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governo del territorio superiori, definiti secondari (rappresentanti locali del governo centrale, organizzazioni internazionali e di volontari, gruppi di professionisti siano architetti, ingegneri o pianificatori, impresari edili, fornitori di materie prime) e terziari (corpi di ricerca dei governi centrali nel campo dell’abitare, la direzione delle agenzie governative che si occupano dei temi dell’abitare, delle infrastrutture e delle emergenze, istituti di credito per la ricostruzione). In particolare il focus si concentra sui paesi in via di sviluppo, le comunità più povere siano esse urbane o rurali, nelle quali la partecipazione popolare e l’autocostruzione giocano un ruolo determinante, più che il settore privato industrializzato moderno (le grandi compagnie di costruzione, chi si occupa della prefabbricazione delle abitazioni). Vengono definite per la prima volta le fasi dell’intervento: -- la fase 0, pre-disastro, cioè l’arco temporale nel quale è necessario promuove le opere di conoscenza e messa in sicurezza del territorio, prevenzione e mitigazione. -- la fase 1, di aiuto, dal giorno del disastro fino al quinto successivo. -- la fase 2, di riabilitazione, dal quinto giorno al terzo mese. -- la fase 3, di ricostruzione, di lì in avanti. I periodi di tempo, sebbene siano arbitrari ed indicativi, sono verosimili nella grande maggioranza dei casi. I principi che emergono da questo documento, determinate dall’osservazione empirica di numerosi eventi calamitosi e dei soccorsi successivi sono riassunti in 14 punti essenziali. An Afghan family at its makeshift home in Kabul. This family returned from exile in 3.1 3.2 55 Campo UNHCR a Daabad, Kenya. Famiglia Afghana vicino al loro alloggio temporaneo, Kabul.