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Medio Oriente e Nord Africa
Questa zona del mondo è caratterizzata da decenni da instabilità politica,
crisi dei diritti civili e protratte emergenze umanitarie. Nel 2011 una serie di
trasformazioni politiche, passate sotto il nome di Primavera Araba, le cui
cause sono molteplici ed esulano da questa trattazione, sono state mosse
anche da una cronica mancanza di rispetto dei diritti civili e della iniquità
sociali, aggravate dal dilagare della corruzione del ceto politico, livelli elevati
di disoccupazione, aumento del costo dei generi alimentari e dei carburanti,
scarsità di risorse idriche. Il via è stato dato dalla rivolta tunisina a cavallo del
capodanno del 2011, per poi estendersi all’Egitto, alla Libia alla Siria e allo
Yemen in un susseguirsi di rovesciamenti politici di istituzioni generalmente
non democratiche (non necessariamente conclusisi in forme di governo
migliori). L’Egitto e la Tunisia hanno dovuto assorbire oltre 930.000 esuli
Libici. Nello Yemen le condizioni critiche quanto a dissoluzione di servizi di
base, siccità regionali, allarmanti livelli di denutrizione e assenza delle autorità
fanno pensare a un futuro simile anche per la popolazione yemenita.
La separazione tra Sud Sudan e Sudan, avvenuta in modo relativamente
pacifico nel Luglio 2011, ha comportato l’esodo forzato di 440.000 civili verso
le regioni di confine: Abyei, Blu Nile e Kordofan del Sud. I tre stati del Darfur
ospitano in campi oltre 1.9 milioni di esuli. La popolazione del Djibouti soffre
la siccità dopo 6 anni di precipitazioni quasi inesistenti, che inficiano
l’agricoltura e hanno ridotto all’osso anche le risorse idriche potabili. I paesi
confinanti con l’Iraq ospitano attualmente oltre un milione di esuli di guerra11.
11 UNICEF, 2011; UNHCR, 2012.
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Una bambina guarda una manifestazione pacifica a Tripoli, Libia.