Lo spazio moderno si caratterizza per la propria apertura alla dinamicità, progettazione della relazionabilità passa da caratteri essenziali, minimi e all’adattamento, alla velocità e alla trasformazione, in funzione del numero definiti, a scelte permanenti di carattere molto più articolato, quasi ibrido: sempre più crescente di relazioni che l’individuo gestisce. É multiscalare, dalla tenda per le attività collettive all’incontro in ambienti domestici multidirezionale e multilivello. In un certo senso si può affermare che sia predisposti, da percorsi lineari e funzionali fino alla rete cittadina delle vie- molto più effimero, ma proprio per questo più ricco, più aperto all’altro e alla strade-piazze, dai servizi collettivi fino agli ambienti funzionali privati. La sua libertà. dimensione è quindi quella della progressiva riduzione del numero di persone L’ambiente domestico recepisce tutto ciò attraverso il carattere molteplice che condividono gli stessi spazi. Al contrario le azioni legate al Soggiornare dei punti di vista, degli orizzonti, dei gradi di visibilità di ciò che accade fuori. tendono ad aumentare il numero degli individui inclusi, dal riparo per il singolo Allo stesso tempo l’uomo ha l’esigenza di sentirsi solo, cioè a una corretta all’abitazione per il gruppo familiare, che può anche accogliere persone distanza tra sé e gli altri individui, per poter svolgere alcune delle proprie esterne se lo desidera16. azioni. La traduzione più completa di questo sentimento nel campo Autocostruibilità architettonico è quella del controllo delle interazioni: la possibilità del singolo Il fatto che un modulo di emergenza sia in parte autocostruibile presenta dei di far pervenire o meno all’esterno le proprie informazioni, secondo diversi vantaggi di per sé evidenti: il costo minore, visto che la manodopera è gradi di filtro, in funzione dell’intimità delle relazioni che ha con gli altri. reperibile sul luogo a costo nullo, l’incremento della partecipazione dei Di conseguenza lo spazio deve poter includere o escludere l’altro, creando beneficiari alle operazioni, con le esternalità positive che questo comporta una domesticità che va al di là del concetto di chiusura occidentale, foriera dal punto di vista psicologico, ben descritte dalle linee guida dell’UNDRO, la del sentimento di solitudine in mezzo alla folla. L’obiettivo è quello di creare velocità di messa in opera dei moduli stessi. Sebbene infatti la manodopera una vicinanza isolata, fatta di barriere visive che limitino il confine del privato, specializzata sia più rapida per definizione, in un luogo di emergenza non ma possano essere aperte dall’individuo per creare incontro, fatta di prossimità fisica ma di sguardi in direzioni diverse, di percorsi pubblici il cui 16  Campaioli A.,2009 61