prefabbricazione finita
1.18 Quick House Variations | Adam Kalkin |2009
Più che nel prodotto, il quale non è per nulla diverso all’infinità di abitazioni
prefabbricate derivate da container, l’importanza della Quick House di Adam
Kalkin in questo contesto sta nello studio di un sitema ne l quale il cliente
sceglie il numero e il tipo di locali che desidera.
Come conseguenza della scelta operata, il sistema assembla una serie di
unità container che creano il gioco di volumi e forme base nel quale è tutto
predisposto per essere funzionale e compatto. In base al budget il cliente
può infine decidere il tipo di finitura, il colore, tipo e quantità di aperture
desiderate. Il progetto si articola intorno al soggiorno centrale, attorno al
quale ruotano gli altri spazi nella composizione dei volumi semplici di base.
Non differisce di molto, quanto a logica, dal progetto di Gropius, ma, in uno
scenario teconologicamente e mentalmente più sensibile a questo tipo di
idee, il risultato finale è decisamente più apprezabile, tant’è che le realizzazioni
sono molte, al contrario del Baukasten.
In questo progetto infatti il ruolo dell’architetto non è quello di progettare le
forme dello spazio, ma la Forma che le governa. Il suo lavoro è a monte, nel
modello, più che nel risultato finale, che è conseguenza semplice delle scelte
successive prese in base alla volontà del cliente. Proprio in questo risiede la
forza del progetto e la sua importanza nello scenario della prefabbricazione27.
27 Arieff a.,2003; Smith R., 2004; McLean W., 2008.
1.38 Pianta e sezione di una delle composizioni.
1.39 Interno, notare il livello delle finiture.
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